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Autore: Paolo Ciraolo    13/05/2011    5 recensioni
Un destriero con un dono prezioso e fatato infatti al tocco della sua criniera succede l'impossibile.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Destriero Incantato.

 

 

 

Narra la leggenda di un cavallo alato e con un criniera tutta d'orata che aveva poteri portentosi solo toccandola.

Una fanciulla di nome Chiara doveva recarsi a conquistare il ramo d'ulivo della pace universale , ma doveva percorrere un lungo sentiero, attraversare un ruscello fatato, salire la montagna degli unicorni e infine recarsi nella grotta stregata dove si trovava il ramoscello.

Chiara aveva un cavallo alleato prezioso che era per l'appunto il Destriero Incantato, con il quale era intenzionata a superare tutti gli ostacoli per portare pace e bene cosmici in tutta la sua terra.

Fu così che un bel giorno Chiara sopra il cavallo incominciò a trottare lungo un sentiero terribile in cui a malapena filtravano le luci del sole e costituito da una fila di cipressi da un lato e dall'altro della via, costellata da buche e sassi imponenti.

Ad un tratto mentre Chiara volava con il suo destriero alato arrivarono come schegge miriadi di pipistrelli dal morso avvelenato che si gettarono a capofitto su di loro.

Il cavallo fatato era molto più abile e li schivava volteggiando a destra e a manca spedito come un razzo; tuttavia un pipistrello riuscì a mordicchiare Chiara iniettandole il suo orribile veleno.

La fanciulla dopo un paio di minuti si stava per addormentare di un sonno eterno, ma bastò che toccasse la criniera d'orata che si riebbe a meraviglia più pimpante di prima.

Continuarano la loro corsa e una volta superati i vampiri però, sopraggiunsero dei falchi col becco affilato come una lama di coltello; il destriero ancora una volta scansava gli attacchi dei volatili ma ancora una volta uno riuscì a beccare Chiara vicino agli occhi causandogli una ferita evidente che sanguinava copiosamente non facendogli vedere più nulla.

Chiara posò un paio delle sue dita nella criniera e fatatamente riacquistò la vista.

Intanto il sentiero si faceva meno tortuoso e più liscio e la fanciulla col suo cavallo ora galoppavano speditamente quando all'improvviso dei lupi rabbiosi li accerchiarono; Chiara era questa volta davvero impaurita e voleva tornare indietro e, mentre lo pensava, un lupo più agguerrito degli altri gli morse un braccio, questa volta però le mani della fanciulla erano attaccate alla criniera fatata e il lupo mori stecchito all'istante.

Il viaggio verso la grotta era ancora lungo e Chiara diede ordini al suo destriero di proseguire molto spedito che ancora molta strada li separava dalla meta.

Poi giunsero in un ruscello fatato dai mille colori marini che sembrava d'impareggiabile bellezza e attraversato da un piccolo arcobaleno dai vivacissimi pigmenti; i pesci all'interno del ruscello erano dei più disperati , dalle forme meravigliose.

Decisero quindi di attraversalo convinti che tutto era tranquillo e innoquo.

Ma non appena il destriero mise piede nell'acqua questa si trasformò in sangue , i pesci divennero una colonia di piragna e l'arcobaleno si trasformò in un uragano spaventoso.

Furono cos' travolti dagli eventi, Chiara cadde dal cavallo fatato e lo stesso si azzoppò perdendo l'equilibrio, tutto sembrava precipitare e la fine per i nostri cari sembrava sopraggiungere precipitosa e implacabile.

Poi per incanto le dita di Chiara sfiorarono la crinera incantata del destriero ed il ruscello tornò pacifico e meraviglioso come era all'inizio.

I due continuarono la loro corsa evidentemente attenti e guardinghi agli ostacoli che dovevano ancora affrontare.

Ora davanti a loro si ergeva in tutta la sua maestosità una montagna impenetrabile tanto erano uniti gli alberi e gli arbusti tra di loro.

Il cavallo si aprì tuttavia un sentiero avendo poteri favolosi, tuttavia lungo la via che insieme a Chiara stavano percorrendo si frapposero venti unicorni mastodontici che intimarono loro di fermarsi.

