Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Chiaki96    11/05/2011    0 recensioni
"Mi dispiace, mi sono innamorato di un'altra. Dobbiamo lasciarci."
Tutti lo sanno, lasciarsi non è mai una cosa buona e tantomeno ci lascia indifferenti. Però ci sono molti modi e metodi per superare il trauma e Lei lo sa bene.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parole secche e dure come la pietra risuonarono nella mia mente. 
"Mi dispiace, mi sono innamorato di un'altra. Dobbiamo lasciarci."
Dobbiamo lasciarci. Un obbligo che ti dice "o fai così, o fai così", non c'è alternativa. Un ordine da prendere alla lettera a cui non puoi disubbidire. 
Lacrime fredde come il suo cuore sgorgarono dai miei occhi spaventati e sbalorditi. La mia bocca, ora non molto rosea, era semichiusa, come se volesse dire qualcosa ma non avesse più forza, come se non avessi più voce.
Sembrava dispiaciuto, lui. SembravaLui. Non mi guardava nemmeno negli occhi, cercava di sviare lo sguardo, di guardare da un'altra parte.
Pugni chiusi che stranamente tremavano, i suoi. Non per la paura, non per il dispiacere, non per il pentimento o la delusione. Ma per l'impazienza. Per l'impazienza di volersene andare.
Se ne voleva andare, lui.
Non sapeva cosa dirmi o cosa fare.
Se ne voleva andare, lui.
Non reggeva più quella situazione imbarazzante, quell'aria pesante.
Se ne voleva andare, lui.
Dalla sua amata, probabilmente.
Nessun pensiero attraversava la mia mente, troppo impegnata a capire la vera situazione, ciò che mi era appena capitato. Ancora non ci volevo credere.
Caddi a terra tremante. Una, due, tre gocce. Quattro cinque sei sette. Piano piano una pioggia intensa ci coprì, bagnando tutti i nostri vestiti.
Se ne andò pochi minuti dopo l'inizio della pioggia, bagnato fradicio. Chi? Lui.
Io, ferma immobile sotto la pioggia, piangevo silenziosamente. Così, le lacrime si mischiarono alla pioggia che copriva la mia faccia.
Ininterrottamente continuai a piangere, non badavo ai miei vestiti bagnati, al freddo che sentivo o alla gente che mi guardava. In quel momento proprio non li sentivo e vedevo.
D'un tratto una voce maschile, calda e dolce, mi parlò. "Ehi!" Alzai gli occhi verso l'alto per vedere chi era. Speravo fosse lui, ma sapevo che era impossibile. "Così ti prenderai un raffreddore." Sorrise debolmente e sporse il suo ombrello verso di me, coprendomi.
Sembrava sorpreso. Forse per lo stato in cui mi trovavo, forse per non aver capito il motivo per cui mi trovavo lì. "Che ti è successo?" disse. "Sembri un cadavere! E perchè piangi?"  Sembrava preoccupato. Per davvero.
Con quelle sue ultime parole mi risvegliai. Sentii il cuore dolermi, la testa pulsarmi e la vista sfocata. Vidi tutto ciò che avevo passato con lui passarmi davanti agli occhi. Lui che era tutto per me, ma forse che io non ero per lui. Tutti i ricordi, tutti i bei momenti e anche quelli brutti passati insieme. Abbassai la testa come persa tra i miei ricordi.
"Perchè...?" era la mia voce. Era stanca, debole. "Perchè?" Le lacrime continuavano a scendermi sulle guance, a mischiarsi con la pioggia. Ora più di prima. "Perchè piango? Perchè?"  Iniziai ad alzare la voce. Mi guardai le mani e le avvicinai alla faccia, per coprirmi il viso. "Perchè questo dolore immenso? Perchè?! PERCHE'?!" La mia voce tramava, le lacrime aumentarono, mi sentivo sempre peggio. Anche se non lo guardavo sapevo che non era spaventato o qualcosa del genere. Stava cercando di farmi sfogare, farmi liberare da quell'orribile sensazione di impotenza e inutilità. "Perchè... perchè mi fa male il cuore?" Alzai lo sguardo su quel ragazzo, mio vecchio conoscente, che ormai sapeva tutto di me. "Ti prego, se conosci... se conosci un modo per far smettere questo dolore, per favore, dimmelo! Ti prego... ti prego.. Io... Io non lo sopporto più, non ci riesco."  Cercando di asciugarmi con le maniche bagnate della maglietta e passandomi le mani sul viso anch'esso bagnato, sentivo il suo sguardo concentrato su di me. Alzai gli occhi e vidi che mi tendeva una mano. "Alzati. Non è questo il modo per non soffrire, non è piangendo che risolverai le cose. Devi andare avanti. Prendi la mia mano e alzati." Il suo sguardo fiero e deciso mi trafisse da parte a parte. Era sicuro si sè e per nulla imbarazzato. Presi la sua mano e mi rialzai. Un attimo dopo, tirandomi a sè, mi ritrovai tra le sue braccia. Una sensazione, forte, di calore mi pervase. Lo ammetto, ero molto sorpresa. "Lo sai qual è il prossimo passo per andare avanti?" mi disse quasi in un sussurro. Alzai il mio sguardo verso di lui per guardarlo negli occhi. Ora le lacrime non scendevano più. non so quando io abbia smesso di piangere ma avevano smesso. Forse perchè erano finite le lacrime, forse perchè volevo veramente andare avanti. Fatto sta che non piangevo più. "Trovare un nuovo amore."
Kiss ♥
________________________________________________________________

Salve a tutti ^___^ Sono l'autrice, Chiaki. Questa è la mia prima one-shot seria, "seria" per così dire, visto che è un'emerita cavolata, proprio non mi piace xD E' corta, molto corta, e non ha abbastanza senso, secondo me :S
Oltre a questo, cosa potrei migliorare? Accetto critiche di qualsiasi tipo, se non vi piace il racconto vorrei sapere la vostra opinione per migliorare il mio metodo di scrittura. Vi prego non siate tropo severi con me (lo so che la storia è banale e inverosimile y.y), sono alle prime armi!

Grazie per la vostra attenzione, a presto! :)

Chiaki.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Chiaki96