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Autore: Mala Zeta    11/05/2011    3 recensioni
Questa è la mia prima FF!
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E' come giocare al gatto col topo. O come essere dentro la favola di Cappuccetto Rosso, se serve di più a rendere l'idea.
Uchiha... Alla fine c'è sempre un Uchiha di mezzo.
Chissà perchè.
Continuo a chiedermelo, ma non trovo mai la risposta.
Sono una semplice studentessa, con una vita monotona che scorre lenta.
Lui è quello che mi ha cambiata radicalmente, in bene e in male.
Una belva feroce, un predatore, un manipolatore, qualcuno che gioca con te finchè non ti rompi.
Anche lui però è cambiato, è cambiato grazie a me, e sono sicura che prima o poi se ne accorgerà.
Mi chiamo Chiyomi Shiroga, e mi sono innamorata di Madara Uchiha.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap.1_La mattina in cui successero tante cose... Salve a tutti! Io sono Mala Zeta, sono nuova, e questa è la mia prima FF!
Chiyomi Shiroga è una mia Original Chara, creata dopo aver letto i primi due volumi di Naruto, saltando quasi fuori da sola.
Io, devo anche ammetterlo, non ho mai provato molta simpatia per gli Uchiha, ma da quando ho iniziato a ruolare... Mi si sono stravolte le idee xD
Spero tanto vi piaccia la mia storia! ^-^
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Era mattina presto e faceva freddo. Uscii di casa tutta imbacuccata, con la sciarpa indaco che mi copriva fin sopra il naso.
-Accidentaccio, proprio oggi mi si doveva rompere la cartella!- Sbuffai, cercando di "abbracciare" meglio i libri che portavo a mano:
-Meno male che la scuola è vicina...-

Mala Zeta presents:
LA MATTINA IN CUI SUCCESSERO TANTE COSE...

Percorsi il viale alberato, il quale non aveva un albero con delle foglie che non fossero arancioni.
-Si vede che è arrivato l'autunno...-
Continuai a camminare con andatura lenta come mio solito, per poi arrivare al cancello in ferro della mia scuola, la Tokyo Shippuuden Accademy.
Nonostante fossi in anticipo, il cortile già brulicava di studenti assonnati e stanchi quanto me...
Mi stavo dirigendo all'entrata principale quando sentii qualcuno chiamarmi da dietro:
-Chiyomi!-
Mi voltai e vidi la mia amica Akira correre verso di me:
-Chiyo! Sono passata davanti a casa tua ma ti eri già volatilizzata!-
-Scusami, Aki, ma avevo fretta di poggiare questi sul banco...- Dissi alludendo ai libri che portavo in braccio, i quali cominciavano a farsi più pesanti.
-Ti do una mano!- si offrì lei,-E poi ti devo parlare-
-Va bene, puoi già dirmi di cosa si tratta?- ero curiosa.
-Meglio andare in classe a sistemare questa roba-
Camminammo una di fianco all'altra, dirigendoci verso la nostra classe, la 1° A, fermandoci un paio di volte per la cartella di Akira, che continuava a scivolarle giù dalla spalla.
Eravamo quasi arrivate, quando io, con la testa da un'altra parte, sono andata a sbattere contro qualcosa. Anzi,  qualcuno.
-Stai più attenta!- mi fece quello.
-Scusami! Non ti avevo visto...- Anche se quella sembrò una scusa, perchè quel tipo era VERAMENTE alto. In confronto ai miei 1.62 metri, lui era un gigante.
Quando alzai la faccia per vederlo meglio, ne rimasi colpita.
Avevo uratato Madara Uchiha.
Noi in classe avevamo suo cugino, Sasuke Uchiha, e quindi eravamo a conoscenza del fatto che anche Madara frequentasse la Shippuuden...
Ma nessuno di noi l'aveva mai visto, anche se sapevamo com'era fatto fisicamente dalle descrizioni di Sasuke. Lui stava al trezo anno, di non so quale sezione, ed era conosciuto come "l'Egocentrico Narcisista", abbreviato "EN", anche se solo quelli della sua classe riuscivano a chiamarlo così.
Solo allora capii il motivo di quel suo soprannome: era davvero un bel ragazzo.
I capelli lunghi gli scendevano sulle spalle larghe, e gli occhi corvini sembravano come perforanti.
E, per l'appunto, quei suoi occhi in quel momento mi perforarono.
-Tu hai una vaga idea di chi io sia?- "Vuoi fare lo spaccone, eh?" pensai. Aveva voglia di mostrarsi superiore già di prima mattina.
-Madara Uchiha...?- Feci finta di azzardare. Intanto Akira , sempre di fianco a me, stava in silenzio, attenta ad ogni mossa che avremmo potuto fare io e l'Uchiha.
-Esattamente. Dovresti chied-- lo interruppi prima che potesse finire la frase.
-Ti ho già chiesto scusa, non mi hai sentito?-
Lui mi guardò un attimo, prima di riprendere:
-Mhpf. D'accordo.- Sembrava scocciato dal mio intervento di pochi secondi prima, evidentemente non era abituato ad essere interrotto.
Mi scrutò ancora due secondi, poi girò i tacchi e si diresse verso un gruppo di suoi coetanei.
Non me ne ero accorta, ma una piccola folla si era radunata intorno a noi. Sentii dei commenti:
-Ma hai visto quella? Come ha fatto a parlare ad Uchiha in quel modo?-
-Io sarei rimasta muta, non avrei avuto il coraggio di interromperlo...-
-Chissà in che classe sta?-
-In 1° A, con mia sorella-
 E poi altri brusii incomprensibili perchè bisbigliati troppo piano.
Avevo fatto una cosa così incredibile? Allora io, Chiyomi Shiroga, non me ne ero resa conto.
-Chiyo, entriamo in classe, non mi piace questa atmosfera-
-Sì, nemmeno a me-, risposi. Era la prima volta che ero effettivamente al centro dell'attenzione.
Entrammo in classe e poggiammo finalmente i libri sul mio banco:
-Aaaah, mi sento di nuovo le braccia- mi stirchhiai.
-Ma quanta roba ti sei portata dietro?-
-Un po'...-
*suono della campanella*

