Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: ignorance    07/05/2011    3 recensioni
«Quale occasione sarebbe migliore di questa bella rimpatriata estiva?» [...]
«Non so. Un’orgia tra Slytherin? Il momento in cui la McGonagall si toglie il reggicalze? Il compleanno di Snivellus?»

Per il NON-compleanno di Human_!
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Commenti dell'autrice: E allora. Per il non-compleanno di quella meravigliosa donna di Human_, per rispettare le sue volontà. Delirio quasi completo *ci sta ancora lavorando* che doveva essere una One-Shot, e si è trasformata in una schifilta Mini-Long dalle scarse aspettative -e anche speranze, a dirla tutta- un po' Demenziale, banale, un po' idiota e basta e altro D: M'era anche venuto lo sketch per presentarla, ma mi è passato di mente -fortunatamente per voi. E niente, commentate perchè non avrete mai più occasione di commentare un tale fallimento su tutta la linea *ride*. No, seriamente, oggi niente attenuanti. Però sappiate che non commentare fa male alla salute, come le sigarette, che c'è scritto ma nessuno ci fa caso.
Ah, aggiornerò ogni cinque giorni, se mai v'interessasse *ridacchia*
Ohhhhh, m'è venuto lo sketch! click 8D
Oh, alcuni avvertimenti. Volevo inserire la James/Lucius, ma non mi ci stava, perciò mi sono canonizzata con la Lily/James. Ah, e mi son inventata una paio di nomi poco soddisfacenti e un personaggio poco sviluppato per mandarmi avanti la storia D:
Disclaimers: I personaggi non mi appartengono nè mai mi apparterranno D:



***



Corre. Corre perché non sa fare altro. Corre verso una destinazione sconosciuta, senza riserve. Corre con il cuore, con l’anima. Corre e basta.

Non c’è tempo per la pazienza. Non c’è tempo per le emozioni. Il fiato viene a mancare, ma non può fermarsi. Non può, perché la sua salvezza lo aspetta.

All’improvviso, si blocca. Il vento gli fischia nelle orecchie, ma forse non è solo quello. In fondo allo stomaco l’ansia si rimesta, sembra non aspettare altro che un momento per venire su. La trachea bloccata da un groppo invisibile, il cuore che galoppa proprio lì vicino.

Ma non c’è tempo. Non c’è, e non può nemmeno sperare che ci sia.

Riprende a correre, più forte di prima. I muscoli gridano, il mondo brucia. E sta davvero bruciando, anche se gli altri non lo sentono. Le persone che gli sfrecciano accanto si voltano, ma non riescono a vedere che un’ombra fuggente.

Sembra gridare “Non siete abbastanza importanti”. L’ombra, sfuggevole e impalpabile come un ansito di fumo, non si cura di loro.

Corre.

È darsi senza remore, questo correre. È sapere di non poter tornare indietro, e avanzare, con il fiato mozzo. È paura, paura del domani e paura dello ieri.

Ma forse l’ombra non lo sa.




«Sirius, torna sulla terra» nel suo tono c’è l’ombra di un sorriso, non visibile a causa della scarsa luce.

«Ehi, ehi. Ci sono. E poi, non darmi ordini » il sorriso stavolta c’è, insieme ad una risatina soffocata.

«Come no, Sirius. Come minimo ti stavi sparando una sega al buio» ride, lo stronzo.

«Certo. E, per inciso, stavo pensando a te» Sirius non gli dà il tempo di replicare, e ridacchia «Comunque, è sempre meglio approfittarne. Ogni momento è buono»

«Merlino, Sirius, sei veramente un segaiolo» la voce soffocata di Remus palpita di divertimento.

«Oh, tutti questi complimenti! Così mi fate arrossire» loro non possono vederlo, ma Sirius si è portato drammaticamente una mano al petto «Pete, vuoi aggiungere qualcosa al bellissimo alberello d’amore che mi sta nascendo nel petto anche tu?»

«N-No, stavolta passo» ride anche lui, un po’ incerto ma di gusto.

«Pads, Natale è passato da mesi. Da dove te lo sei preso l’alberello d’amore?» James si pizzica il naso tra il pollice e l’indice, e comincia a cercarvi il tesoro perduto. Che il buio sia lodato.

