Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: OpunziaEspinosa    06/05/2011    19 recensioni
Isabella Maria Swan, 30 anni, insegnante di cucina, fugge a Londra dopo aver spezzato il cuore di un uomo e seriamente danneggiato il proprio. Edward Cullen, 24 anni, attore, a Londra per una breve vacanza prima di tornare a L.A. sul set di Le Quattro Stagioni, famosa saga cinematografica vampiresca. E se si dovessero incontrare? È possibile l'amore tra una donna qualunque e la star del momento? Tra una donna ed un ragazzino? Cosa li unisce? Cosa li rende così adatti l'uno all'altra? Nulla, in apparenza...
CONSIGLIATO A CHI TROVA CIO' CHE ACCADE AL CAST DI TWILIGHT FANTASCIENZA, APPREZZA L'IRONIA, VUOLE SORRIDERE MA ANCHE COMMUOVERSI UN PO'.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



E così siamo giunti alla fine. Non ci posso credere. Lo ammetto: mi mancheranno questi due.

Prima di lasciarvi all'ultimo capitolo, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato, ed anche coloro che hanno letto solamente. Grazie davvero. Mi avete dato più di quanto io abbia dato a voi, e non lo dico tanto per dire.

Per chi non se ne fosse ancora accorto, ho pubblicato un extra intitolato NELLA MIA STANZA;  si colloca esattamente tra i capitoli  27.ISABELLA e 28.EDWARD. Lo trovate nella mia pagina autore. Dopo questo capitolo pubblicherò un altro extra. Mi sono divertita a pensare a come saranno Edward e  Bella tra qualche anno, ma voi siete liberi di immaginarvi il loro futuro come vi pare. Pubblicherò la prossima settimana, credo.

Concedetemi di dedicare questa mia storia a due persone:
Mikland... per essere stata la prima (tu ed il tuo cucciolo)
Antonella64... tu lo sai il perché

Grazie ancora,
OpunziaEspinosa




__________________________________________________________________________________________________

30. EDWARD


 
Domenica, 23 maggio 2010

 
I can feel the emptiness inside me fade and disappear
There’s a feeling of contentment now that you are here
I feel satisfied, I belong inside your velvet heaven
(Only when I Lose myself – Depeche Mode)

 
L’amore viene descritto, raccontato, cantato, dipinto. Lo leggi nei libri, lo ascolti nelle canzoni, lo vedi negli occhi dei tuoi genitori o di quei pochi amici che hanno avuto la fortuna di trovare l’anima gemella. Lo vivi, o credi di viverlo, in certe fasi della tua esistenza. Soffri, stai male, sei convinto di morire quando lo perdi. Anche se non muori e pian piano il dolore si spegne lasciandoti qualche piacevole ricordo, ma soprattutto la consapevolezza di aver dato un’importanza eccessiva a qualcosa che, con il senno di poi, non lo meritava.
Più della metà dei copioni che ricevo parla d’amore, e fino ad ora ho quasi solo ed esclusivamente interpretato il ruolo dell’eroe romantico. Sono diventato famoso, per questo. Le donne mi amano, per questo. Eppure, grazie alle ultime tre settimane con Bella, ho capito che non avevo capito niente. Perché  nessuno sa davvero cos’è l’amore, finché non lo incontra. Ed io finalmente l’ho incontrato. E  non ho nessuna intenzione di lasciarlo andare.
Ho capito che l’amore non è gesti eclatanti, non è dramma, non è bisogno di solenni quanto effimere promesse d’eternità.
L’amore sta nelle cose semplici, quasi banali, che ti scaldano l’anima e ti riempiono il cuore di quella tranquilla consapevolezza che lei c’è, ci sarà sempre, qualunque cosa accada, senza bisogno di alcun giuramento.
Per me l’amore è trovare scritto Ti Amo Cullen sullo specchio appannato del bagno dopo che lei si è fatta una doccia. È vederla sorridermi e strizzarmi l’occhio da lontano mentre è impegnata con mia madre ed Alice a preparare la cena. È sentirla sbuffare mentre raccoglie la roba sporca che dissemino ovunque tranne che al suo posto: nella cesta dei panni da lavare. È trovare dei post-it con i suoi appunti appiccicati alle pagine dei copioni che devo leggere e per i quali le ho chiesto un parere. È sentirla chiacchierare con Alice e Rose di abiti e scarpe mentre io, Jasper ed Emmett fingiamo di non ascoltare e ci beviamo una birra. È sfogliare una rivista e trovare righe su righe cancellate con un pennarello nero perché quello che si scrive di me non è per nulla carino e lei non vuole che io legga e ci rimanga male.  È guardare la televisione  la sera, tranquillamente abbracciati sul divano.
Per me l’amore è stare con Bella ogni singolo giorno.
 
