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Autore: Bella_Cissy_BlackSisters    11/05/2011    9 recensioni
Sento bussare tre volte.
È strano, di questi tempi nessuno gira per le strade di notte, nemmeno ad Halloween.
Forse è per questo che Remus, seduto nel divanetto del mio salotto, cambia espressione, si fa serio ed estrae la bacchetta dal mantello, io con lui.
Ho un brutto presentimento.
Guardo la foto che ritrae me e James nel parco di Hogwarts, l’occlusione allo stomaco si stringe ulteriormente.
Non voglio aprire quella porta, ma devo.
Mi avvicino alla porta e controllo dallo spioncino, non si vede niente, ma suppongo che anche se avessi visto qualcosa non sarebbe cambiato nulla.
- Rivela chi sei. – cerco di darmi un tono di voce autoritario per mascherare l’ansia e… sì, anche la paura.
***
E' la notte del 31 ottobre 1981, l'inizio di tutto per alcuni, la fine di tutto per altri. E uno di quegli altri è Sirius.
Una One-Shot poco Shot su un Missing Moment particolare, tributo al mio personaggio preferito, il padrino di Harry Potter.
Recensite!!
Un abbraccio, Bella/Alexis!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Macerie, ricordi e tradimento.

 
Macerie

Sento bussare tre volte.

È strano, di questi tempi nessuno gira per le strade di notte, nemmeno ad Halloween.

Forse è per questo che Remus, seduto nel divanetto del mio salotto, cambia espressione, si fa serio ed estrae la bacchetta dal mantello, io con lui.

Ho un brutto presentimento.

Guardo la foto che ritrae me e James nel parco di Hogwarts, l’occlusione allo stomaco si stringe ulteriormente.

Non voglio aprire quella porta, ma devo.

Mi avvicino alla porta e controllo dallo spioncino, non si vede niente, ma suppongo che anche se avessi visto qualcosa non sarebbe cambiato nulla.

- Rivela chi sei. – cerco di darmi un tono di voce autoritario per mascherare l’ansia e… sì, anche la paura.

- Minerva McGranitt – la voce è tremante, brutto segno.

- Parola d’ordine – non mi fido. Per niente.

- Tartufo caramellato – che strana parola d’ordine. Tipico di Silente, trovare le parole più strane e combinarle insieme.

Apro la porta e davanti a me trovo una Professoressa McGranitt con gli occhi gonfi, sotto occhiali storti appoggiati sul naso rosso, e sul volto un’espressione truce, niente a che vedere con la donna inflessibile che per sette anni aveva rincorso noi Malandrini lungo tutto il castello sbraitandoci contro.

La faccio entrare e mi guardo intorno con circospezione prima di chiudere la porta di casa.

Remus la fa accomodare sulla sua poltrona, mentre lei continua a fissarci addolorata.

Lo sapevo, è successo qualcosa.

- Black, Lupin, forse è il caso che vi sediate. – brutto inizio.

- Professoressa, arrivi al sodo per favore. – dico con voce bassa e roca, senza sedermi.

- Stanotte c’è stata un’incursione a Godric’s Hollow, a cui ha preso parte Voi-Sapete-Chi stesso.

Cominciano a scendermi le lacrime.

Non è possibile.

Non…

Aspetta, magari James sta bene! Magari è solo ferito!

Magari un incantesimo l’ha fatto diventare solo calvo!

No. Lei non piangerebbe.

- È entrato in casa Potter…

L’inesorabile verità sta per colpirmi.

Ormai è fatta.

- …e ha ucciso James e Lily.

La McGranitt ricomincia a piangere, e sento un rumore di vetro che va in pezzi.

Il mio pugno si è scaraventato contro il vetro di un quadro.

Sento il vuoto intorno a me.

Vedo ma non mi concentro.

Vedo ma non mi interessa, non c’è niente che valga la pena guardare se James non c’è.

Remus ha la faccia contorta in una smorfia di dolore.

Ma non soffre come me.

Nessuno soffre come me.

Nessuno.

Sento che sto scivolando nel baratro più profondo, e nel mentre che precipito vedo davanti a me le loro facce.

James.

Lily.

Di nuovo James.

Harry.

Luce, vedo una luce al di sopra del baratro.

- Harry è…?

- Vivo – sulle labbra di Minerva si increspa un sorriso triste – Hagrid lo sta andando a prendere a Godric’s Hollow.

Godric’s Hollow.

Harry.

Moto.

Incurante del sangue che continua a scendere dal fianco della mia mano e dei richiami di Remus e della McGranitt prendo la giacca ed esco al vento gelido, diretto verso la mia moto.

