Autore:lilyblack
Personaggi principali: Blaise Zabini
Genere:Introspettivo/ sentimentale/ Song-fict
Rating:giallo
Avvertimenti:flashfic
(? conteggio controverso)
Introduzione:
Tutti noi abbiamo dei difetti, pochi sono pronti ad ammetterlo,
soprattutto in 'amore' o comunque in campo sentimentale.
Note
dell'autore: E' un Blaise nudo e crudo questo; un Blaise cinico,
dritto al punto, che parla con una fantomatica donna e poco importa
chi sia lei, per me in questa storia, importa il suo punto di vista
su una questione spesso edulcorata, nei confronti dei serpeverde e
soprattutto di Blaise: l'amore.
Ho rivisitato la canzone in chiave
cinica, l'ho usata come ossatura del suo pensiero;il monologo di Blaise
mi è uscito
fuori così.
Spero vi piaccia.
Contesto: generale/vago
Caselle
scelte:Blaise/Lacrime/Chiamami ancora amore(Roberto Vecchioni).
Questa storia è arrivata SECONDA al contest 'Battleship' indetto da Fabi sul forum di EFP. In fondo il giudizio della giudice.
Come le stelle
Ti
vedo, sai?
Io flirto con un'altra donna e tu sei a pochi passi da
me, bella come il sole e negli occhi hai una delusione così
pura e
profonda, da far invidia ad un bambino.
Ti aspetti il meglio da
me, ma non ti dirò bugie.
Non sono un ipocrita, non ti dirò di
aver pianto tanto durante la mia giovane vita e che il mio carattere
è dovuto a ciò; le lacrime non mi sono state
né amiche né
nemiche, semplicemente indifferenti.
Non ti nasconderò chi sono,
non ti chiederò di avere compassione: chi è come
me non la merita,
ma soprattutto non la chiede.
Non sono un santo, un poeta o un
peccatore pentito per il quale poter provare pietà.
Amo le cose
belle, circondarmene e goderne, eppure non vedrai mai un sorriso di
gioa sulle mie labbra nere.
per
il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che
nasconde il cuore
Chilometri
di maschere mi avvolgono e proteggono, rendendo la strada per il mio
cuore una selva di spine, con tanto di drago a salvaguardia del
tesoro finale; il mio ego è il mio drago e superarlo
è ancora un
limite invalicato.
Se
avessi un buon cuore, ti ordinerei di starmi lontano e di non
ferirti, ma annego nell'egoismo e ti chiedo di amarmi.
Chiamami
ancora amore
Chiamami sempre amore
Amami
e urlami il tuo amore finché non ne potrai più;
baciami finché le
tue labbra non saranno bruciate dai baci.
Non odiarmi o se proprio
devi, odiami così tanto da confondere odio ed amore e a quel
punto
convinciti che mi ami, fino a che non sarà l'ultimo pensiero
che hai
in corpo.
Muori del tuo amore per me, se necessario.
In
questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
Ti
diranno che non posso darti realtà, concretezza e famiglia.
Credigli.
Io, delle favole, posso darti solo la notte buia e
tempestosa, quell'intermezzo tra il silenzio della buona notte e il
tuono del risveglio in cui si accumulano i sogni.
Io posso darti
il sogno, quello intenso, vischioso, ammiccante, ma la
realtà non mi
appartiene e se la cerchi in me, ti ferirai.
Io vivo nella notte,
mi muovo nel buio riamato dalle tenebre e la mia routine quotidiana
parla di follia e dissolutezza, per chi mi guarda con occhi
ordinari.
Tu, però, prova a guardarmi con il cuore e dimmi, se
hai il coraggio, che puoi rinunciare a questo disperato sogno.
Chiamami
ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami
amore, scoppia di quella passione per me che ti leggo negli occhi
bellissimi e poi dimmi che hai il coraggio di rinunciare.
Ammiro
il coraggio e ancora di più l'incoscienza, soprattutto nelle
donne:
le rende terribilmente e incommensurabilmente affascinanti.
Vederti
rinunciare mi porterebbe a te più di quanto potrebbe fare un
sorriso.
Perché abbattermi è impossibile,
gli stronzi non
perdono mai, cadono sempre in piedi come i gatti.
Non puoi farmi
abbassare il tiro, io punto sempre in alto e non puoi spegnere il mio
fulgore, per quanto la mia pelle sia come l'ebano, io brillo
più di
tutte le stelle dei Black.
Puoi solo amarmi,
amarmi di
quell'amore incondizionato di cui si ama la propria madre e di
quell'amore malato di cui si ama ciò che non si
può realmente
avere.
Perché
io pretendo che tu mi ami, voglio averti, ma tu non mi avrai
mai.
Sono fuoco che brucia,
aria che sfugge,
acqua che
disseta
e terra, che trema sotto i piedi.
Sono
deleterio e affascinante come tutte le cose terribili, come le
stelle, ma potresti mai fare a meno di me?
Chiamami
ancora amore
Chiamami sempre amore.
Seconda classificata: Lilyblack - come le stelle -
Grammatica e sintassi: 15/15
Lessico e stile: 9,9/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Sviluppo della trama: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Punti per le caselle: 10
Totale:
79,9
La verità è che soltanto quando ho finito di leggere la storia mi sono ricordata di respirare. Hai davvero rischiato di uccidermi. Te lo dico sinceramente: io non so come tu faccia a farti venire in mente storie come queste.
La caratterizzazione di Blaise è cinica, crudele. Disumana. Proprio per questo il tuo personaggio che si analizza con questa crudezza, con questa profondità, risulta più umano che mai. Perché purtroppo gente come lui ce n'è molta.
Purtroppo lui è un uomo che ha scelto di non provare pietà, di fare del male per difendere se stesso o semplicemente per comodità. In poche parole mi hai distrutta.
Il contrasto con le parole piene d'amore e di speranza della canzone, che adoro e lo sai, mi ha resa ancora più triste e coinvolta dalla storia.
Hai inserito correttamente le caselle e l'hai fatto molto bene.
La song fic è splendida e io la consiglio a chiunque abbia il dubbio di cosa leggere.
Ogni parola è scelta con cura, la maggior parte delle frasi sono d'effetto e sanno di esserlo. Hai dimostrato una proprietà di linguaggio e di stile davvero invidiabile. C'è soltanto una frase che secondo me non fila troppo bene: 'come il sole e con negli occhi una delusione [...]*', so che non è un errore, ma stona ancora di più se contrapposta alla perfezione assoluta del resto della storia.
I miei più vivi complimenti per questa perla.
* è stato modificato in un modo
secondo me più appropriato.