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Autore: Angiolettopazzo92    10/05/2011    0 recensioni
Un anno dopo essere stata trasformata in vampiro Caroline torna a Mystic Falls, sua città di nascita che è stata costretta a lasciare da qualche anno. Incontrerà vecchi amici(Bonnie ed Elena), nuovi amici(Stefan e Damon) ma soprattutto due persone che le faranno riscoprire l'amore: Tyler e Matt...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scendo dalla macchina assicurandomi che non ci sia nessuno in giro, non voglio che qualcuno possa vedere quello che sto per fare. A vederla sembra quasi la casa degli orrori: isolata, nascosta nel bosco e decisamente poco curata ma questo è l'unico posto dove posso stare e poi non penso ci sia qualcosa peggiore di me là dentro! Ok Caroline ce la puoi fare, non è difficile devi solo fare tre cose. Uno bussare. Due farsi invitare in casa. Tre far credere a ci chi abita che sei una cugina e ti fai ospitare. Facile no? Effettivamente la proprietaria è una parente certo il fatto che non la vedo da anni può essere un problema... ma uno degli aspetti migliori di essere un vampiro è la capacità di far fare alle persone tutto ciò che vuoi. -Desidera qualcosa?- Una vocetta stridula mi fa sobbalzare, mi giro e vedo una signora sulla cinquantina. I capelli rossi raccolti in una coda alta con qualche ciocca tendente al grigio, il viso solcato da qualche ruga, gli occhi sono neri o almeno credo, sembrano due fessure ed è quasi impossibiledistinguere il colore, indossa dei pantaloni di tuta sgualciti e un maglione grigio che le arriva fino alle ginocchia. -Ehm... si cercavo Bridget Mill abita qua?- -Sono io mi dica- Mi risponde con tono seccato. -Sono tua nipote, la figlia di Liz ti ricordi di me?- Mi squadra per qualche secondo poi batte il palmo contro la fronte -Caroline certo che mi ricordo! L'ultima volta che ti ho visto eri poco più che una bambina! Comestai tesoro?- -Bene...non proprio bene...voglio dire... sto passando un periodaccio... Ma... rispetto ad altri giorni bene- Mi impappino come al solito. Prima di diventare una di loro credevo che I vampiri fossero perfetti: belli, sicuri di sè, forti, un po' come in Twilight! Non è decisamente così, la Caroline umana, insicura e avolte ingenua è rimasta la stessa solo più forte, veloce e assetata di sangue -Senti Bridget avrei bisogno di un favore, ho deciso di tornare a vivere qua ma ho bisogno di un posto in cui stare non è che tu...- -Mi piacerebbe! Forse è meglio che chiami tua madre che ne...- Infila la mano in tasca e ne tira fuori un cellulare nero enorme, penso il primo mai uscito. -NO!- Urlo bloccandole il braccio, mi guarda spaventata -Tu non chiamerai mia madre, mi inviterai in casa e accetterai di ospitarmi- La fisso dritta negli occhi. Sembra ipnotizzata da me, annuisce e si dirige versola porta. -Prego entra pure- Con un sorriso trionfante entro in casa, al piano di sopra ci sono due camere da letto perciò in pochi secondi prendo le valigie ed entro in una. La conosco molto bene, quand'ero piccola spesso dormivo qua, era un po' come la mia seconda casa. Quando I miei litigavano era qui che mi rifugiavo e spesso scappavo di casa e facevo tutta la strada da sola di notte. Una lacrima inaspettata solca il mio viso, forse stavo meglio allora quando ero umana, quando avevo un'anima, quando non avevo l'innefrenabile desiderio di azzannare tutte le persone che avevo attorno, quando avevo degli amici... Io, Elena e Bonnie eravamo inseparabili a vederci non sembrava ma era così. Poi c'era Matt il ragazzo di Elena, avrei voluto fosse il mio. Non l'ho mai detto a nessuno ma ero follemente innamorata di lui: della sua bontà, dei suoi occhi, della sua forza... Ma non ero ricambiata così reprimevo tutto il mio amore. Tyler. Non saprei come definirlo, sbruffone e arrogante all'apparenza ma con un gran cuore. La prima volta che lo vidi pensai “Oddio l'uomo nero”, occhi e capelli neri come la pece, carnagione olivastra che con un po' d'abbronzatura non è molto diversa da quella di un uomo di colore ed era pure vestito di nero. Mi ricordo che mi aggrappai alla gamba di mio padre(allora avevo 5 anni) e lo pregai di non lasciarmi. Chissà che fine avranno fatto? Mi sono tenuta in contatto con le due ragazze ma I ragazzi non li ho più visti nè sentiti.Guardo per un momento I vestiti sparpagliati a terra, posso sistemarli anche stasera! -Io esco!- Non aspetto una risposta, con un balzo salo giù dalla finestra per ritrovarmi perfettamente in equilibrio su un prato che ha decisamente bisogno di essere tagliato. Il sole mi costringe a coprirmi gli occhi fortuna che ho questo anello. Me l'ha dato mia madre non appena le ho detto della mia trasformazione, chissà come lo ha avuto... Osservo il bosco di fronte a me e faccio mente locale. Dunque dovrebbe essere per di qua no? Va beh non importa tanto se mi perdo non corro rischi, prendo un bel respiro e...via! Mystic Falls non è cambiata molto; stesse persone, stesse abitudini, età diverse. Il primo posto dove vado è il bar. Da bambina ci venivo sempre a fare due tiri a biliardo con mio padre e ad osservarlo mentre beveva della birra. Mi siedo al bancone e butto la borsa a terra. -Dammi una tequila- -Potrei vedere un... Caroline?- Alzo lo sguardo. Di fronte a me c'è un ragazzo con I capelli corti biondo scuro e gli occhi chiari. Le braccia sono divaricate come se stesse per abbracciarmi. -Matt!- Salto giù dalla sedia e mi butto in avanti per abbracciarlo ma mi dimentico del bancone e sbatto il ventre contro il duro legno laccato. -Attenta!- Mi avvisa trattenendo a stento un sorriso -Ti sei fatta male?- -Ehm... no, ho una soglia del dolore molto alta- Increspa il sopracciglio -Il fatto che tu sappia che non sono maggiorenne significa che non posso bere la mia tequila?- Sorride, fa spallucce e mi passa un bicchierino, poi ci versa quello che avevo chiesto -Grazie!- Wow. Ho ottenuto qualcosa senza dover usare il mio potere, non mi sccedeva da almeno... Da quando sono stata trasformata almeno! -Caroline Forbes!- Dice una voce maschile dietro di me. Mi giro per riconoscerne il proprietario. Sguardo intenso, occhi neri, muscoloso, sorrisetto intrigante -Ti riconoscerei ad un chilometro di distanza- -Tyler!- Grido, stavolta è lui a stringermi e tra di noi non ci sono ostacoli -Ehi piano così mi fai male- Mi lamento. Mi fa male? Com'è possibile? Lo allontano e lo squadro. -Che c'è? Hai visto un fantasma?-
  
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