«Si chiama improvvisazione, Jam. Tranquillo, con il tempo, forse, ci riuscirai anche tu» Sirius ride, poi ci ripensa ed assume il suo tono serio da “sto per spararne una grossa; e non implica alcun’emissione di metano” «E, tra l’altro, non è poi così tardi per scambiarci dei regali tardivi»

«Tu dici?» Remus si puntella sul gomito, e per un attimo i suoi occhi brillano nel buio del loro innaturale colore. La luna è solo uno spicchio nel cielo.

«Dico, dico» Sirius sbatte le ciglia in maniera sostenuta «Quale occasione sarebbe migliore di questa bella rimpatriata estiva?»

James tira fuori le dita e le pulisce con noncuranza sul tappeto.

«Non so. Un’orgia tra Slytherin? Il momento in cui la McGonagall si toglie il reggicalze? Il compleanno di Snivellus?» propone, ridacchiando senza ritegno.

«O il momento in cui Lucius Malfoy la smetterà di tingersi i capelli» soggiunge Remus, ammiccando al nulla.

«Haha. Vi pare che io stia ridendo?»

«Tecnicamente sì. Il verso “haha” n’è la prova inconfutabile» Remus sbatte innocentemente le ciglia, cercando il suo sguardo.

«TU, saputello scopa-meloni*, tappati la ciabatta»

«Sc-scopa-meloni?» ripete Remus, incredulo. Le sue labbra si arricciano pericolosamente, e le sue ciglia cominciano a tremolare. La sua risata risuona nel silenzio, liberatoria, seguita a ruota da quella degli altri, che lo seguono a bella posta.

«Questa me la segno, davvero» assicura Peter, con una risatina tremula «E’ geniale»

Sirius gli fa un cenno d’intesa con il capo, non visto, e si puntella sul gomito per risultare all’altezza del naso di Remus, i cui occhi rilucono per un istante.

«Beh, e questi regali?» incalza, ridacchiante.

«Non mi pareva di aver dato il mio consenso» bofonchia James dal suo angolino, passandosi le dita tra i capelli. Oh, dannazione.

«Però non l’hai nemmeno negato» fa notare Remus, divertito. Sirius cerca a tentoni la sua mano nel buio e non senza qualche difficoltà gli sbatte una manata sul palmo.

«E bravo il mio Remie, anche a lui quest’idea va a genio!» esulta, stringendo brevemente le dita di Lupin, che avvampa. Che il buio sia lodato.

Peter tossicchia, incerto.

«J-James» tenta coraggiosamente, in un borbottio «Mi sembra una buona idea»

James si sbroglia le dita dai capelli e sospira, sconfitto.

«Me l’avete infilato nel didietro, insomma» borbotta, truce, sfilacciando l’orlo del tappeto «Non ho idea di cosa regalarvi, ecco!»

Remus sorride, intenerito.

«Ehi, se ti è d’aiuto, nemmeno io ne ho idea» lo rabbonisce quietamente, cercando di addolcire la pillola. In realtà, lui, qualche ideuzza l’avrebbe anche. Solo un abbozzo, ecco.

«Io ho già tutto pronto!» interviene Black, esultante.

Remus si acciglia, corrugando la fronte.

«Non è qualcosa di avanzato, o roba di scarto dei tuoi, vero?» s’informa, piccato. Poi ci ripensa e soggiunge, pratico «Ma in ogni caso sarebbe carino, credo»

«Naaaah. Tutto viene dal mio dolce cuoricino» Sirius s’indica il petto con l’indice, sempre senza che nessuno lo possa vedere.

«Allora sì che son contento» James fissa trucemente un punto davanti a sé. Ché poi non è che ci sia una gran differenza tra un punto buio e l’altro, ma lui si accanisce su quello.

«Beh, questo cambia tutto» gli dà man forte Lupin, ridacchiando spudoratamente «Basta che tu non abbia cucinato un’altra volta quei tuoi orribili sformatini»

«Cos’è che avete tutti contro i miei deliziosi sformatini?» indaga Sirius, piccato «Sono belli dentro!». Lupin può immaginarselo mentre arriccia il naso, benché sia buio, e ride.

