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Autore: Paolo Ciraolo    07/05/2011    10 recensioni
Una tenera pecorella è la simpatia e il benessere di tutto un regno.
Il cattivo di turno però non ci sta a tollerare la felicità di tutti.
Una storiella candida come la neve che non mancherà di emozionare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiocco Candido.
 
 
 
 C'erano una volta...in una terra di sua Maestà il Re Malinconia, una pecorella di nome Fiocco Candido.
La pecorella aveva un dono straordinario in quanto, grazie al suo volere, tutti diventavano sereni e felici ogni volta lei lo decidesse.
Tutti tranne il Re Malinconia che non poteva proprio vedere Fiocco Candido, reputandola la sua disperazione e il suo incubo peggiore.
Era così che il re era sempre di pessimo umore, molto nervoso e spesso andava in escandescenze per un non nulla; il resto della corte e la servitù, insieme al popolo, amavano tantissimo la pecorella perché dispensava loro tanta gioia di vivere in tutto quello che facevano; si recavano da lei per chiedere consigli e buone dritte per la loro salute.
Un brutto giorno, per la disperazione di tutti, Fiocco Candido fu torturato dal re, che sempre cagionevole incolpava, per questo, la povera pecorella.
Tutti andarono a intercedere di fronte a sua Maestà che non maltrattasse la pecorella, che era, la fonte di benessere per tutto il popolo; ma il sovrano così rispose pubblicamente:
-      Non posso tollerare oltre il fatto che una pecorella sia la fonte di benessere di tutta la mia corte, compresa la servitù e il popolo tutto. Ed io, che sono l'imperatore, devo, per lei, stare sempre male!- disse alzando la voce, quasi urlando, dalla sua poltrona reale a tutto il regno.
- Non è Fiocco Candido la causa del tuo malessere! O grande sovrano- disse inutilmente la stessa giudiziosa regina.
- Non importa! Non ci credo, la pecorella mi vuole male, è deve essere trattata malissimo!- sentenziò il re irremovibile.
- Non ha fatto nulla di male mio padre!- disse timidamente il figlio, il principe Soavi.
- Non voglio sentire più storie! Fiocco Candido sarà schiavizzata e lasciata al vento e al freddo sferzante della notte!- replicò il sovrano sempre più deciso.
- Non potete nostro sovrano! Sarebbe una ingiustizia alla pecorella e alla nostra salute!- fece in coro il popolo afflitto e in rivolta.
- Cosi sia! E il prossimo che insorgerà sarà egli medesimo mal trattato!- fece il re irremovibile e perfido.
Fiocco Candido rimase sola al freddo gelido delle notti e fustigata di giorno.
-      Ecco adesso sono salvo da ogni mia afflizione!- ebbe a dire il re per nulla pentito del suo assurdo gesto, ma anzi, sollevato moltissimo.
Questa storia potrebbe finire qui, ma si aggiunge che, tempo passò e il regno devastato dalla malattia andò maggiormente nello sconforto più totale.
Il Re Malinconia non migliorò per niente il suo stato di salute, e dopo una malattia spirò inesorabilmente.
Il principe suo figlio salì al trono e, in quel medesimo momento, la povera pecorella salvata fece stare tutto il regno di nuovo bene.  
 
 
 
Fiocco Candido: il bene non si tocca, altrimenti, anziché di una conclusione felice al peggio non c'è fine.
 
Dedicata alla Pasqua e alla mia amica Chiara.

 
   
 
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