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Durante la pausa pranzo Akira si sedette di fronte a me.
-Scommetto che tra i libri e il resto c'era anche il tuo bento-box-
-Infatti,- risposi,-ma dato che non è alto, non si vedeva bene, hahahahaha-
Mi misi a mangiare il mio bento guardando fuori dalla finestra. I professori avevano appena cambiato i posti a sedere e io ero finita vicino alla finestra, al penultimo banco. Da lì potevo osservare tutta l'area del cortile e del campo da basket, incluso il baretto delle merendine.
Scandagliai il cortile senza un preciso scopo, e scorsi Naruto e i suoi che se ne stavano a fare i pirla sulle panche addossate al muro. Il mio sguardo si posò in seguito sulla terrazza, apparentemente vuota. Mi piaceva andare in terrazza durante la pausa pranzo, per starmene in tranquillità con qualche amico o da sola.
Finito il mio bento, feci stridere la sedia spostandola:
-Aki, io vado in terrazza, vieni con me?-
-No, devo andare da Itachi- Ci rimasi di stucco.
-Come "devo andare da Itachi"?-
-Le parole "recupero di matematica" non ti dicono nulla?- Ah, già. Akira si faceva dare ripetizioni di matematica da Itachi, durante la pausa pranzo.
-Scusa, non me lo ricordavo... Allora vado, ok?-
La salutai e cominciai a salire le scale per godermi in santa pace l'ultima mezz'ora di pausa. Non c'era quasi mai nessuno, sulla terrazza, tantomeno nel mio posticino preferito, praticamente di fianco alla cisterna, sul tettuccio dello sgabuzzino degli attrezzi.
Spinsi il maniglione della porta ed uscii. Mi ero portata dietro la sciarpa, che ora mi svolazzava di tanto in tanto in faccia, a causa della brezzolina autunnale.
Come mio solito mi arrampicai senza troppa fatica sul tettuccio e mi misi comoda. Mi ero portata addietro un manga, per potermi rilassare del tutto.
Passati dieci minuti, sentii il rumore del maniglione della porta scattare. Tesi l'orecchio e cercai di "nascondermi" alla meno peggio, non volevo che qualcuno mi vedesse lì.
Ad un certo punto tentai di sporgermi per vedere chi fosse il rompipalle che aveva interrotto la mia lettura, ma con scarso successo, perchè se mi fossi sporta di più sarei caduta. Allora cambiai tattica: gattonai fino a dietro alla cisterna, e sporgendomi di pochissimo riuscii a vedere chi se ne stava bellamente appoggiato al bordo della terrazza.
ovvero, l'idiota pieno di sè che avevo urtato quella mattina.
-Acc...- "Oddio, che faccio adesso? Non ho voglia di sorbirmi anche solo una sua parola", pensai, mentre la mia faccia assumeva questa espressione -> -_-
Rimasi ad osservarlo e a pregare che se ne andasse presto.
"Da dietro sembra ancora più alto... Ma... sta fumando? No, non c'è fumo..." Fermai un attimo i miei pensieri:
"E che te ne frega? Cacchio, è meglio andare, prima che succeda qualcosa."
Zampettai silenziosamente giù per il tettuccio, ma non avevo tenuto in considerazione il rumore sordo dello scatto del maniglione.
Come un'ebete, spinsi il maniglione, che fece un rumoraccio, ma mi dileguai così in fretta che non riuscì a vedermi.

---

Non raccontai nulla ad Akira fino alla fine delle lezioni.
-Cosa?!- era incredula. -Ma tu ci vai dall'inizio dell'anno lì! Non c'era mai venuto prima, allora...-
-Già, strano. Ma non importa, adesso devo tornare a casa, prepararmi da mangiare e fare le mie cose.-
-Anche io devo muovermi, i miei devono andare in ufficio prima e devo badare a mio fratello-
-Allora a domani!-
-Ciao!-
Ripercorsi il viale alberato nella direzione opposta a quella della mattina. Con i libri in braccio me ne stavo andando tranquillamente a casa quando sentii qualcuno che mi chiamava, ma non era la voce di Akira. Era di un ragazzo.
Mi voltai e vidi Sasuke Uchiha venire verso di me. Mi presi un colpo così grosso che quasi mi caddero i libri dall braccia.
Non mi aveva quasi mai rivolto la parola, perchè farlo adesso?
La cosa che mi stupì di più è che non era solo: Itachi e Madara camminavano poco più indietro.

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Ecco qui il frutto della mia mente bakata!
Spero che mi venga una valanga di ispirazione per il prossimo capitolo xD
Anche se qualche ideuzza ce l'avrei già! :D
Se volete, lasciatemi delle critiche e dei commenti, li accetterò tutti molto volentieri! ^-^
   
 
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