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Autore: Montana    14/05/2011    2 recensioni
Dopo che Sue Sylvester li ha cacciati dal ballo, fuori da scuola Finn e Jesse ricominciano a litigare per Rachel.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finn Hudson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Sparite, e non fatevi più vedere fino a lunedì mattina!" gridò Sue Sylvester, scaraventando i due ragazzi fuori dalla scuola. Poi chiuse di slancio la porta e tornò nel suo ufficio a torturare Artie. I due si guardarono un po' stupiti, nessuno dei due abituato alla violenza della Coach Sylvester, poi si resero conto che ormai erano fuori dalla scuola e potevano continuare a picchiarsi. Finn si girò, ben deciso a raschiare via il sorriso dalla faccia di Jesse con un bel pugno, ma l'altro fu più veloce e si spostò dandogli un calcio nello stinco. Finn lo maledì soffocando un mugolio di dolore; era più alto, più forte e più pesante di Jesse, ma lui era più agile e decisamente più scattante. Doveva solo metterlo all'angolo, allora non ne sarebbe uscito vivo. Così si girò, con la sua grazia da elefante, sferrando un altro pugno al vuoto. Perché Jesse riusciva a sfuggirgli così dalle mani? "Perché lo fai, Hudson?" gli chiese a quel punto Jesse, con una punta di scherno nella voce. Finn gli assestò un bel pugno in mezzo al torace, lasciandolo senza fiato "E tu perché lo fai, Jesse?" gli rispose lui con un sorrisetto, fiero di averlo finalmente colpito. "Io amo Rachel." rispose semplicemente Jesse quando ebbe ricominciato a respirare. Il sorriso scomparve dalle labbra di Finn e Jesse ne approfittò per tirargli un pugno in faccia. Quando sentì il suo stesso sangue bagnargli le labbra Finn perse definitivamente la pazienza e si lanciò contro Jesse. Ben presto non fu l'unico a sanguinare, ma allo stesso tempo quello al naso non fu l'unico pugno che prese. Quando, stanchi e doloranti, si appoggiarono contro il muro, Jesse si passò una mano sulla bocca per pulirla dal sangue e disse con voce roca "Non mi hai ancora risposto, Finn." "A cosa?" "Perché lo fai? Ti sei fatto cacciare dal ballo, Quinn non verrà eletta reginetta e ti odierà. E tutto perché?" "Perché non volevi levare le mani di dosso a Rachel." "Stavamo solo ballando." "No, Jesse. Io e Quinn stavamo solo ballando. Tu le stavi baciando il collo." "E quindi? A te cosa te ne frega? Non è mica la tua ragazza." "Beh, innanzitutto al Bel Grissino ci hai provato anche con Quinn..." "Finn, tu mi hai provocato. Quinn non mi piace." "Lo so, lo so. Ma devi lasciare in pace Rachel. Lei non ti ama." "Questo lo so perfettamente. Ama ancora te, povera illusa." "Appunto. Non girarle troppo attorno." "Ma tu sei fidanzato, Finn! Stai con Quinn Fabray! Quinn Fabray! Hai presente quella bionda mozzafiato, gelida e cattiva, che ogni ragazzo single nella tua scuola vorrebbe?? Ecco! Tra tutti i ragazzi single che ci sono lei ha scelto te! E state benissimo assieme, i vostri nomi fanno pure rima! Per te una come lei va benissimo." "Stai dicendo che Rachel è brutta?" "Non lo direi mai. Lei, secondo me, è più bella di Quinn. E' più sincera, più dolce, più gentile. L'ego è grande uguale, ma Rachel è una persona migliore di Quinn. E non merita di soffrire in questo modo perché tu non la ami." "Ma io la amo!" gridò a quel punto Finn, esasperato, senza nemmeno rendersi conto della gravità della situazione; aveva detto il suo più grande segreto al suo peggior nemico. "E allora lascia Quinn!" gli rispose Jesse, soprassedendo con classe a quello che Finn gli aveva appena detto. "Non posso! Io sono il Quaterback, lei era la capo cheerleader ed è la ragazza più bella e desiderata della scuola! Se la lasciassi per Rachel la mia vita al McKinley non sarebbe più la stessa! Granite, scherno, baffi e denti marci sulle mie foto! Non posso, non sono abituato, non sopravviverei mai!" Ci fu qualche minuto di silenzio, poi Jesse con tono gelido disse "Quindi preferisci la tua reputazione a Rachel?" Altro minuto di silenzio. Finn serrò gli occhi per impedire alle lacrime di uscirne "Sì..." mormorò. Jesse si alzò in piedi, barcollando. "Dove stai andando? Non puoi tornare alla festa!" lo richiamò Finn. "Lo so. Andrò a casa, infatti. Mi darò una ripulita e tornerò a prendere Rachel. Non dire niente, Finn. Non dire niente. Tieniti la tua Barbie priva di sentimenti e la tua reputazione impeccabile, ma lasciami la possibilità di ricominciare. E lasciala anche a Rachel." Quelle furono le ultime parole che gli disse, prima di lasciarlo solo appoggiato al muro del McKinley, con la musica del ballo che si sentiva anche da fuori.
  
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