Non ho intenzione di smaterializzarmi. E ho voglia di schiarirmi le idee.

La accendo e comincio a librarmi per aria.

Poco m’importa se i babbani mi possono vedere. Sto andando dal mio figlioccio a prenderlo.

Se non posso riavere James e Lily almeno avrò lui.

 

***
 

Ricordi


Vedo Hagrid con un fagotto tra le braccia che si allontana da quel che resta della casa di James.

Macerie, polvere.

Mi avvicino a lui tentando di non piangere, di non essere brusco, di non essere irruento.

Di non essere me, insomma.

L’omone mi vede e, con voce rotta dal pianto, mi dice:

- Ohi Sirius, co-come va? – anche lui soffre, ma non quanto me.

Nessuno in questo mondo di merda soffre quanto sto soffrendo io.

Lo so.

Me lo sento.

Decido di non rispondergli perché suppongo che sia una domanda retorica.

- Hagrid, posso portare io Harry in un posto sicuro. Sono suo padrino. – la mia voce non è affabile come vorrei.

- No Sirius. Non posso. Silente ci ha detto che devo portarlo in un altro posto.

Silente.

Altro posto.

Silente di è dimenticato che Harry ha me?

No. Non può essersi dimenticato del padrino di Harry.

NO.

Magari è uno spostamento momentaneo.

Di sicuro è uno spostamento momentaneo.

Mi guardo intorno, e solo allora mi rendo conto che sono molti gli spettatori di quella scena pietosa: un bambino che viene portato via dalla sua casa, crollata sui cadaveri dei suoi genitori.

Il bambino deve sparire.

Quando mi volto verso Hagrid vedo che si affretta ad andarsene. A piedi.

Non se ne parla, è troppo pericoloso viaggiare a piedi stanotte, con la morte di Voldemort i Mangiamorte saranno infuriati.

- Hagrid, senti... – non farlo Sirius, non farlo! C’è un altro modo per portarlo più velocemente via! Non... – forse è il caso che prendi la mia moto, farai più in fretta.

E va bene, non importa. Il mio figlioccio prima di tutto.

Hagrid sembra un po’ titubante, ma poi mi ringrazia, e caricando la cesta (chissà da dove sarà uscita fuori) con il bambino dentro il Sidecar, mette in moto e parte.

Li guardo partire con una stretta allo stomaco.

Spero di rivedere il figlio di mio fratello un giorno.

Davvero.

Volgo lo sguardo sulla casa del mio migliore amico.

Hagrid avrà veramente lasciato i corpi lì?

Lo scoprirò presto.

Apro il cancello mezzo sfondato ed entro nel giardino, ricordo che nei primi mesi dopo la nascita di Harry ci mettevamo lì con le sdraio a sorseggiare limonata e a goderci il sole.

Godric’s Hollow era sempre soleggiata d’estate e mi faceva venire il buon umore.

Continuo a camminare verso quello che in origine era l’ingresso, e improvvisamente torna la paura.

Paura di quello che vedrò.

Ho il terrore di vedere James morto.

Il mio cuore perde un colpo.

Mi irrigidisco e serro le mandibole.

Da sotto i cumuli di legno spuntano dei piedi, riconosco quelle scarpe, le ho comprate io.

Erano il mio regalo per i vent’anni di James.

I Suoi vent’anni.

*- Sirius, che sono queste? – James guardava perplesso lo strano paio di mocassini che stringeva tra le mani.

- Prongs! Sei diventato un vecchietto oramai! E come tale hai bisogno delle scarpe giuste per uno della tua età.

- Ah! – e Prongs e Padfoot si abbracciarono, come sempre. Ridevano.

Anche Remus rideva di gusto, anche Lily, con il suo accenno di pancia, rideva di gusto.

L’unico a ridere sommessamente, quasi come se non volesse essere notato era Peter, che si stringeva convulsamente il braccio.

Sfortunatamente nessuno se ne accorse.
*

È bello ricordare, sul momento.

Quando riprendi contatto con la realtà però ti rendi conto che quelli sono solo ricordi, che le persone non possono tornare in vita e che la vita va avanti anche senza chi amiamo.

Quando riprendi contatto con la realtà ti senti morire.

Mi getto in ginocchio vicino ai piedi e comincio a scavare disperato tra le macerie, con le lacrime che mi scendono sulle guance, e piano piano emerge il braccio destro.

Continuo a togliergli di dosso quei pezzi di travi e mobilio che ancora lo tengo sepolto.

Finalmente riaffiora il viso, tutto impolverato. La lente destra degli occhiali è spaccata.

Solo i capelli sono come sempre, disordinati.

