-Come mi vanno? – chiese Harry, di spalle all’amico, mentre si guardava allo specchio decisamente perplesso -
- Beni… - Dougie stava per rispondergli con un sorriso a trentadue denti quando una commessa, una ragazzina di si e no 18 anni gli si pianta davanti, precedendolo
- Una favola!! – si avvicinò al giovane, guardandolo con occhi sognanti – è proprio il tuo colore! – continuò quella
- Mi lusinghi!- sorrise alla giovane – sono solo un paio di jeans neri – e intanto continuava a guardarsi allo specchio, passandosi le mani sulle gambe e girandosi a destra e sinistra – eppure…. -
- Ma no dai, ti stanno una fa.. -
La commessa lanciò un’occhiataccia a Dougie, scaraventandolo con una botta d’anca dall’altra parte del negozio
- un po’ invadente il tuo amico eh? – continuò a guardarlo male.
A quelle parole Harry scoppiò in una fragorosa risata – Già, un po’ – gli lanciò un occhiolino senza farsi vedere dalla ragazza. Quello in tutta risposta si girò offeso, il che provocò un’altra sonora risata del giovane
- Comunque… sono fa-vo-lo-si! – continuò quella facendo un gesto esagerato con le mani – mettono in risalto le tue… qualità – lo guardò con fare malizioso, mordendosi il labbro inferiore
Harry sorrise, umettandosi il labbro inferiore. Sapeva bene che così facendo avrebbe fatto impazzire il suo amante
- Ok, adesso basta – Dougie si era fiondato sul giovane, acchiappandolo per un braccio – prendi questi cavolo di pantaloni e usciamo da qui – aveva quasi urlato
- Sei adorabile, gelosone – rise accarezzandogli una guancia, e infilandosi nel camerino
- Daaah, lo uccido, lo uccido – scosse violentemente la testa e rivolse un’ occhiata fulminante alla giovane commessa, che con un tiratissimo sorriso a 32 denti si dileguò
Poco dopo l’altro uscì dal camerino, con i jeans sotto braccio – dopo io e te facciamo i conti – aveva sibilato Dougie all’amico, mentre si dirigevano verso la cassa
- ossì, aspetta che ora mi metto a tremare – aveva risposto Harry ironico, mentre pagava e usciva dal negozio – sentiamo.. come avresti intenzione di punirmi? -
- Signori e signori- annunciò tra se e se – il signor Harry Judd si è appena guadagnato…. – lasciò qualche attimo di suspance -.. un mese di astinenza!- sorrise soddisfatto, inchiodando davanti al ragazzo e dandogli un leggero bacio all’angolino tra la guancia e l’inizio delle labbra
- Che cosa??? – sbottò quello, incredulo, attirando gli sguardi perplessi dei passanti
- Poi non dire che non ti avevo avvertito - lo guardò con un’innocenza da fare invidia ad un bambino, e si voltò avviandosi verso l’uscita del centro commerciale
- andiamo a casa? – ridacchiò tra se e se
- Sappi che mi vendicherò – borbottò Harry, affiancandosi al giovane amico
- Oh.. non vedo l’ora – sorrise lanciandogli un occhiolino perverso.