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Autore: emypaddy95    05/05/2011    2 recensioni
-Sam sti bene?
Nessuna risposta
-Sam ti ho chiesto se stai bene?
Ancora nessuna risposta
-Sammy dimmi qualcosa
L’ennesima mancanza di risposta
-Ora basta- disse entrando nel bagno
Vi avverto che è la mia prima ff siate gentili!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastair, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Prima stagione
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Ciao a tutti scusate il ritardo, ma ho avuto problemi con la scuola, spero che questo nuovo capitolo vi piaccia commentate in tanti
 

 

CAPITOLO 5

Sam e Dean varcarono l’enorme insegna “LAS VEGAS” che apriva le porte della città del divertimento, la patria del peccato con la loro impala, mentre sfrecciavano sulla strada Sam guardava i vari monumenti che gli si ponevano davanti agli occhi e rimase a bocca…

-All’ora Sammy sei contento che ti abbia trascinato?-chiese Dean con un sorrisetto stampato in viso

-devo ammetterlo LAS Vegas è una città bellissima-

-pensa che è solo giorno vedrai stasera ehehe- disse Dean facendo preoccupare il fratello

-Dean cos’hai in mente? sai che sono un tipo tranquillo…IO- disse Sam ridendo

-lo so fratellino e ciò che faremo sarà alla tua portata rilassati-

-ok se lo dici tu- Sam non era affatto convinto delle parole del fratello, ma decise di lasciar correre e affrontare ciò che lo aspetta.

Dopo appena  500 metri si trovarono davanti ad uno splendido hotel a cinque stesse, formato da 30 piani, tutto in vetro, la base a forma di un’enorme S, davanti ad esso una splendida  fontana che ogni 5 minuti cambiava getto d’acqua in modo che cresca sempre più in alto.

Sam era scioccato e allo stesso tempo meravigliato da quello spettacolo…

-Dean...è…è-Sam balbettava non poteva credere a quello che vedeva

-è…è…è stupendo vero, ti piace?-chiese Dean emozionato

-se mi piace? Stai scherzando è un posto bellissimo, ma come possiamo permettercelo?-

-beh noi non possiamo, ma i signori Jonas possono eccome hehe-disse Dean tirando fuori le due carte di identità

-Dean lo sia che non mi piace rubare le identità, ma soprattutto i soldi di altri-Sam prese le due carte e le fissò insicuro

-Non mi importa abbiamo bisogno di staccare soprattutto tu…devi rilassarti, distogliere la mente  dai pensieri e dai tuoi incubi- così dicendo riprese le carte di identità e obbligò il fratello a scendere dalla macchina.

Registrati in albergo, con la solita figuraccia della coppia  gay, entrarono nella loro stanza la numero 113, questo a Sam non piaceva, ma per Dean era solo una coincidenza era sempre più convinto che quella vacanza serviva al fratello più di ogni altra cosa al mondo.

Sam si misi a piegare in ordine tutti i suoi vestiti nell’armadio, al contrario del fratello che sbatte tutte le sue cose dove capitava..

-ok io vado a organizzare quella cosa...emm…perché tu intanto  non vai a fare un giro da qualche parte eh?-disse Dean spingendo il fratello ad uscire per non rimanere chiuso in camera a cercare nuove stranezze nel mondo

-sì…forse uscirò, ma volevo vedere una cosa sul compu…-Sam stava finendo la frase quando Dean lo buttò fuori dalla porta

-ci vediamo stasera e per tua informazione ti ho sfilato le chiavi dalla tasca quindi non puoi tornare qui dentro a rattristarti – e così dicendo chiuse la porta in faccia al fratello.

Sam praticamente tutta las vegas era incantato da tutte quelle insegne e quei palazzi alti metri e metri, ben presto si fecero le 20:00, Sam ricevette una chiamata del fratello che gli diceva di raggiungerlo il prima possibile al casinò dell’albergo, mentre camminava incrociò l’entrata di un parco e  decise di passare in esso, all’improvviso la luce che lo circondava diventò sempre più roca riducendosi solo ai pochi lampioni  l’atmosfera non piaceva a Sam così aumentò il passo.

Ad un certo punto la luce nei lampioni diventò incostante, l’aria sempre più fredda e si sentivano degli strani rumori tra le piante, Sam capendo che qualcosa non andava si mise in posizione di combattimento controllandosi le spalle, ma abbassò la guardia quando vide camminare verso di se una figura vestita di bianco, i lunghi e mossi capelli biondi e un piccolo sorriso stampato in viso…

-Jessica- Sam era scioccato

La ragazza passò dal sorriso ad un’espressione di sofferenza e disse –Sam…amore mio…perché mi hai fatto questo…- Sam si irrigidì di colpo

-è colpa tua…SONO MORTA PER COLPA TUA- e così dicendo Jessica sparì di colpo nel buio

Sam, che era rimasto immobile fino a quel momento, indietreggiò pian piano e iniziò a correre più forte che poteva e si avviò all’hotel in camera...iniziò a bussare alla porta sperando che Dean ci fosse

-Dean apri ti prego-urlò Sam e fortunatamente per lui suo fratello si trovava nella loro stanza

-Finalmente dove eri  finito, ti avevo detto di tornare mezz’ora fa…ti eri procurato già qualcuno senza il mio aiuto vero? Hehe-scherzò Dean

-Jessica-disse Sam con la testa bassa a fissare il pavimento e con voce flebile

-Cosa ?non ho capito- disse Dean

-HO VISTO JESSICA – urlò Sam fissando con occhi disperati il fratello scioccato
  
  
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