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Autore: Dark_eclipse    11/05/2011    4 recensioni
Salve a tutti!
Questa è la prima fan fiction che pubblico.
Narra della scoperta dell'amore tra Hachi e Nobu.
Aspetto le vostre recensioni e consigli ^^
Spero vi piaccia!
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nobuo Terashima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È l’estate dei miei 21 anni.

Mi sono trasferita qui a Tokyo da circa un anno e vivo in quest’appartamento con la mia coinquilina.

Nana.

Ci siamo conosciute sul treno che portava a Tokyo e ci siamo ritrovate a condividere questo stesso appartamento.

707.

Girano voci su questa casa, dicono che sia infestata dallo spirito del precedente inquilino perciò è rimasta sfitta per qualche tempo; io, invece, la trovo particolarmente adorabile, soprattutto come l’abbiamo arredata.

Sono Nana ma tutti mi chiamano Hachi, ho 21 anni e sto per fare tardi a lavoro.
 

« Nana! Io vado a lavoro! Ci vediamo stasera alle prove! »

« Stasera proviamo alle 21:00, Hachiko »

Nana mi ha risposto con voce assonnata di chi si è addormentata abbastanza tardi, forse per scrivere qualche nuovo pezzo. Con Ren, non si vede da un po’, dice che vuole impegnarsi al massimo con la band per il live e lui la distoglierebbe troppo. Io, sinceramente, non ce la farei a stare lontana dal mio uomo.

Sono Hachi, ho 21 anni, sono arrivata da Sabrina con dieci minuti di ritardo e sono in cerca dell’anima gemella.

Tutta colpa del Grande Demone Celeste!
 

« Signor Mizukoshi, mi scusi per il ritardo »

« Nana, non preoccuparti, dieci minuti di ritardo non sono mezz’ora! Devo ammettere che stai migliorando»

È simpatico Mizukoshi. Lo penso davvero! Lui non mi rimprovera sul serio, perché quando lo fa, sul suo viso non ci sono le classiche rughe di quando qualcuno si arrabbia, poi è anche carino! Se non si decide lui, uno di questi giorni lo invito a pranzo o magari a cena, al Jackson Hole.
 

È pomeriggio inoltrato, mentre sto finendo di sistemare queste graziosissime scarpe sullo scaffale, sento Mizukoshi chiamarmi:

« Nana, se hai sistemato lo scaffale, puoi andare! »

« Signor Mizukoshi, chiudiamo prima? »

Strano! Sono le 19 e il Sabrina chiude alle 19:30. Perché mai Mizukoshi dovrebbe chiudere con mezz’ora di anticipo? Ci sono! Forse ha intenzione di portarmi fuori a cena! Finalmente si è deciso. Oh no! Ma stasera ci sono le prove della band! Dovrò trovare una scusa.

« Sì, Nana. Stasera ho invitato a casa dei miei, la mia fidanzata. Le ho chiesto di sposarmi. »

Lo sapevo. Viaggio troppo con la mente. Ma come mi è saltato in mente di fantasticare sul mio datore di lavoro? Lui è cortese con me perché è una brava persona. Tutta colpa del Grande Demone Celeste che mi mette in testa certe idee!

Prendo la mia borsa, un po’ delusa da quello che avevo appena udito ed esco dal negozio imbattendomi così in una Tokyo frenetica ed illuminata dagli ormai deboli raggi di sole che stanno per lasciare il posto alle luci notturne. Mi faccio spazio tra la corrente di gente e il mio passo, rispetto a essa, sembra essere più veloce.

 
Eccomi qui davanti all’ormai familiare porta rossa della piccola sala prove, in cui i Blast provano tre giorni a settimana. Stranamente è chiusa, ma riesco a sentire la voce profonda di Nana e poi di Yasu. Non riesco a comprendere bene di cosa stanno parlando. Solo quando sento Nobu lamentarsi, capisco che è lui il protagonista della discussione. Successivamente, sento chiaramente Shin dire a Nobu di muoversi a dichiararsi.

