IL LINGUAGGIO DEI FIORI

Eveline odiava litigare, non perchè fosse una pacifista sfegatata, anzi l'esatto opposto infatti da piccola si picchiava con qualsiasi bambio che le dicesse di no, ma lei odiava litigare perchè per lei era sempre difficile fare pace.
Pensava che quando si litiga bisogna stupire l'altro per farsi perdonare e lei non era riuscita a stupire mai neanche se stessa.
Perciò aveva deciso di continuare la sua vita senza risolvere quella questione che lei stessa aveva causato.
Si apprestava a partire, aveva preparato tutto ed aveva salutato tutti o almeno lei credeva che in quel tutti non era compreso Marco.
Marco c'era sempre stato, quando lei soffriva per amore lui non si era mai tirato indietro per consolarla, ma adesso tutto ciò che erano riusciti a costruire dalle medie, la prima volta che si erano incontrati, andava a sgretolarsi.
-Bella fanciulla, compra un po di fiori a questa povera vecchietta!-
Eveline si girò e vide una vecchia paffuta fioraia se così  si poteva definire che aveva tra le mani dei mazzolini di petunia.
-Lo conosci il loro significato bella fanciulla?-
-No-
-La petunia è il simbolo dell'amore che non si riesce a nascondere, tu ce l'hai un fidanzato?-
-No, e con quello che vorrei ho litigato-
-Ma lui sa che tu lo ami?-
-Certo che no!-
-Perchè non dirglielo con questi fiori-
In una stanza di un appartamento un uomo sta leggendo un biglietto e tiene tra le mani un mazzolino di petunie, il beglietto dice:
"Non posso rinunciare a questo viaggio, sono il simbolo dell'amore che non si riesce a nascondere, io ho pensato subito a te!"
L'uomo sorrise guardando la scrittura ordinata della ragazza.
Eveline prese quell'aereo e torno due anni dopo, Marco la sposò e ancora adesso vivono insieme, tutte le mattine raccolgono petunie nel giardino del loro agriturismo, non vide mai più quell'anziana signora che l'aveva aiutata. Eveline riusci a fare una cosa speciale per farsi perdonare, daltronde non si era mai vista una donna che regala dei fiori ad un uomo.