Per non sprecare neppure un secondo del poco tempo a nostra disposizione prima della mia partenza per Los Angeles, mi sono addirittura iscritto a due dei suoi corsi di cucina. Devo ammettere che è un insegnante molto dotata e farle da assistente tutti i pomeriggi – perché questo è il ruolo che mi ha assegnato – è davvero divertente.  Mi diverte meno la consapevolezza che tutti i miei sospetti erano fondati: i suoi allievi sono quasi tutti uomini, tutti pensionati, e tutti eccessivamente e stranamente disposti a mettersi in mostra e ad impressionare la propria maestra.  Maiali…  Alcuni di loro hanno persino l’ardire di guardarmi storto e di chiamarmi “ragazzino”, benché gli abbia ripetuto più di una volta che il mio nome è Edward. Fingono di essere rintronati e di non ricordarlo a causa dell’età. Ma io non gli credo. Non dopo averli sentiti ripetere a memoria liste infinite di ingredienti dai nomi impossibili e senza commettere errori. Semplicemente ridicolo.
Ne ho parlato con Bella, e lei mi ha riso in faccia. “Tu sei geloso di me?” Mi ha chiesto incredula. “Sei appena stato eletto Uomo più Sexy del Regno Unito, ci sono centinaia di migliaia di donne che mi vorrebbero morta e che si infilerebbero volentieri nel tuo letto, e tu sei geloso di un paio di vecchietti? Tu sei fuori di testa Cullen…”
“Può darsi che io sia fuori di testa.” Le ho risposto offeso. “Ma John e Tony mi guardano male tutti i giorni. E, se proprio vuoi saperlo, ho beccato Tony ad aggiungere un paio di manciate di sale alla salsa che stavo preparando ieri. Mi stava boicottando per farmi fare brutta figura!”
 
Quanto al fatto che centinaia di migliaia di donne la vorrebbero morta, purtroppo Bella ha ragione. Proprio com’era successo quando mi sono messo con Tanya, un sito ha pubblicato una petizione: raccolgono firme per farmi tornare single. A dire il vero c’è la possibilità di scegliere. O farmi tornare single, o farmi tornare con la Denali. Al momento pare che il 63% per cento delle votanti preferisca un Edward Cullen celibe ad un Edward Cullen impegnato con chicchessia. Fortunatamente Bella sembra più divertita che spaventata, anche se è stata costretta a chiudere la propria pagina Facebook per via delle numerose intrusioni e l’invio di una quantità spropositata di richieste di amicizia e messaggi di ogni genere, alcuni decisamente inquietanti.
Il suo sangue freddo mi stupisce, un po’.  Abituato come sono a vederla andare fuori di testa per delle idiozie, pensavo che episodi di questo tipo l’avrebbero terrorizzata, invece nulla. Il mio timore più grande è che lo stia facendo per me, che stia cercando a tutti i costi di mantenere la calma per non farmi preoccupare o, peggio ancora, per non farmi sentire in colpa. Lei dice che non è così, che sta bene e che non le da neppure eccessivamente fastidio l’attenzione morbosa della stampa. Le credo, perché non posso fare altro. Ma sto con gli occhi bene aperti, in attesa che crolli, perché accadrà prima o poi. Sono esperienze che ho già vissuto. So cosa significa stare costantemente sotto i riflettori, e l’euforia iniziale viene presto sostituita dall’esasperazione. Quello che mi uccide è che quando questo giorno arriverà,  io potrei non esserci. Purtroppo la mia vacanza è finita e devo tornare a Los Angeles per vestire un’altra volta i panni di Tyler, il vampiro bello e tormentato, ed iniziare le riprese dell’ultimo film della saga Le Quattro Stagioni.
 
