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Autore: gufetta_95    08/05/2011    4 recensioni
Un’Alice timida e impacciata, dormigliona e allegra, pessimista e curiosa, ma soprattutto innamorata di Frank. Una Lily che non è così indifferente a James come vuole fare credere, e un giocatore di Quidditch che sembra irraggiungibile.
Dal testo:
“Mi sfrego le mani in cerca di un po’ di calore, mentre Lily di fianco a me non fa altro che stritolare un lembo della mia sciarpa ogni volta che vede James avvicinarsi troppo alla terra. « Cadrà » mi dice alla fine in tono sconsolato. « Cadrà e finirà al San Mungo » ripete convinta. Scuoto la testa alzando gli occhi al cielo, prima di tornare con gli occhi alla partita.”
Buona lettura.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 Nick Autore: gufetta_95 (anche su Efp)
Titolo: Alice’s Saturday
Principessa Scelta: Jane (Alice)

Genere: romantico, commedia
Rating: verde
Avvertimenti: oneshot
Note dell’autore: (non obbligatorie): Ciao! Ho scelto Alice, immaginando la sua vita ai tempi della scuola, quando ancora era una sedicenne con Lily come migliore amica e Frank come amore segreto…^^ Di lei non sappiamo nulla, così ho cercato di renderla il più “umana” possibile, non un personaggio perfetto come fisico e come carattere, ma una ragazza semplice e un poco malinconica e insicura. Buona lettura!=)

 
                                                  





 

Alice’s Saturday
 


Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora qui

 

(Quello che le donne non dicono)
 



 


« Alice? » Il mio è un mugolio indistinto, mentre mi rintano ancora di più sotto le coperte, sperando che Lily
si decida a tornare a letto come farebbe qualunque persona normale.
«Oggi è sabato, te lo ricordi? » Appunto, Lily, appunto. Il sabato si dorme, o al massimo si esce con il
proprio ragazzo. Se uno ha la fortuna di averlo, ovviamente.
« C’è la partita di Quidditch » mi informa con improvvisa calma. « Se ci sbrighiamo, forse riusciamo ancora a
trovare i posti per sederci » I miei occhi fanno improvvisamente capolino dal piumone, sospettosi.
« E chi gioca? »
« Frank » mi informa, alzando gli occhi al cielo quando rischio di strozzarmi per la sorpresa e comincio a
tossire furiosamente.
« Questo vuol dire che gioca anche James? » le chiedo con tono amabile, dopo essermi ripresa dal mio
principio di soffocamento.
 « Forse » mi risponde vaga, arrossendo. Come se lei non sapesse a memoria tutti i suoi spostamenti...
Le vacanze estive del sesto anno devono essere state una vera pausa di riflessione: continua ancora a
rispondere a tono a qualunque provocazione di james ma, ogni tanto, sul suo volto affiora un sorriso.
L’unico problema è che ancora se ne deve rendere conto.
« Andiamo, è meglio » sospiro, prima di alzarmi e di raccattare un paio di jeans da terra. Faccio per
infilarmi tranquillamente in bagno, ma una sua occhiata assassina mi fa capire che è meglio che mi sbrighi.


