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Autore: Luli87    13/05/2011    17 recensioni
Se solo ti avessi fermata...
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Se solo ti avessi fermata.
Se solo non ti avessi lasciata correre verso il tuo ultimo respiro.

Cammini calmo e respiri lentamente. Il sole oggi picchia forte su New York. 

Vedi persone che corrono ovunque, verso ogni direzione.
È tutto frenetico, come sempre.
Ma il tuo cuore no.
E la tua mente è vuota.
Alexis è al college da quasi un anno insieme ad Ashley. E ti rende felice e orgoglioso ogni giorno che passa.
Martha è partita per un nuovo tour teatrale, fiera che le sue doti da attrice siano ancora apprezzate.

Ma tu, tu sei rimasto solo.
E non scrivi più da un anno.
La tua originale e brillante ispirazione, amica da sempre, ti ha abbandonato.
E anche la tua musa.
 
Quel maledetto caso.
Quel maledetto giorno.
Quella maledetta notte.
Il suo maledetto orgoglio e le sue maledette paure.
Ma tu l’amavi allora e la ami ancora.
 
Hai cercato di fermarla, di dissuaderla dal fermare l’assassino di sua madre.
Una volta.
Due volte.
Alla terza ci hai provato ancor più convinto, trattenendola contro la sua volontà.
Ma lei era più convinta che mai di farlo, di doverlo fare.
Per se stessa ma anche per suo padre.
Voleva giustizia.
Ha lottato contro i suoi sentimenti, quelli veri. Li ha repressi solo per difenderti, per tenerti lontano.
Non voleva che tu ti facessi del male.
Non voleva che tu rimanessi ferito per causa sua.
Ma non immaginava che saresti rimasto ferito nell'anima, finito tutto.
 
La avevi avvertita.
Chiunque fosse rimasto coinvolto nel caso era morto.
Perché non ti ha dato retta?
Perché tu non hai insistito una quarta volta?
 
L’hai seguita.
L’hai bloccata con violenza contro la sua auto.
Le hai tappato la bocca perché non potesse impedirti di parlare e perché, per una volta, ti stesse a sentire.
Per la prima volta le hai confessato il tuo amore e tutta la tua preoccupazione per la sua vita.
Le hai aperto il tuo cuore e i tuoi pensieri.
Le hai fatto capire che le vostre vite erano legate, intrecciate, incatenate l’una all’altra.
Non è servito.
 
Ti sei preso uno schiaffo forte, violento.
Ma quello schiaffo era una sua arma di difesa e allo stesso tempo di protezione.
Perché se l’avessi seguita, saresti morto anche tu.
Lo sapeva lei e lo sapevi anche tu.
L’avete sempre saputo, dal giorno in cui avete riaperto il caso.
Lo sapevate che sarebbe potuta finire così.
 
L’hai lasciata correre via verso il suo ultimo respiro.
Ma con il viso rigato di lacrime, ha fatto in tempo a dichiararti il suo amore.
E a chiederti di perdonarla.
 
L’assassino è morto e l’ha portata con sé.
Ma tu sei ancora qui.
Il tuo cuore batte.
E tu sai che se può farlo, è solo grazie a lei.
Cacciandoti, ti ha salvato la vita.
Ha rinunciato ai suoi sentimenti, alla verità, all’amore, per il suo orgoglio e l’assoluto bisogno di giustizia.
 
Ti amava. Ti amava tantissimo.
Ma non poteva amarti.
 
E così madre e figlia si sono riunite.
E tu, asciugandoti una lacrima, appoggi una rosa rossa sulla lapide e accarezzi dolcemente la pietra, seguendo le linee scavate del suo nome.
 
Mi manchi Kate.

 

 

  
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