Il leggero bagaglio a mano che ho preparato per il viaggio è pronto, biglietto aereo e passaporto sono in bella vista sul tavolino vicino alla porta d’ingresso, indosso già scarpe e giacca, ma della mia ragazza non c’è traccia. È scomparsa.
“Bellaaa… Bella, dove sei?” Chiedo percorrendo ad ampi passi il salone e dirigendomi verso il corridoio che conduce al piano superiore.
È tardi. Garret, il mio assistente, mi sta aspettando in cortile con l’autista. Se Bella non si sbriga rischio di perdere il volo.
“Bellaaa… devo andare… Amoreee…”
“Arrivooo…” La sento urlare dalla nostra camera. Ed un secondo dopo sta correndo giù per le scale, stringendo qualcosa in una mano.
“Hey! Fa attenzione!” La rimprovero mentre inciampa negli ultimi scalini ed atterra tra le mie braccia. “Vuoi romperti l’osso del collo? Il Pronto Soccorso è il posto in cui ci siamo innamorati, ma ora non ho proprio tempo di accompagnarti!”
“Uffa Cullen, quanto sei noioso...” Sbuffa fingendo di disprezzare le mie attenzioni.
“Sarai felice che me ne vada, allora...” La prendo in giro rimettendola in piedi.
“Finalmente libera…” Commenta in tono di sfida, alzando gli occhi al cielo.
Ignoro le sue parole, la stringo forte a me e la bacio,con intensità e passione, bloccandole le braccia lungo i fianchi.
“Davvero non mi vuoi accompagnare all’aeroporto?” Le chiedo staccando a malincuore le mie labbra dalle sue, ma continuando a tenerla stretta.
“No, te l’ho detto. Già così è difficile, se vengo in aeroporto rischio di crollare…” Mormora nascondendo il volto tra le pieghe della mia camicia.
“Ci vediamo tra un paio di settimane, gattina…” Cerco di consolarla accarezzandole i lunghi e morbidi capelli.
L’idea di partire per tre mesi, di non poterla vedere ogni giorno, fare l’amore con lei ogni notte, addormentarmi tra le sue braccia e svegliarmi al suo fianco ogni mattina  mi lacera. Letteralmente. Ma  cerco di non darlo a vedere, di essere forte per entrambi, perché so che il distacco sarà una tortura anche per lei,  e mi ripeto che tra quindici giorni potrò finalmente riabbracciarla.
Ovviamente, per via del lavoro e di tutto il resto, Bella non può venire con me. Ho provato ad affrontare l’argomento, ma ho subito lasciato perdere perché mi rendo conto che, per quanto allettante possa essere l’idea,  costringerla a licenziarsi per seguirmi su un set non ha molto senso. Non ora, per lo meno. Però Bella è riuscita a prendersi un’altra breve vacanza, così, tra un paio di settimane, in occasione del PasadenaIndipendent Movies Festival, mi verrà a trovare.
Non vedo l’ora. Sono impaziente di portarla sul set, di presentarla ai miei amici e colleghi e di mostrarle ciò che faccio. Ma soprattutto sono impaziente di farmi vedere con lei in pubblico e di ufficializzare il nostro rapporto. In questi giorni abbiamo mantenuto un profilo basso. Non ci siamo nascosti, perché non abbiamo nulla da nascondere, ma non ci siamo neppure messi in mostra. Tutti stanno ancora aspettando una mia dichiarazione ufficiale, qualcosa di più sincero, meno formale ed artefatto del comunicato stampa che Aro e la mia agenzia hanno confezionato per me dopo l’imbarazzante episodio vissuto con Tanya all’aeroporto il giorno della mia partenza per Parigi.
Io credo che presentarmi con lei al mio fianco ad un Festival del Cinema - dove pare riceverò anche un premio - sia la migliore delle dichiarazioni.Già la immagino, in abito da sera, scendere dalla Limousine e percorrere il Red Carpet con me, mano nella mano. So già cosa indosserà. Me lo sono fatto dire da Alice, in modo da poterle fare un regalo che andasse bene. Le ho comprato un paio di orecchini di diamanti. Nulla di eccessivo. Sono semplici e bellissimi, proprio come lei. Spero solo che non inizi a lamentarsi del fatto che scialacquo il mio denaro in regali troppo costosi, che non ce n’è bisogno e che lei mi ama ugualmente. Lo so che lei mi ama comunque. È proprio per questo motivo che per me è ancora più bello comprarle ciò che desidera segretamente e che non oserebbe mai confessarmi. Com’è successo per il pianoforte.
 
