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Autore: giuggi_89    12/05/2011    5 recensioni
Isabella giovane principessa del regno di Forkslandia ha un problema: è una gigantessa ed è triste, tanto da piangere in continuazione,fino a che non arriverà qualcuno nella sua vita...
NdA:assecondatemi, sono completamente pazza!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Swan, Jacob Black, Victoria | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ebbene si, sono sempre io pronta a rompervi con le mie cose dementi...

Questa volta penso di aver battuto ogni record!
In una triste e noiosa serata di maggio ho partorito questa cosa qui!
Ho riso come una disperata scrivendo ogni parola. 
La mia fidata manager mi ha  chiesto "no ora dimmi come ti è venuta in mente questa cosa" ma non ho saputo rispondere,ho avuto la necessità di aprire una pagina bianca di word e le mie dita sono andate da sole.
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Grazie in anticipo!!!
Giuggi_89

PS: PC <3<3


La Gigantessa Triste



C’era una volta nel lontano tempo dei re e delle regine una principessa triste, talmente triste da non riuscire mai a smettere di piangere.

Più la principessa piangeva più i sudditi del regno di Forkslandia erano costretti a vivere a rinchiudersi nelle proprio dimore causa le piogge continue e il clima insopportabile. Era la principessa Isabella a provocare quelle piogge, erano le sue lacrime a bagnare continuamente le povere membra dei sudditi del suo regno.  Nemmeno il grande re Charlie sapeva cosa fare per la sua povera figliola, lei che, per colpa della sua stazza non aveva mai potuto avere amici o qualcuno che passasse il tempo con lei.

La principessa Isabella era una gigantessa, un ‘ enorme ragazza dal cuore troppo tenero. Nessuno sa cosa le sia successo, dall’età di tre anni la sua crescita è stata smisurata fino a diventare quella che è ora.  La regina Renee, morta dandola alla luce era una donna incantevole, sprigionava gioia e amore , sempre tranquilla e con il sorriso sulle labbra. Di lei nulla sembra rimasto nella gigante figlia se non un cuore puro.

Quante cattiverie ha dovuto subire quel cuore. Molti sono arrivati fino al suo remoto regno per vederla, per schernirla e per ridere di lei. Lei che ad ogni visita interrompeva le sue lacrime per moltiplicarle ancora ogni volta. L’unico di cui si poteva fidare ciecamente era il suo cagnolino Jacob, Jake, un cane dalle dimensioni normali, che con la principessa sembra solo una pulce.
Jacob è l’unico amico di Isabella, l’unico essere vivente che non la abbia mai presa in giro per i suoi enormi piedi. Giocare con lui la fa stare bene, ma nulla le impedisce di piangere e di continuare a piangere fino ad allagare il reame.

La volta che con le sue lacrime rischiò di distruggere ogni cosa fu quando al suo cospetto arrivarono tre  fanciulle, tre fanciulle che di carino non avevano nulla, Angela,Gessica e Lauren. Erano tre damine del regno di Portangelesandia tre sorelle, arrivarono al castello con le migliori intenzioni, ma notando che nonostante le dimensioni Isabella era molto più affascinante di loro, cominciarono a insultarla e a deriderla. Elencarono ogni suo difetto, ogni parte del corpo cresciuta troppo per una ragazza di vent’anni e la toccarono nel profondo quando le dissero che era sola, che nessuno voleva  stare con lei e che sua madre era morta per dare alla luce un mostro gigante. Isabella pianse per giorni, per mesi e le dighe del paese non avrebbero tenuto più se non si fosse calmata. Ma anche in quell’occasione, come ogni volta, per dare tregua ,intervenne Victoria, una donna dall’aspetto terrificante e dai lunghi capelli rosso sangue.

Con lei la principessa riusciva a calmarsi, ma gli interventi della donna erano strani, nessuno poteva assistere, nemmeno il povero re Charlie. Victoria arrivò nel regno di Forkslandia poco prima dei tre anni della principessa e dal quel giorno non se ne andò più. Divenne ben presto consigliera del re e bramava a molto altro ancora.

Isabella, Bella per tutti i sudditi , passava la maggior parte del tempo rinchiusa tra le enormi stanze del castello, fatte costruire per lei, a leggere. Leggeva fiabe di principi azzurri, di draghi e di fatine; leggeva in appositi libri che il re si era fatto mandare da Seattlandia.  Una famiglia di amanuensi si erano proposti di aiutare la povera gigantessa triste a ritrovare il sorriso e ogni mese le portavano un enorme libro sul quale ridere e sognare. Quando arrivava il carro,  con il libro sopra, le piogge si placavano e per il tempo della lettura e Forkslandia regnava la pace e il sole.  Bella era felice, la durava poco, il tempo di leggere della principessa salvata e capire che per lei non sarà possibile, nessuno potrà mai salvarla dai suoi piedoni, dalle sue enormi mani.

 

Un giorno insieme alla fiaba de “ La bella addormentata nel bosco” arrivò un componente della famiglia degli amanuensi, dei Cullen, un giovane di nome Edward.  Era alto, magro e dalla folta chioma color rame.

Edward aveva qualcosa di magico, era lui che curava le copertine e i disegni che accompagnavano i libri, era bravissimo, la sua era una capacità innata. Il re Charlie aveva voluto incontrarlo per congratularsi con lui e per chiedergli di continuare a disegnare per la povera figliola,Edward  non chiese mai della principessa, aveva sentito diverse voci su questa Isabella, e nonostante morisse dalla curiosità di vedere una  gigantessa in carne e ossa aveva trattenuto i suoi desideri per evitare di fare ulteriormente del male a una povera fanciulla. Rimase a Forkslandia per alcuni giorni, prima di ritornare nel suo paese decise di fare una prova.

