Erano le undici di sera e una figura snella e slanciata percorreva a passo spedito una strada semideserta di una piccola cittadina chiamata Death City.
Camminava prestando attenzione a non fare eccessivo rumore, certo i tacchi non la aiutavano, ma non poteva permettersi di camminare scalza, avrebbe attirato troppo l'attenzione. Nessuno doveva vederla, nessuno doveva riconoscerla.

"Maka? Vai già via? La festa non è ancora finita! Liz e Patty devono ancora tagliare la torta!"

Con la scusa dell'influenza di Soul, aveva lasciato la festa della sua migliore amica e della sorella in anticipo, -scusate, devo andare davvero! Soul deve prendere alcune medicine, sicuramente se ne sarà dimenticato, anzi, sicuramente starà dormendo con la finestra aperta, ehm, non posso permettermi di perderlo-. Li aveva lasciati soli, con quella sua scusa palesemente falsa e una ridicola risatina isterica. Ed eccola lì, il cappotto abbottonato e il viso nascosto in una pesante sciarpa di lana in cerca di quell'auto. La sua auto. Non si ricordava il modello, eppure appena la vide la riconobbe subito. Era inconfondibile.
Rosso bordeaux metallizzata, italiana.
Si avvicinò, aprì lo sportello e si sedette.
Bordeaux... come i suoi occhi.
Delle calde labbra le sfiorarono delicatamente la guancia sinistra. Della mani calde, e insolitamente morbide per un uomo, le tolsero la sciarpa. Le labbra scesero al collo.
"Sei elegante oggi? Dov'eri?"
Lo guardò negli occhi. Bordeaux, proprio come quelli di...
"Eri con Soul?"
"Ero alla festa di compleanno di alcune mie amiche, Soul è rimasto a casa con l'influ..." lui la zittì con un bacio. "Comunque, com'è che finiamo sempre a parlare di Soul?" chiese lei sbuffando.
"Gliel'hai detto?" chiese lui con aria severa.
"Glielo dirò domani" rispose la bionda.
"Diglielo ora, mandagli un messaggio" insistette porgendole il suo Blackberry.
"Figurati, starà dormendo... e certe cose si dicono in faccia!"
"Sbrigati, voglio vederti inviarlo" là guardo con aria di sfida.
"Voglio solo essere sicuro che tu ami me e non lui" sussurrò abbassando lo sguardo.
"Idiota, quante volte ancora vuoi che te lo dica?" si sedette sopra di lui, lanciando il suo cellulare nel sedile posteriore.
"Ancora una sola volta" rispose sorridendo soddisfatto cingendole i fianchi con le mani.
"Allora sappi che amo solo te, Wes Evans".


--- M i k u [      ] - - - - - - - - - - - -
Segnatevi questa data storica, io che scrivo una fanfiction, assurdo.
Non scrivo da anni, all'epoca avevo dieci anni e scrivevo cose davvero squallide! Meglio dimenticare...
Fatemi sapere cosa ne pensate per piacere, ho bisogno dei vostri pareri e dei vostri consigli per migliorare ç^ç
Era da molto che volevo scrivere una WesxMaka, e quindi eccoci qui °3°'
*Sbatte la testa contro il tavolo*
Alla prossima, un bacione ;3
Miku *