-Komu-san... dobbiamo andare- ordina calmo a Komugi che tarda ad accennare movimenti.
In verità Komugi sta ricordando la sua infanzia, i suoi compagni, sua madre e le altre Geisha che si sono occupate di crescerlo ed educarlo. E ora? Ora è lì a guardare l'Okiya bruciare, probabilmente a causa sua. Stringe i pugni e spalanca gli occhi mentre gli torna in mente il volto di sua madre. Shizukana lo riprende ancora:
-Komu-san..- deglutisce subito dopo vedendo lo sguardo imbestialito di Komugi. Quest'ultimo resta a fissarlo per qualche secondo, come per dirgli "ho capito, imbecille", ma in verità lui sa benissimo che quando Shizukana apre bocca, lo fa per un motivo valido.
Komugi si volta nuovamente a guardare l'okiya con il cuore a pezzi, notando quelle strane fiamme nere che lo fanno digrignare ancora di più.
-Da questo momento... Saremo il Team Yami...- ordina con voce rauca Komugi in preda alla rabbia e con lui i suoi compagni.
-Il nostro scopo è...- continua con voce rauca e piuttosto bassa stringendo più forte e pugni e chiudendo gli occhi.
-ELIMINARE SASUKE UCHIHA- impone gelido il ragazzo che si volta verso i compagni mostrando loro i suoi occhi speciali.
Umishin lo guarda quasi incredulo e scuote lievemente il capo.
-Komu-kun... Sasuke-san è tuo fratello...- sibila quasi il minore tra i cinque, Umishin.
-E' inesatto Umi-kun... ha solo metà del sangue di Sasuke-san- puntualizza Shizukana aggiustandosi gli occhiali.
-Avesse anche tutto il mio sangue, glielo farei sputare a quel grandissimo bastardo! La mia famiglia e la mia casa non andavano toccate!- si lascia andare Komugi in preda alla collera. Tensai gli mette una mano sulla spalla e gli si mette accanto.
-Lo prenderemo, Komu-kun... e gliela faremo pagare cara- prova a consolarlo Tensai stringendogli la spalla.
Il più preoccupato per ora, anche se non ha proferito parola fin ora, è Gokiburi, che è quello più legato a Komugi.
-Komu-kun... l'Amaterasu di Sasuke-san è...- inizia a parlare Gokiburi per poi bloccarsi vedendo Komugi iniziare a parlare.
-Non ha importanza, Goki-kun... E' solo questione di tempo prima che la potenza del mio eguagli la sua..- risponde secco Komugi non avvicinandosi alla casa.
Si volta verso la squadra Komugi e inizia a rivolgersi a loro.
-E' il momento di andare. Da ora lasciamo i nostri ricordi, la nostra pietà e le nostre emozioni... E andiamo a prendere quel dannatissimo bastardo... Spariamo!- ordina così Komugi, iniziandosi a muovere affiancato dai suoi compagni.
-C'è una radura a pochi chilometri da qui- riferisce agli altri Umishin aspettando la risposta degli altri.
-Ci accamperemo lì, allora- decide il più grande, Shizukama, mettendosi alla testa della squadra.