“Puoi restare se vuoi, non è necessario che tu torni al tuo appartamento.” Osservo dando un’occhiata alla sua valigia appoggiata da stamattina ai piedi delle scale.
Ormai questa casa è anche tua, Bella. Il tuo pianoforte è qui.Non voglio che tu te ne vada, anche se io non ci sarò per i prossimi tre mesi.
“Te l’ho detto Edward, non mi va di stare qui da sola.” E poi ammette. “Lo sai che ho ancora qualche problema ad affrontare l’ansia.”
Sì, lo so Bella. Come fai ad essere così forte e fragile al tempo stesso? Non posso fare a meno di sorridere se penso al modo in cui hai affrontato i giornalisti quella mattina, sotto casa tua, incazzata e con il dito medio alzato. O a come hai cantato tutto il tuo amore per me di fronte a duecentocinquanta persone.
 
“Non posso credere che non sarai qui per il mio debutto con i Wolf Pack.” Borbotta nascondendo di nuovo il viso tra le pieghe della mia camicia.
Dopo averla sentita, Jake, Emmett e James hanno cercato in tutti i modi di convincere Bella ad unirsi al gruppo. Soprattutto Jake. Alcuni dei pezzi che i ragazzi hanno scritto per il nuovo album sono dei duetti, ed erano in cerca di una voce femminile da tempo. Bella non ha accettato ufficialmente, perché non se la sente di imbarcarsi in un’avventura simile: entrare a far parte di un gruppo rock con ambizioni a sfondare nel mercato inglese e magari europeo. Ma  ha acconsentito a restare fintanto che non troveranno qualcuno per sostituirla.  Io mi chiedo: come possono trovare qualcuno in grado di farlo? La voce di Bella è meravigliosa. Ed inoltre è un’ottima musicista. L’ho vista lavorare in sala prove con i Wolf Pack e non riuscivo a credere ai miei occhi. È sensibile, intelligente, colta, raffinata, ed ha un orecchio eccezionale.Davvero non capisco come si sia lasciata convincere dal suo vecchio fidanzato a lasciare tutto. Questo Michele aveva in testa di farla lavorare nell’azienda di famiglia,un’impresa specializzata nella produzione e nel commercio di materiali da campeggio, o qualcosa del genere. È per colpa di questo imbecille se Bella ha deciso di lasciare il conservatorio e di rinunciare a tutti i suoi sogni per conseguire una sciocca laurea in Economia e Commercio.
 