Dichiararsi?

Nobu è innamorato di una ragazza.

A quelle parole, uno strano senso di fastidio, simile alla gelosia, inonda il mio corpo.

Sono gelosa di Nobu. Ma non capisco il perché. Nobu ed io non stiamo insieme, eppure il pensiero di lui insieme ad un’altra donna mi infastidisce.

« Hachiko! Finalmente sei qui! Ti stavamo aspettando! Ti ho detto mille volte che, se sei stanca, puoi restare a casa »

La porta rossa si è finalmente aperta, ma la voce di Nana è lontana dalle mie orecchie, mentre ciò che risuona e invade la mia mente è quella semplice parola udita qualche istante prima.

Solo una leggera pacca sulla spalla, simile a una carezza, da parte di Shin, mi riporta alla realtà.

 
Mentre stavo ascoltando la melodia, forte e dolce allo stesso tempo, accompagnata dalla voce intensa di Nana, noto Nobu guardarmi.

I need your love.

Il suo sguardo, diverso dalle altre volte, fisso su di me mi fa rabbrividire.

È l’estate dei miei 21 anni, sono Hachi, siamo appena usciti dalla sala prove e sento nell’aria uno strano ma piacevole profumo.

« Ragazzi, io torno a casa. Ho del lavoro da finire. »

« Ragazzi, vado anch’io! Ho un appuntamento! Nobu, mi dispiace, ma stasera dovrai dormire solo soletto! Yasu, aspettami che vengo con te! »

« Shin! Vedi di non cacciarti in qualche guaio! Hachiko, io vado avanti che voglio dare una sistemata all’ultimo testo. Tu perché non vai con Nobu al Konbini a comprare un po’ di birra? »

Una strana sensazione, diversa da quella che avevo percepito prima, stava invadendo il mio corpo.

Nana perché mi lasci sola? Perché non vieni con noi?
 

Nobu cammina accanto a me e se ne sta zitto e serio. In passato, abbiamo sempre parlato di tutto e ogni volta che torniamo a casa dalle prove, non sta mai in silenzio come adesso. Mi preoccupa. Forse, il suo comportamento è dovuto al fatto che si vergogna di parlarmi della ragazza alla quale deve dichiararsi.

E di nuovo la gelosia sta pervadendo il mio corpo.

Improvvisamente, mentre sto riflettendo su tutte queste cose, mi accorgo che Nobu non è più accanto a me, mi volto e lo trovo a qualche passo più indietro: immobile e con gli occhi fissi su di me.

« Hachi, so di non essere né perfetto… »

Chiudo gli occhi per evitare che il colpo, che di lì a poco mi avrebbe inflitto, fosse meno doloroso.

« … Né il ragazzo che sogni, ma ti amo. Ti ho sempre amato. Sono pronto ad un tuo no, in fondo siamo molto diversi tu ed io, ma sappi che ti amerò sempre »

Senza tanti giri di parole, né discorsi poetici, come di quelli che si vedono nei film, Nobu mi ha appena dichiarato il suo amore.

La ragazza alla quale doveva dichiararsi ero io.

È l’estate dei miei 21 anni e l’aria profuma di Nobu che considero una sorta di Nana al maschile.

 
È mattina e mi sono appena svegliata. Mi guardo intorno e capisco che quella non è casa mia. Mi stropiccio gli occhi per capire se ciò che sto vivendo sia un sogno o la realtà, ma quando mi accorgo che Nobu sta dormendo con la testa appoggiata sul mio petto nudo, mi rendo conto che ciò che è accaduto la sera prima è tutto vero.

Prendo il cellulare per vedere che ore sono e trovo un messaggio di Nana. Non l’avevo avvisata! Sono la solita egoista, sarà stata in pensiero tutta la notte.

Le birre erano solo una scusa, le avevo comprate stamattina.”
 

È l’estate dei miei 21 anni, sono Hachi e credo che questa mattina Mizukoshi dovrà sbrigarsela da solo in negozio. 
  
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