Chissà cosa direbbe Lily se ti vedesse ora, James.

*- James! Ma che hai fatto? Sei tutto pieno di fango! – Lily si gettò su un imbarazzatissimo James Potter, e cominciò a dargli colpetti sempre più forti sulla maglia per cercare di salvare il salvabile, tutto inutile. Era macchiata di terra.

- Questi capelli – inutilmente cercò di appiattirli. – quando prenderai il tuo fantomatico coraggio da Grifonforo e avrai la decenza di darci un taglio? – con enfasi formò con le dita un paio di forbici e fece finta di tagliare l’aria.

James si mise le mai sporche sui capelli e con sguardo disse:

- Giammai donna! – e con un gesto teatrale corse in casa.

Una voce giunse da dentro la casa, acuta: - Con che coraggio dici di amarmi se osi insinuare eresie del genere?

Lily, alzando gli occhi al cielo, incrociò lo sguardo di Sirius e tornò all’attacco.

- Smetterete mai di fare la lotta in campagna e comincerete a fare cose normali come... non so... per esempio andare a prendervi un caffè? Come uomini maturi insomma!

- Giammai donna! – Sirius si tappò le orecchio e, in una perfetta imitazione dell’amico, lo seguì a ruota.
*

Un’altra fitta allo stomaco.

È pazzesco pensare che proprio ora che ho di nuovo l’occasione di disegnarti dei baffi con il pennarello magico (più o meno è dai tempi do Hogwarts che non lo faccio), sarebbe inutile, perché tu non potresti arrabbiarti.

Mi chiedo dove trovo la forza di fare battute, seppur malinconiche.

Questo è l’influsso malefico e inopportuno di James.

Se lo prendo lo...

Niente.

Se lo prendo non succede niente.

James è morto.

Non staremo lontani un’estate, ma per sempre.

E il per sempre è un periodo molto lungo, o almeno fino alla mia morte, che vorrei avvenisse adesso. Ma c’è Harry, e Remus, e Peter.

Gli accarezzo i capelli, cosa che finchè era in vita non avevo mai potuto fare, poi gli tocco una guancia.

È così freddo.

Mi manca.

James, ti prego, parlami.

Dimmi che sono brutto, che tu hai più successo con le ragazze di me.

Ti prego.

Mi sdraio accanto a lui per pochi minuti, poi mi rialzo e mi dirigo alla ricerca di Lily.

Lei era con Harry, me lo sento.

Lily era una supermamma, non come la mia, lei sì che amava suo figlio.

Vado verso la camera da letto che è sprofondata sovrastando la cucina, che si trovava esattamente sotto di essa.

Vedo una chioma di capelli rossi sporgere da sotto il lampadario.

Mi fiondo lì vicino e riesco a rimuovere quell’obbrobrio che Lily aveva comprato tre anni fa.

Ricordo che io e James ci eravamo guardati con una di quelle occhiate malandrine, capendo che non piaceva a nessuno dei due avevamo detto a Lily, con molta calma, diretti e senza peli sulla lingua, che era il più bel lampadario che avessimo mai visto.

Quegli occhioni verde smeraldo avevano intenerito me e James, mica eravamo spaventati... ok, forse solo un pochino.

Riesco a tirarla fuori da lì sotto, anche lei è tutta sporca, ha un taglio sulla fronte dal quale non esce sangue e gli occhi sono aperti, ha guardato la morte in faccia.

È straziante vedere occhi così belli spenti e senza vita.

Uno spreco.

La prendo in braccio, minuta ed esile come è trasportarla non è poi tanto difficile.

La poso accanto a James.

È lì che deve stare.

Do una carezza al mio migliore amico e sfioro i capelli di lei.

Dei sonori crac attirano la mia attenzione, sono arrivati gli Auror.

Dov’erano tre ore fa quando James e Lily morivano?

Voglio andarmene, ora che so che i miei amici sono al sicuro.

Esco di soppiatto dalla casa scavalcando dal retro.

Mi volto un’ultima volta a guardare la casa, e senza pensarci due volte mi smaterializzo.
 


***

 
Tradimento


Sono passate poche ore dal mio rientro a casa, Remus e la McGranitt se ne sono andati prima che io potessi tornare.

Poche ore dalla morte di Voldemort.

Poche ore dalla fine di tutto.

Ho come la sensazione che qualcosa non quadri.

Dov’è Peter?

Perché non si è fatto vivo?

Devo cercarlo.

Potrebbe essere nei guai!    
                                                                                                     

O magari non vuole farsi trovare.

Magari ti nasconde un segreto.


No.

Non lui.

È un malandrino. Come me.

Era con noi durante le riunioni.