«Certo che lo sono» lo imbonisce, noncurante, sventolando la mano al nulla «Solo che non vorremmo mai rovinare la loro bellezza con i nostri denti»

Sirius pare rimuginarci un attimo su, poi concede: «Già. Devo dire che i tuoi, poi, sono piuttosto affilati, Moony»

Remus lo ignora e continua «Allora, decidiamo una data in cui darci i nostri regali»

Sirius s’imbroncia «Ma io volevo darveli oggi» piagnucola.

«Solo perché te li sei preparati prima, ciò non significa che noi viaggiamo con dei regali di Natale nella giacca» ribatte James, di nuovo ridanciano.

«Beh» Sirius li guarda, senza esser visto e, tra l’altro, senza vedere un accidente «Dovreste farlo»

«E perché mai?» domanda Remus, sinceramente incuriosito.

«Non sarà un altro metodo balordo per conquistare pollastrelle, vero?» propone James, esasperato.

«E’ un modo come un altro» ride questi, scuotendo i capelli «Comunque, no, è solo prevenzione»

«Prevenzione?» ripete Remus, accigliato.

«Beh, immaginate che Natale sia passato da un bel po’. E immaginatevi una vecchia prozia che non vedete da secoli» illustra Sirius, supponente «Ecco, questa prozia improvvisamente decide di farsi viva e vi chiede che fine abbia fatto il suo regalo di Natale. E voi? Ovvio, tirate fuori uno dei pulciosi regali di Natale che avete nel pastrano, et voilà!»

James e Remus si guardano, pur senza vedersi realmente; James ammicca, Remus sospira.

«Come si può essere così stupidi?»

«Come si può essere così geniali?»

Sirius sorride, divertito sia dal complimento sia dall’insulto –inutile dire chi abbia detto cosa.

«Tutta testa, cari miei» alza il mento e ammicca al nulla.

Peter, dal suo angolino, si lancia in uno sbadiglio da calendari anatomici.

Remus, paziente, gli dà una pacca gentile sulla testa.

«Aspetta un momento, prima di crollare, Pete» chiede, placido «Decidiamo almeno la data»

Sirius fa segno di sì con la testa, ma nessuno lo vede. Dannatissimo buio.

«Mmm» medita James, assorto «Prima che io decida cosa regalarvi passeranno anni. Già i regali ufficiali mi hanno fatto lambiccare per più di due mesi» ride, neanche un po’ in imbarazzo «Perciò direi che la decisione sta a te, Remus, che sei il più pratico»

Remus arrossisce appena, lusingato, e annuisce.

«Direi che da qui ad una settimana dovrebbe andare bene» sente il mugolio disperato di James e spiega: «Insomma, Jam, la prossima settimana è già Agosto, non intenderai scambiarti regali tardivi all’inizio della scuola, spero»

«Già» interviene Sirius «I morali sono bassi; l’atmosfera sarebbe a dir poco depressa, regali o meno»

Remus annuisce, sorpreso. Com’è che quando si tratta di cose che gli stanno a cuore Sirius sembra aumentare drasticamente il suo quoziente intellettivo?

«Tra una settimana, James» conclude, pacato.

«In qualche modo me la caverò» si arrende questi, sconfitto.

«Ebbene, signori, pare che la riunione sia giunta al termine» delibera Remus, infine, lanciando un’occhiata all’angolino di Peter, che si è assopito da un bel pezzo.

Sirius esulta, poi accende la bacchetta e lancia un’occhiata ai due compagni superstiti sdraiati sullo scomodo tappeto della Shrieking Shack**, coperti alla buona da un plaid puzzolente ognuno, reperiti in qualche luogo sconosciuto.

«Buonanotte, Prongs» cantilena, divertito «Buonanotte, Moony. Sognami!» Gli lancia un bacio, e un istante dopo spegne la bacchetta, lanciandosi sotto il plaid. Giusto il tempo di vederlo arrossire.

«’Notte, Pads» gli fa eco James, trincerandosi sotto il plaid «’Notte, Moony»

Remus ricompone la sua faccia da pesce lesso e si passa il plaid sopra la testa. Puah.

«’Notte» bofonchia un istante dopo, nel buio più totale.





***



*La parola scopa-meloni è presa da un delirio partorito da Nathan, di Misfits 8D
**Stamberga Strillante
Ah, um. Alla prossima, si spera!

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(© elyxyz)

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ignorance