“Lo so, non sai quanto mi dispiace. Ma Alice ha promesso che riprenderà tutto e che mi manderà il video per e-mail.” Cerco di consolarla stringendola forte a me. E poi, prendendole il pugno chiuso, le chiedo “Si può sapere cosa stai nascondendo?”
“Un regalo…” Mi risponde imbarazzata aprendo il palmo della mano.
“Un lettore MP3?” Le chiedo scettico senza capire.Ho già un iPod. Cosa me ne faccio di un minuscolo lettore MP3? E poi non c’è nulla di imbarazzante in un lettore MP3.
“Ho salvato alcuni pezzi… li ho cantati io…” Confessa arrossendo visibilmente ed abbassando lo sguardo. “C’è anche una specie di… bonus track...”
“Che vuoi dire?”
Una bonus track? Sto già morendo di curiosità.
“Hem… ti ricordi quella sera… in cui volevi fare sesso per telefono… ed io… io non ne sono stata capace?”
“Sì…” La cosa inizia a farsi interessante.
“Beh… è meglio che ascolti. Traccia 6.” Mi sorride maliziosa. “E poi non dimenticare questa!” Aggiunge sfilandosi la pashmina grigio perla che indossa ed arrotolandomela al collo.
Bella…
Aspiro il suo profumo e mi manca di già.
“Chi ti viene a prendere?” Le chiedo mentre ci dirigiamo verso la porta.
“Jake. Andiamo alle prove e poi Emmett mi riporta all’appartamento.”
Pare che Rosalie ed Emmett facciano coppia fissa, ormai. E che lui abbia definitivamente traslocato nella camera di Rose.
“Oh.” Rispondo dandole una rapida occhiata. Indossa un paio di shorts cortissimi ed una magliettina senza niente sotto. Il che mi sta bene, ma solo se sono io l’unico a poter godere di uno spettacolo simile. L’idea che qualcun altro lo possa fare mi da la nausea. Anche se quel qualcun altro è il mio migliore amico e di lui mi fido come di me stesso.
Bella mi legge nel pensiero, come al solito, e mi rassicura sbuffando. “Tranquillo! Mi cambio prima che arrivi.”
Meno male.
“Io vado, allora. Prometti che farai la brava.”
Si è messa in testa di distruggere l’auto di Irina per vendicarsi di quello che ci ha fatto passare. Le ho spiegato che probabilmente episodi così si ripeteranno anche in futuro, che mettersi a compiere atti di vandalismo non è la soluzione.  Ma da quell’orecchio non ci sente.
“In che senso?” Mi chiede fingendo di non capire.
“Bella, dico sul serio. Prometti che non farai nulla di insensato. Promettimelo.”
“No.”
“Bella!”
“Ok, te lo prometto.” Si decide infine a dire. Ma sospetto che stia tenendo le dita incrociate dietro la schiena. Il che significa che l’auto di Irina e destinata ad una fine oscena ed impietosa.
Poi la sua espressione cambia improvvisamente. La tristezza per la mia partenza lascia spazio ad un velo di preoccupazione.
“Edward?”
“Dimmi.”
“So che non è necessario che te lo chieda… però…”. Lascia la frase così, sospesa. Distoglie lo sguardo ed io credo di sapere a cosa sta pensando. Così la incoraggio.
“Amore, cosa?”
Tira un lungo sospiro e poi “Stai… Ecco… Fa attenzione a Tanya.”
Tanya. Non l’abbiamo più nominata fino a tre sere fa. Ci stavamo rilassando sul divano, con la televisione accesa. Bella sfogliava distrattamente un libro di cucina prestatole da mia madre, mentre io le mettevo lo smalto alle unghie dei piedi. Lo so, una cosa decisamente non da maschio, ma che inspiegabilmente adoro. Poi la speaker del telegiornale  ha pronunciato il nome di Tanya. Non so cosa abbia provato Bella in quel momento, ma io ho sentito una fitta allo stomaco. Ci siamo voltati entrambi verso lo schermo del televisore,  increduli, ed abbiamo seguito uno speciale di qualche minuto interamente dedicato a lei. Pare che recentemente sia stata sorpresa a frequentare una serie di locali di dubbia fama e di dubbio gusto assieme a dei personaggi poco raccomandabili di L.A.  e che sempre più spesso la si trovi completamente ubriaca o strafatta di dio solo sa cosa. Hanno mandato in onda un breve filmato, probabilmente girato con un cellulare, e mostrato una serie di foto che la immortalavano mentre inveiva contro i paparazzi, lanciava loro una lattina di birra e poi cadeva miseramente in una siepe.
Mi sono sentito male per lei. Ha reso la mia vita un inferno e per colpa sua ho quasi rischiato di perdere Bella, ma non è comunque piacevole vedere una persona che conosci – che conosci bene e con la quale dovrai lavorare – ridotta in quello stato e pensare che forse tu sei una delle ragioni per cui lei sta così.
Bella ha paura di Tanya. Teme che lei possa perdere la testa, addirittura farmi del male. Se devo essere onesto, anch’io non sono completamente tranquillo, ma Aro mi ha assicurato che l’agenzia di Tanya e la MovieStarEntertainment le stanno con il fiato sul collo e che l’hanno  obbligata a vedere un medico ed ad iscriversi ad un gruppo di recupero.
“Amore, stai tranquilla. Aro mi ha assicurato che Tanya non mi creerà problemi. Non pensare a lei. Ok?
“Ok.”
“Ciao gattina.” Sospiro dandole un ultimo bacio. “Ti chiamo appena atterro.”
“Ti amo, Cullen.”
“Ti amo anch’io.”
Esco senza voltarmi, perché mi viene da piangere e non voglio. Saluto Garret e mi infilo in macchina.
 
Mentre percorriamo in auto il viale alberato, incrociamo l’auto di Jake che ci saluta con un colpo di clacson. Io alzo istintivamente la mano e lo seguo con lo sguardo.
Chissà se Bella si è già cambiata.
E poi infilo le cuffie del mio nuovo lettore MP3. Traccia 6 [1] naturalmente.
 
O porca puttana… Bella!

 


[1] http://www.youtube.com/watch?v=tluc_Q06n2w    Bilingual – José Nunez  
TROVERETE IL TESTO IN INGLESE... NON HO AVUTO IL TEMPO DI TRADURLO IN ITALIANO... MA CREDO CHE SI CAPISCA. ATTENZIONE: V.M. 18 !


 
   
 
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: OpunziaEspinosa