Anime & Manga > Lei, l'arma finale
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Autore: DiasproInmay    05/05/2011    0 recensioni
Chise è una timida e impacciata ragazzina, nessuno direbbe mai che dietro a quel suo faccino si nasconda le terribile arma segreta che porterà al Giappone la vincita della guerra... Ma essere un'arma e dover uccidere farà si che la piccola Chise non pensi di meritare l'amore del suo Shu
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Feci un urlo di dolore e mi lasciai cadere a terra, il mio corpo, il mio corpo stava reagendo al rumore dell’aereo e si stava trasformando

- Chise cosa succede?
- Ahhh, basta, ah, basta!!! Shu, scappa, te lo dico per il tuo bene scappa

Purtroppo non avevo un posto in cui nascondermi e dal mio corpo uscivano schizzi di sangue e da quelle ferite incominciavano ad uscire missili di tutti i tipi, i vestiti che avevo addosso si stavano strappando tutti e piano a piano, molto dolorosamente, le ali incominciavano ad uscire

- Chise, sono stanco di scappare, non ti voglio lasciare da sola
Affermò questo con un filo di paura, non era un grande spettacolo vedermi trasformarmi. Lui mi guardava terrorizzato e anche un po’ disgustato della scena e non si sbrigava a scappare

- Non capisci…ah…se non…ah…te ne vai…ah…potrò ucciderti!
Lui invece di scappare si avvicinò di più a me e mi abbraccio, sporcandosi tutti i vestiti

- Stai calma, tu non mi ucciderai. E poi perché ti stai trasformando? Non ci sono nemici…
Nonostante cercava di calmarmi io continuavo a trasformarmi

- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Un urlo ancora più forte. A quel punto lui si avvicinò al mio viso e mi baciò, il mio urlò si spense e piano a piano il mio corpo incominciò a tornare normale. Quando il processo di trasformazione si completò Shu mi appoggiò con la schiena ad un muro e mi infilò il cappotto che mi aveva prestato il giorno prima. Io ero sveglia, ma stavo in una specie di svenimento, la trasformazione quella volta era stata lenta e molto dolorosa. Shu mi guardava con uno sguardo nuovo, deciso e che faceva trapelare un certo calore di conforto, così mi fece capire che lui era dalla mia parte. Ancora un po’ shoccato dalla scena si sedette accanto a me e il suo sguardo andò alle tasche, le controllo e ci trovò il mio biglietto. Dopo averlo letto mi guardò e mi abbraccio, in quel momento tornai in me e lo guardai fisso in faccia, mi sentivo un po’ in imbarazzo, in fondo ero mezza nuda di fronte a lui, e poi aveva visto la mia faccia più brutta, quel momento in cui il mio aspetto non era né umano e né di arma, il mio corpo era deforme. Lui prese parola per primo per rompere l’imbarazzante silenzio che ci circondava

- Ho letto il tuo bigliettino, e volevo dirti una cosa. Non c’è bisogno che tu mi ringrazi, tutto quello che ho fatto per te l’ho fatto solamente perché ti amavo, e non voglio nessun ringraziamento
- Ma come fai ad amare una donna del genere? Non mi hai vista, ero deforme
- Non so, ma io ti amo e non posso fare a meno di te, e me ne sono accorto troppo tardi, me ne sono accorto solamente quando ti ho perso
- Oh, Shu…
Non dissi niente e lo guardai negli occhi, lui fece la stessa cosa, pian piano i nostri due visi si avvicinarono sempre più fino ad unirci in un bacio

- Shu…perchè mi fai questo?
Un altro bacio

- Shu…no!
Un altro bacio, ancora più lungo dei primi due, in quel momento la mia testa si svuotò, ma nonostante questo continuavo a pensare: Perché Shu? Perché…mi fai questo? Perché mi rendi…FELICE? In quel momento sorrisi leggermente, in quel momento Shu mi stava rendendo felice, e tutto quello che succedeva intorno a me non importava, quando questo momento felice si sarebbe consumato io avrei dovuto rispondere alla corte marziale di quello che avevo fatto, un militare non può uccidere un civile, ma in quel momento non mi importava niente, a parte Shu e il suo sentimento che mi rendeva felice, lui non mi odiava e da quel giorno in poi io avrei visto la vita in un modo migliore, da quel giorno in poi avevo un motivo per andare avanti, un motivo per non morire e continuare a combattere, dovevo proteggere Shu, lui non doveva morire, perché lui era l’unica persona che mi rendeva così felice e volevo che lui mi rendesse felice per sempre.

   
 
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