Dentro ad uno dei suoi meravigliosi disegni aveva nascosto un biglietto con scritto :

“Principessa, arriverà anche il tuo principe azzurro, o magari rosso”

E per quel giorno la pioggia aveva lasciato il posto al sole nell’intero reame, Isabella non aveva più pianto, Edward vedendo il sole aveva capito che il suo messaggio era stato recepito e così ne continuava a lasciare uno in ogni libro.

La principessa non piangeva più, la principessa era felice, la principessa aveva pensato di aver trovato un amico e mano a mano, ogni sorriso cominciava a diventare più piccola.

Ma più lei diminuiva la sua grandezza, più aumentava la rabbia di Victoria, fino al giorno che ricominciarono le piogge e la principessa ritornò la gigantessa di sempre. I libri di Edward non arrivavano più, i suoi biglietti nemmeno. Che ne è stato della famiglia Cullen?

 

Passavano i giorni e nulla cambiava, niente più libri, niente più Edward , niente più sole. Isabella non usciva dalle sue stanze nemmeno per salutare suo padre. Victoria non mollava la principessa nemmeno per un secondo, continuava a dire al re di doverla tenere sotto controllo per evitare un disastro. Un giorno però il re Charlie  stanco di non avere più possibilità di vedere l’amata figliola si intrufolò nelle camere e non riusciva a credere a ciò che stava vedendo.

Isabella era coricata sul suo enorme letto, ma non lo riempiva nemmeno un quarto, era piccola, normale, non era più una gigantessa, Victoria sul letto accanto a lei, invocava parole in una lingua sconosciuta e copriva con un alone le membra della povera principessa. Il re notò l’aspetto della sua fidata consigliera, era diversa, cattiva, indossava un vestito nero lunghissimo, era una strega e per tutto questo tempo aveva fatto un incantesimo ad Isabella. Per quale motivo renderla gigante e infelice?

IL re non riusciva a spiegarsi il motivo di tanto dolore, quando  ad un tratto si ritrovo Victoria addosso, l’aveva sentito ed era in pericolo. Isabella intanto si era risvegliata dal torpore in cui  l’aveva costretta la strega e si guardava spaurita intorno. Non sapeva cosa fare implorava solo che arrivasse lui, il suo cavaliere azzurro, anzi rosso. Ma lui non si era fatto più vedere al castello, lei era gigante faceva paura e anche lui l’aveva abbandonata come tutti. Isabella si accorse solo ora di essere tornata normale, proprio come quando leggeva le storie del suo principe. Continuò a pensare intensamente a quell’uomo, sperando che la potesse ancora una volta aiutare.

La strega , nel frattempo, ridendo raccontò di essere stata lei la causa del tormento della principessa, di aver fatto tutto ciò per invidia della regina, della madre di Isabella. Erano state amiche ma Renee l’aveva abbandonata per seguire il sovrano Charlie , per seguire il suo amore. Victoria per vendicarsi aveva studiato tre anni le arti oscure della magia e non avendo più trovato la sua vecchia amica aveva deciso di rovinare la vita dell’unica figlia della regina.

La vita del re e di sua figlia erano in pericolo, Victoria li aggredì e con una magia li immobilizzò, era la fine, si sarebbe vendicata non solo sulla figlia, ma anche su colui che le aveva portato via l’amica, quando la porta si aprì e apparve lui. Edward.

Brandiva un cavallo,Charlie fece fatica a riconoscerlo, non era il disegnatore di storie, lui era un principe. Con la spada al fianco attaccò Victoria e il suo corpo scomparve come polvere,poi si diresse dai due , ormai ritornati in pieno possesso del loro corpo e raccontò la su storia.

Era Edward Cullen, figlio del re Cullen di Seattlelandia, aveva sentito la storia della povera principessa di Forkslandia e fingendosi un disegnatore si era intrufolato a palazzo per saperne qualcosa di più. A mano a mano si era innamorato dei modi gentili di questa ragazza, ma proprio quando aveva deciso di volerla incontrare un messaggero lo informò di un imminente pericolo nel suo regno, due stregoni Lauren e James, stavano distruggendo il suo regno, tornò così in patria e  fatica con suo fratello Emmett e il suo capo dei fanti Jasper Hale era riuscito a sconfiggere i due stregoni. Non sapeva più cosa fare, aveva paura di aver spezzato il cuore alla principessa che aveva imparato a conoscere, a rispettare e ad amare, ma la voglia di vederla, finalmente di conoscerla aveva sorpassato ogni dubbio ed era ripartito alla volta di Forkslandia per arrivare a salvare la sua amata.

Il Sovrano Charlie lo accolse in famiglia e nel regno come un eroe e concesse a lui, la mano della ormai richiestissima e invidiatissima principessa Bella, ora si voleva che la chiamassero così, finalmente si sentiva Bella, la principessa , non più Isabella il mostro.

Il matrimonio fu un sogno. Arrivarono i sovrani di tutto il mondo, per festeggiare i giovani innamorati , fu un giorno di festa e gioia,il re aveva trovato un degno sostituto e soprattutto un degno uomo per la sua amata e sfortunata figlia.

Isabella Swan e Edward Cullen vissero felici e contenti a Forkslandia con tre figli e il cagnolone Jacob.

   
 
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