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Autore: Gipsy Danger    09/05/2011    3 recensioni
Un tempo erano un branco, e ora non è rimasto più nessuno.
La guerra è conclusa, la Shinsengumi sciolta, gli ideali perduti. Un lupo solitario e la sua essenza, immutata.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hajime Saitou
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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.:Stray:.

*
[Light the fire, feast
Chase the ghost, give in
Take the road less travelled by
Leave the city of fools
Turn every poet loose]

*
Un tempo erano un branco.

Passa, e gli sguardi della gente lo sfiorano, attraversandolo, tentando di inchiodarlo come una farfalla trafitta da uno spillo. Scrutano, penetrano, indagano, perseguitano.
Ma arriva sempre un momento in cui incontrano un muro, incapaci di scorgere oltre le apparenze.
È allora che cominciano a fioccare i commenti.

È lui. Lui, lui. Il nome Shinsengumi lo accompagna. Lui. Ex- capitano, terza unità. Non più un ragazzino, da troppo tempo un uomo.
Lui. La katana che ha riavuto, infine, al fianco destro. Lui, l’andatura zoppicante mentre procede, spedito, senza concedere al dolore che gli attraversa la gamba nemmeno una smorfia.
Guarda.
Lui.
Un lupo solitario.
Chissà fino a quanto riuscirà a scampare alla catena.


Passa. Le mille indegnità della natura scivolano su di lui. Le parole bruciano, ma non arderanno mai come le pallottole che, quel giorno, cadevano come pioggia su i suoi uomini, durante l'ultima carica. Mai faranno male come il morso dell'acciaio e la consapevolezza di star perdendo terreno, un centimetro alla volta, verso la rovina.

Passa. Li lascia parlare.
Loro, tutti loro.
Le donne avvolte nei loro kimono sontuosi che nascondono il viso con una manica al suo passaggio, bisbigliando – giovane, è giovane, ma il suo viso è segnato da ombre che nessuno dovrebbe portare.
Gli uomini che lo osservano senza vergogna, la mascella contratta, un lampo di irritazione negli occhi e un sorriso di circostanza in viso mentre mette un passo dietro l’altro, scivolando sulla strada polverosa – con che coraggio osa vivere? Come può trascinarsi tra la gente perbene, senza la decenza di liberarsi dalla vergogna?

Li supera senza vederli.

Un tempo erano un branco. Quando si è separato dal suo Beta, tre quarti di loro camminava nel vento.

Nessuno di quelli che lo scrutano sa cosa significhi andare in guerra. Nessuno di loro ha combattuto. Nessuno di loro era .
Ad Aizu.
Là dov’è rimasto, quando la speranza di poter uscire vivi dalla guerra è morta e il loro destino decretato.

Il giorno della fine era solo.
E non gl’importava del dolore che lo investiva ad ondate, del respiro che gli mancava, del braccio che gli pendeva al fianco, inerte. E non gl’importava neanche delle armi puntate su di lui, degli sguardi che dicevano, urlavano, sei morto, morto, morto.

Era un lupo ed era in trappola. Non desiderava altro che combattere e morire.
E portare il più possibile di quei bastardi all’inferno con sé.

Passa. Cammina in mezzo ai ciechi. Lo guardano passare, ma nessuno di loro riesce a vedere la realtà.
Un lupo rimarrà sempre un lupo.
Anche se è solo.
Anche se è l’ultimo.
Anche se non ha più nulla per cui vivere.

Un tempo erano un branco, e ora non è rimasto più nessuno.
Dove andrai, adesso, randagio?

‘Hai perso,’ dicono gli occhi che lo seguono. ‘Hai perso e non ti resta più niente.’

Lo disprezzano.
Si illudono di conoscerlo meglio di chiunque altro.
Pensano che dipenda da loro. Dalla loro realtà, dal nuovo mondo.
Che sia loro dovere tenerlo in riga.

Saitou Hajime sorride. Il sorriso di un cacciatore.

Si sbagliano. Tutti loro. Di quello in cui credeva non rimane nemmeno la cenere, ma è ancora vivo.
È ancora pronto a combattere. È ancora pronto a mordere la mano che gli mostra una carezza e nasconde un guinzaglio.

Un tempo erano un branco. Nella sua ombra sente i passi degli altri, i loro sussurri, le loro voci. La loro memoria.
La loro verità.

Un lupo di Mibu non sarà mai addomesticato.  
Lui non si arrenderà.

*

[And he will come back on a crimson tide
Dead or alive
And even though we know the bridge has burned
He will return
He will return ]

#
Note dell'Autrice:

...Ecco che succede a leggersi le Routes di Hakuouki Reimeiroku con i Nightwish a tutto volume. °^°
Che dire? Avevo voglia di scrivere qualcosa su Saitou, prima di buttarmi col prossimo capitolo di Land of Make-Believe; manco a farlo apposta, l'mp3 mi ha risputato fuori "Seven Days to the Wolves", dei Nightwish, e "A hero comes home", di Idina Menzel...e non ho resistito :3. Le citazioni all'inizio e alla fine della shot sono di queste due canzoni, la frase 'Le mille indegnità della natura scivolano su di lui' è di V da V per Vendetta ed è stato un altro schizzo di matto mentre scrivevo, il setting è dopo l'ultima battaglia di Aizu della Shinsengumi. Quella in cui, nell'anime, Saitou si lancia a testa bassa nello scontro con apparentemente l'intenzione di fare una bella strage prima di morire (salvo poi sopravvivere fino ai settant'anni suonati XD).
Ok, fine del rant. Ringrazio chi commenterà e chi passerà soltanto anche solo a leggere. Spero che, per quanto breve, non sia uno schifo totale.
Besos,
Kei
   
 
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