Non è uno di loro.


Oh, hai visto? Ci sei arrivato senza che io ti dicessi praticamente nulla.

Lo sai che è strano. Wormtail ultimamente sparisce spesso.


No.

Lui voleva bene a James. Aveva paura di restare senza di lui.

No.

Lui no.


Sì.

Lui sì.

Wormtail aveva paura di una cosa più che di restare senza James.

Wormtail temeva la morte.

Ti ricordi che da un paio di mesi Peter ha smesso di venire in missione con noi?

Ti ricordi cosa è successo durante la prima missione in cui non c’era, vero?

Sì che te lo ricordi.

C’era un Mangiamorte grassottello e basso che lanciava incantesimi intorno a te, James e Remus.

Evitava accuratamente di schiantarvi.

Hai mai visto un Mangiamorte che schianta, Sirius?

Io no.

E visto che io sono te nemmeno tu l’hai visto.

Svegliati Sirius.

Lo sai.

Ti ricordi cosa è successo dopo?

Sì, ti ricordi anche questo.

Ricordi di avergli lanciato un Expelliarmus.

Tu non uccidi.

Non sei come loro.

Tu eviti solo che uccidano i tuoi amici.

L’amicizia per te è tutto, e tu non sei come loro.

Sei diverso.

E ricordi cos’hai sentito dopo che lui è caduto a terra, sbalzato dall’incantesimo?

Uno squittio terrorizzato familiare.

Troppo familiare, vero Sirius?

Così familiare che hai preferito fare finta di nulla.


Non ho fatto finta di nulla.

Non l’ho trovato un particolare importante, tutto qui.


Sei un BUGIARDO, Sirius.

E ti ricordi quando Peter è diventato improvvisamente più nervoso e sulla difensiva?

Con la guerra siamo tutti più nervosi.

Ah, quindi anche voi facevate dei salti di tre metri se per caso vi toccavano il braccio sinistro?

Non rispondi?

Bene.

Sento la quiete nella mia testa, ma è solo un attimo.

Sirius? Ti sei mai fatto la domanda più importante?

Quale?

Chi era il custode segreto?

 

FINE.


ANGOLO AUTRICE: ciao a tutti, sono Bella/Alexis, e questa FF l’ho scritta tutta sola soletta, mi è mancato l’appoggio di Cissy, che comunque ha letto la storia e ha corretto qualche incongruenza con i libri di HP.
Questa FF la dedico a una persona speciale, che mi è stata accanto  nell’ultimo periodo, che ha parecchi anni in meno di me, ma che ha la maturità di una donna e l’ironia di un... non so come dirlo, ha un’ironia allucinante. Il suo giudizio è stato fondamentale per me, e non la ringrazierò mai abbastanza. 
GRAZIE FLORIDA! Questa è per te!
Ma tornando alla FF, allora, è necessario che spieghi alcune cose:
- Nel 3° libro viene spiegato che Sirius sospettava di Remus, ma io non volevo concetrarmi su quello, perciò ho deciso di lasciar perdere quella parte, anche perché poi non avrei saputo come esprimerla, quindi avrei rischiato di fare una gran cagata. Però non sapevo ancora se metterlo o escluderlo dalla storia, quindi ho optato per una comparsa veloce, non ha detto nemmeno una parola! Lo so che in teoria Sirius avrebbe dovuto dubitare di lui, ma non potevo farlo! Remus è coooosì cariiino *-----*.
- Vi spiego un po’ com’è nata l’idea dell’io di Sirius che parla con se stesso: mi sono ispirata a Socrate, non so se l’avete mai fatto, ma lui diceva di avere dentro di se un demone, che chiamava “demone socratico” che lo frenava e lo consigliava in base all’occasione, per preservarlo, non che sia servito a molto, vista la fine che ha fatto. Solo che il demone Siriusatico non lo consiglia, gli fa semplicemente vedere  ciò che lui si costringe a non vedere.
 
BEEEENE, devo ammettere che io non avevo mai fatto un “Angolo Autrice”, ma è stato divertente :D
Sisi, tanto divertente! Recensite e seguitemi, perché ho già in mente un seguito per questa FF ù___ù
In più vorrei fare un saluto a colei che ha risvegliato in me l’amore per i Malandrini (ma non per Sirius, quello è nato quando ho letto il 3° libro per la prima volta *-*), e questa persona è:

malandrina4ever
Entrate nel link e leggete le sue storie, perché sono strabilianti *-*
Bene, detto questo ringrazio in anticipo chi la recensirà (se ci sarà qualcuno che me la recensirà), bè, speriamo!
Un bacio, Bella/Alexis :***
   
 
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