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Autore: Akkai    07/05/2011    2 recensioni
Leggendo le varie fan fiction, mi sono accorta che questo personaggio veniva sempre visto come una persona maligna, priva di scrupoli ed arrivista, così ho voluto difendere questa o questo personaggio, raccontando l'intera vicenda dal suo personalissimo punto di vista.
Di chi sto parlando? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Whispers far away'
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Dormivo serena come non facevo da molto tempo, finalmente serena.

Mi girai nel letto ed il mio braccio finì per andare a posarsi su di un vuoto accanto a me, dove doveva esserci il mio amore e questo bastò a farmi svegliare di soprassalto.

Guardai accanto a me e non vidi la sua figura distesa placida sotto il lenzuolo, che si modellava perfettamente ad ogni sua curva e muscolo.

Mi appallottolai su me stessa e mi misi a piangere, singhiozzando silenziosamente, permettendomi per una volta tanto di essere debole e fragile... ormai era talmente tanto tempo che non me lo concedevo, che a stento ricordavo come si faceva a dare ascolto a tutto quel dolore che ignoravo.

Sapevo anche il perché lui non era a dormire beatamente accanto a me e la mia mente sadica, mi fece immaginare lui che affondava tra le gambe di un altra donna, o forse del suo Castiel.

Anche se non ne avevo mai avuto le prove ero certa che le spade di quei due puttanieri dei cazzo si fossero incontrate a letto e, la donna divenne lentamente un uomo e Dean aveva il suo nome sulle labbra ad ogni affondo.

Il mio stomaco si rivoltò per protesta, tentando di dissuadermi dal immaginarmeli ancora assieme e ci riuscì, anche se le lacrime non cessarono di scorrere copiose sul mio viso.

Ero una sopravvissuta, come gli altri, una randagia che Lui aveva trovato e portato al campo, dopo essersi accertato che non fossi stata contagiata dal virus Croation, che aveva distrutto la mia famiglia.

Ricordo ancora perfettamente quel giorno.

Nonostante l'apocalisse, il cielo era terso e luminoso, mentre io cercavo guardinga tra gli scaffali di un supermercato svuotato le provviste necessarie per poter sopravvivere.

Ero come un cerbiatto indifeso, consapevole di trovarsi in una valle piena di predatori, o croation ma consapevole che era solo in quella vallata che cresceva l'erba per potersi sfamare.

Avevo evitato così a lungo di andare in città, per paura di morire, che il mio stomaco sembrava fatto di ferro fuso, tanto era il dolore che m'inviava in segno di protesta, per essere vuoto.

Arrivò con il suo gruppo ed io mi nascosi, acquattandomi tra gli scaffali, era talmente tanto tempo che non vedevo un essere umano, che a stento li avevo riconosciuti come tali, ma ebbi la paura di farmi vedere, così rimasi nascosta.

Ad un certo punto sentì un tocco caldo sulla mia spalla ed emisi un grido acuto, di puro terrore prima di voltarmi.

Un uomo con degli splendidi occhi blu notte mi fissava sorpreso per la mia reazione e, subito dopo altri uomini s'aggiunsero a lui, però mi puntarono i fucili addosso.

I miei occhi scuri saettarono da una canna di fucile al altra, con terrore, consapevole che sarei morta, giustiziata con l'ingiusta accusa di essere un croation, ma con mio grande sollievo, l'uomo che appresi chiamarsi Cass li fermò dicendo che ero umana.

Da quel episodio passarono alcuni mesi, di assoluta pace e relax, prima che mi accorgessi dei miei reali sentimenti per il leader della resistenza e, ricordo ancora che non so come, ma ci trovammo attorcigliati come due serpenti, mentre i nostri gemiti si fondevano.

Io lo avrei definito per sempre fare l'amore, lui sesso, soddisfacente ed appagante sesso.

Tornai al presente, con le lacrime che continuarono a scorrermi impietose sulle guance, fino a quando non mi addormentai.

La mattina dopo andai a cercarlo furiosa come sempre, ma consapevole che alla fine lo avrei perdonato, come sempre e, quando lo incontrai era con il profeta.

Ero così furiosa che non notai neppure che era diverso dal mio Dean, gli diedi uno schiaffo e basta, poi Chuck gli spiegò che noi stavamo assieme ed io me ne andai ancora più furiosa di prima: lui glie lo aveva dovuto ricordare, come se fossi stata una delle sue puttanelle da quattro soldi.

Forse era davvero così ed io m'illudevo di essere l'unica ad avere il suo cuore?

Ma quando seppi che quello che avevo visto era una copia del passato del mio Dean ne fui sollevata, anche se non lo diedi a vedere e mantenni il muso.

Purtroppo per me lo avevo già perdonato... di nuovo.

Dean spiegò il piano e tutti noi ascoltammo in silenzio.

Saremo pariti entro breve e, per la prima volta potevamo davvero uccidere Lucifer.

Sapete, adesso sto fissando il cielo ed è privo di nuvole, come quella mattina in cui lo conobbi.

Le mie guance sono rigate di lacrime amare e lorde di sangue, il mio.

Ma non sto piangendo per il dolore, o per la paura di morire, mentre sento le mie budella uscire dal mio ventre martoriato dalle lame nemiche.

Al dolore ci si abitua e, quando si convive con la morte per troppo tempo, alla fine si inizia a considerarla come una piacevole amica ed alleata.

Piango perché ho finalmente capito il motivo per cui il Dean del passato ad un certo punto ha preso da parte il mio Dean e gli ha parlato.

Noi eravamo un diversivo, per permettere a Dean di raggiungere il diavolo ed ucciderlo.

Sapeva che noi, che io sarei morta e non aveva esitato a mandarmi a crepare in una lotta dal esito scontato.

Il freddo inizia ad impossessarsi del mio corpo, così come la consapevolezza di essere stata per lui nient'altro che un buco, uno sfogo per i suoi istinti animali.

Per la prima volta da quando lo avevo incontrato, desidero di non averlo mai conosciuto, consapevole che il mio errore è stato l'averlo amato.

Il mio cuore si fermò per sempre facendomi diventare semplicemente un numero, tra tanti altri che come me sono stati uccisi dalla follia di un arcangelo, il più bel arcangelo di tutto il creato.

Da Risa

o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o

Salve, benvenuti nel mio angolino, questo è un'altro mio esperimento, si, avete indovinato, mi piaciono i personaggi odiati,

simpatizzo per loro e non posso fare altro che tentare di difenderli nelle mie fanfiction, raccontando il loro punto di vista sul intera vicenda.
Spero che vi sia piaciuto e, commentate, mi piacerebbe sapere la vostra opinione.

  
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