***
 

Mi sfrego le mani in cerca di un po’ di calore, mentre Lily di fianco a me non fa altro che stritolare un lembo
della mia sciarpa ogni volta che vede James avvicinarsi troppo alla terra. « Cadrà » mi dice alla fine in tono
sconsolato. « Cadrà e finirà al San Mungo » ripete convinta. Scuoto la testa alzando gli occhi al cielo, prima
di tornare con gli occhi alla partita.
Cerco di distinguere le figure dei giocatori, per quanto mi è possibile. Quando lo vedo immobile a mezz’aria,
concentrato sul gioco, mi scappa un sorriso. Anche da qui si riescono a distinguere i suoi capelli biondi.
Un’ora più tardi James prende finalmente il boccino, proprio quando ormai avevo iniziato a pensare che la
mia sciarpa sarebbe diventata chilometrica. Lily mi rivolge un sorrisetto di scuse, prima di scendere con gli
altri Grifondoro a congratularsi con i giocatori.
La guardo andare via, sperando che finalmente questa sia la volta buona perché la situazione tra lei e James
faccia un passetto avanti. In fondo ci ha messo solo sei anni a smettere di considerarlo un idiota pieno di sé,
diamole un po’ di fiducia.
Scendo saltellando dalle gradinate, senza accorgermi di un ragazzo poco lontano che mi guarda
ridacchiando.
« Alice? » Mi guardo intorno spaesata, prima di riconoscere il proprietario di quella voce così familiare.
« Ciao Frank » Spero di non arrossire, almeno non troppo. Le mie speranze si dissolvono quando lui si
abbassa a darmi un bacio sulla guancia. Sto andando a fuoco, letteralmente.
   « Complimenti per la partita » gli dico sorridendo.
« Grazie » Si passa una mano tra i capelli, mentre mi guarda con aria indecisa. Quando però si limita a
fissarmi in silenzio, capisco che è arrivato il momento di andarsene.
« Uhm, io torno al castello » lo informo con aria distaccata.
Cosa credevo? Che volesse parlarmi? La mia ombra si allunga dietro di me, rotondetta e piuttosto corta, e
in automatico mi ritrovo a pensare a un’altra ombra, di sicuro più alta e più slanciata.                                       
Visto? Anche le nostre ombre sono diverse.
Mi allontano velocemente dal campo, sbuffando quando iniziano a cadere le prime gocce di pioggia.
Aumento un po’ l’andatura, giusto per non assomigliare troppo a un pulcino bagnato una volta varcata
finalmente la porta della Sala Grande.
« Ce ne hai messo di tempo per arrivare » mi informa seccata Lily, in piedi ad aspettarmi davanti al Ritratto
della Signora Grassa.
« Ho fatto una passeggiata » le sorrido curiosa ma, prima che io possa anche solo nominare James, il
suddetto Malandrino compare dal corridoio, costringendomi a zittirmi. Per evitare che Lily inizi a balbettare
frasi incoerenti ad alta voce la trascino nei Dormitori.


***

 
La mia presa sulla bottiglia di Burrobirra si rafforza, quando vedo Frank venire verso di me. Deve essere
circa mezzanotte, e l’intera Casa sta festeggiando per la vittoria. Mi volto, giusto per essere sicura che non
stia guardando un’altra ragazza dietro di me. Effettivamente sarebbe difficile, visto il mio tentativo di
mimetizzarmi con le pareti.
« Com… »
« Verresti con me ad Hogsmeade sabato? » mi interrompe lui senza dar segno di avermi ascoltato.
Rimango un attimo a fissarlo imbambolata, prima di aprirmi in un sorriso e annuire. Sembra capire che in
questo momento sarebbe troppo chiedermi di rispondergli, quindi si limita a condurmi fino ad uno dei
divanetti della Sala Comune e a farmi sedere.
E’ proprio lì, schiacciata tra altre due coppiette, che, mentre lo guardo negli occhi e noto che la distanza tra
i nostri visi sta diminuendo rapidamente, mi ritrovo a pensare che Lily non avrà più bisogno di tirarmi a
forza fuori dal letto il prossimo sabato. Perché, almeno lo spero, avrò finalmente un motivo valido per
alzarmi presto.
 
 












Angolino autrice:

C’è nessuuuuuuno?(stile particella di sodio)

Beh, sperando che qualcuno abbia avuto il coraggio di arrivare fino in fondo, vi faccio leggere il commento della giudicia (la storia ha partecipato al contest “principesse disney”, indetto da Erigre):
 
Decima Classificata: Gufetta 95
Parametri di giudizio
- Grammatica e Forma: 8/10
- Originalità: 10/15
- Caratterizzazione dei personaggi: 6.50/10
-Punti Bonus: 4/5
- Gradimento personale 3/5
Totale: 31,50/45
Procediamo con ordine. Ho tolto qualche punto al primo giudizio perché ho trovato alcuni errori: sia di distrazione (“provocazione di james” e “raccattare un paio di jeans da per terra”), sia di grammatica (virgole non messe “Per evitare che Lily inizi a balbettare frasi incoerenti ad alta voce la trascino nei Dormitori”; “mi interrompe” o “mi informa” che va apostrofato).
Alice non mi piace: non ha niente di “speciale”, non ha nessuna caratteristica o modo di fare che la possano definire meglio, per questo risulta vuota. E’ soltanto un ragazza timida e con poca autostima, avrebbe potuto tranquillamente essere uno dei tanti altri personaggi della saga di cui non conosciamo nulla e non avrei notato la minima differenza.
Tutto sommato, la storia non è male, si vede che ti sei impegnata per utilizzare al meglio la frase della canzone da te scelta. La fan fiction è molto carina e simpatica, piacevole da leggere se si cerca una lettura leggera e che faccia sorridere.
 




Lascio la parola a voi, lettori!:)

E colgo l’occasione per ringraziare Cordelia89, che ha avuto il coraggio di recensire quasi tutte le mie storie!
Sei un tesoro, davvero. <3
 

 
 
 
      

  
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