Chiara toccò la criniera ma questa volta non successe nulla perché gli unicorni erano a loro volta portentosi e , in un solo attimo, si scagliarono addosso ai due malcapitati.

In quel medesimo istante sopraggiunse Saraceno un folletto armato di tutto punto che aveva seguito Chiara e il cavallo alato in quanto incuriositosi dai due inusuali personaggi.

Saraceno era un cacciatore di unicorni e in un battibaleno li uccise tutti salvando quelli che sarebbero diventati i suoi nuovi amici.

  • Ciao mi chiamo Chiara e questo è il mio Destriero Incantato! Grazie per averci salvato!- disse Chiara riconoscente.

  • Io mi chiamo Saraceno e sono un folletto dei boschi, piacere!-rispose il buon folletto.

  • Sapresti indicarci Saraceno la grotta dove si trova il ramo d'ulivo della pace universale?-fece lei

  • Si certamente! E proprio più sopra in questo sentiero. Andiamo vi accompagno , ma badate e infestato da streghe malefiche.-

  • Non ti preoccupare insieme le sconfiggeremo.- disse lei speranzosa.

  • Lo spero per tutti noi- fece lui assai attento.

    Arrivarono dopo un lungo cammino finalmente all'ingresso della grotta che era chiusa da un lastrone di roccia.

    Chiara sfiorò con le dita la criniera d'orata e in un secondo la porta della grotta si aprì.

    Quindi vi entrarono ma dopo che fecero almeno cento passi la porta si chiuse dietro di loro impedendo così una possibile fuga.

  • Noi siamo intrepidi e non scappiamo davanti a nulla!- fece Chiara coraggiosa com'era.

  • Staremo a vedere- replicò il folletto

    Poi ad un tratto il pavimento cedette sotto i loro piedi e sprofondarono in un fossato profondo e buio.

  • Per tutti gli unicorni!Che botta.-fece il folletto

  • Povero te! Io ero sopra il mio cavallo che ha le ali.- disse Chiara e poi aggiunse:

  • anzi sali sopra con me voleremo via da questo posto malefico-

  • E sia- disse lui salendo in groppa.

    Il destriero li portò alla retta via ma ecco che spuntarono le streghe vestite una di rosso, una di giallo, una di nero e una di viola.

  • Brutti bifolchi vi pentirete di averci sfidato!- disse la strega più anziana vestita di nero.

  • Lo vedremo!- disse Chiara che toccò con le dita la criniera del suo cavallo

    Le streghe si trasformarono in unicorni e a questo punto il buon folletto Saraceno le uccise tutte e quattro.

    Quindi avendo la via libera presero il ramo d'ulivo e scapparono verso l'uscita.

  • Accidenti la porta è chiusa! - disse lei però quando furono alla fine del percorso

  • C'era d'aspettarselo era troppo semplice aver vinto le streghe in un sol momento- fece il buon folletto.

  • Adesso come facciamo ad aprire questa porta accidenti! Adesso tocco la criniera vediamo che succede-

    Toccando Chiara la criniera improvvisamente comparsero le streghe malefiche che sghignazzando dissero

  • Credevate di esservi sbarazzate di noi vero!-

  • Diteci cosa dobbiamo fare e lasciateci in pace- disse loro il buon folletto Saraceno

  • Lasciate il ramo d'ulivo e potrete uscire . Ma badate non dovete mai più ritornare-

  • Facciamo così mentre io vi do il ramoscello voi aprite contemporaneamente la porta- disse loro Chiara

  • E cosi sia- risposero le streghe e, mentre Saraceno porgeva alle streghe il ramo loro effettivamente aprirono il lastrone che sbarrava l'ingresso della porta.

    Ma Chiara in quell'istante toccò la crinera del suo destriero proprio mentre ancora Saraceno aveva il ramo in mano, le streghe d'un colpo si trasformarono in unicori e furono nuovamente uccise dal buon folletto che aveva al contempo salvato il ramoscello d'ulivo.

    Battute in astuzia le streghe furono distrutte, il ramoscello della pace universale salvo e tutti ma proprio tutti vissero da quel giorno felici e in pace per sempre.

 

 

Folletto Saraceno: salva tu sarai se un Destriero Incantato avrai.

 

 

Dedicata a Chiara e Martina.

 

 

 

 

 

 

   
 
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