Film > Alexander
Ricorda la storia  |       
Autore: La Kurapikina    11/05/2011    2 recensioni
Piccola ficcy sui miei due personaggi preferiti! Spero che vi piaccia! Efestione è stato esiliato, ad Atene è considerato un traditore... cosa farà Alessandro?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Efestione era un ragazzo strano, e questo Alessandro l'aveva capito subito.
Si conoscevano fin da quando erano bambini, erano cresciuti insieme ed ora, dopo diciasette anni, la loro amicizia era stata spezzata dal re: Filippo aveva esiliato Efestione per un motivo ad Alessandro ancora sconosciuto.
Quando glielo aveva chiesto il moro era scoppiato in lacrime, lo aveva abbracciato velocemente ed era sparito con il suo cavallo; per questo era un ragazzo strano.
Ora Alessandro stava immobile in centro alla piazza di pella, dove poche ore prima si era svolta la scena: cercava di ricordare ogni minimo gesto di Efestione, qualcosa che lo aiutasse a capire, ma nulla.
"Alessandro!" lo chiamò qualcuno alle sue spalle: Clito.
"Olimpiade ti sta cercando..." continuò l'uomo con voce stanca, ma quando vide l'espressione assorta del principe chiese: "Stai pensando ad Efestione? Quel ragazzo non è mai stato degno della tua amicizia."
Clito aveva sempre odiato il moro per le sue origini ateniesi e per il suo carattere dolce, definendolo un barbaro traditore.
"Faccia d'angelo e diavolo in corpo..." così diceva tutte le volte che cercava di convincere Alessandro che quella di Efestione era una lealtà di comodo, ma lui non gli aveva mai creduto.
"Sono felice di essermi liberato di lui!" commentò Clito con un ghigno.
"Lascialo in pace." Alessandro lo fissò cercando di leggergli dentro per vedere se sapeva qualcosa.
"Olimpiade ti cerca." si limito, invece a ripetere Clito allontanandosi quando percepì la collera invadere il biondo.
Dopo qualche secondo Alessandro si riscosse ed iniziò a camminare lentamente verso il castello , dove trovò quasi subito sua madre.
"Ho mandato Clito a cercarti..." disse lei con un sorriso.
"Lo so!" sbottò invece Alessandro: "Odio Clito!"
"Solo perchè lui odia Efestione..." Olimpiade sorrideva ancora dolcemente, ma l'espressione degli occhi era dura: "Sei un principe, devi staccarti da quel ragazzo!"
"Perchè mio padre lo ha esiliato?"
"Un giorno non troppo lontano sarai re." continuò la donna, imperturbabile: "E quel giorno dovrai decidere fra il potere e l'amicizia."
"TU hai fatto esiliare Efestione!" urlò Alessandro mentre le cosa raggiungevano il loro posto nel puzle disfatto della sua mente.
"No. Filippo l'ha voluto." fece tranquillamente Olimpiade.
"Menti strega!"
"Perchè dovrei?"
"Dimmi la verità." Alessandro strinse i pugni mordendosi il labbro inferiore per la frustrazione.
"La verità? Vuoi veramente conoscerla?" ora Olimpiade sembrava rassegnata e quando il figlio annuì sospirò, ma disse: "Eravamo tutti daccordo per cacciare Efestione, ma lo abbiamo fatto esclusivamente per il tuo bene." Alessandro provò a protestare, ma lei non gli diede tempo: "Ci siamo accorti di come lo guardi, di come sorridi ad ogni sua parola. Forse gli unici che non se ne rendono conto siete proprio tu e lui, ma quel ragazzo ti sta confondendo."
Il principe rimase in silenzio, fermo, poi si voltò e senza guardare in faccia nessuno in faccia uscì dal castello, montò su Bucefalo e si allontanò da Pella al galoppo.
Cavalcò per un tempo indefinito nel bosco, seguendo una rotta precisa: la sua meta era Atene, in quanto unico posto dove avrebbe potuto andare Efestione.
Atene era una città bella e ricca, ma il popolo non aveva mai accetato il fatto di essere caduti in mano ai Macedoni molti anni prima.
Quando Alessandro varcò il portone tutti si voltarono a fissarlo inchinandosi, ma le loro espressioni lasciavano trsprarire tutto l'odio che provavano. Il principe avanzò lentamente fra il popolo, poi, una volta arrivato nel centro del mercato, scese da cavallo ed esclamò: "Avete visto Efestione?"
"Il traditore!" disse una voce dal centro della folla: "I suoi genitori sono morti difendendo Atene e lui ci ha abbandonato!"
"Aveva solo cinque anni! Aristotele lo ha preso in custodia in quanto orfano!" urlò Alessandro disprezzando tutti quei popolani irragionevoli.
"Poteva tornare!"
"Quel bastardo è passato al nemico!"
In mezzo a quegli urli anti-Efestione, un'alziana signora si avvicinò al principe, lo afferrò per un braccio e lo trascinò in un vicolo deserto.
"Ho visto Efestione nascere." disse poi con voce gracchiante: "Ed è venuto spesso a trovarmi: so che è un bravo ragazzo. Non è fedele alla Macedonia, ad Olimpiade o a Filippo, ma solo a te principe. L'ho visto combattere fra il desiderio di tornare dal suo popolo e la lealtà verso di te, alla fine ti ha preferito. Efestione non può stare qui: è in pericolo. E' entrato in quel locale laggiù: va da lui prima che sia troppo tardi." detto ciò la vecchia si allontanò zoppiacando leggermente.

Ta-daaa!! Si sono ricomparsa... anche se non sono sicura che questo vi renda felici...
Va beh, come vi è sembrato il primo capitolo? Non sarà una ficcy molto lunga, ma sperò comunque che vi piacerà!! Ringrazio tutti in anticipo e ricordatevi che le recensioni sono sempre gradite!! ^^
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Alexander / Vai alla pagina dell'autore: La Kurapikina