Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Ricorda la storia  |       
Autore: gm19961    15/05/2011    6 recensioni
Come vi sentireste se voi non aveste una storia, un nome, un compleanno e tanto altro? Annie lo sa, anche se questo non è il suo vero nome. Ciononostante non vuole smettere di vivere felice e il suo angelo le darà una mano, anche se, prima o poi dovrà abbandonare.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo I: Una notte d'inverno.

 

Era l’inverno del 1991, per essere più precisi erano le due del mattino del 25 Dicembre. Il tempo non era dei migliori e il buio era prevalso sul cielo, lasciando cadere piccoli e candidi fiocchi di neve.

In quella notte di Natale, una donna stava scappando da quella che poteva essere la sua fine. Correva e correva, con delle auto che la stavano rincorrendo ormai da molti minuti: con il fiatone, il cuore che batteva all’impazzata, e affaticata dal prezioso oggetto che teneva tra le mani, si accosciò al suolo.

Era davvero finita per lei. I fari dell’auto avanzavano verso di lei e la illuminavano. Salvarsi era decisamente impossibile, ma una via d’uscita per la sua bellissima bimba c’era: con l’adrenalina in corpo la nascose in quel cassonetto della spazzatura laggiù, vicino alle mura di quella residenza a lei sconosciuta, augurandole tutto il bene possibile. Non poteva permettere che prendessero anche lei. Aveva solo due anni e se ne stava a dormire beatamente: era un vero e proprio angelo con occhi azzurri e capelli biondi, quell’angioletto che non avrebbe più rivisto.
Scesero dall’auto nera e la presero: un grido squarciò il cielo.

“Buon Natale piccola mia”

*

Erano passate tre ore e la bimba piangeva. Oh, quanto piangeva. Era stata abbandonata poco prima dalla madre, si trovava in quello sporco cassonetto dei rifiuti, ed era troppo piccola per comprendere la reale situazione. Che ne era stato di sua madre? Cos’era quel freddo lancinante che il copertone in cui era avvolta non poteva coprire? Se solo avesse saputo camminare. Se solo qualcuno avesse visto che era lì. Sarebbe morta in poco tempo, penserete; beh, la storia però non avrebbe un inizio, non trovate?

Chi ve lo dice che quell’angelo era solo un regalo? Era Natale, dopotutto. Un regalo speciale per una persona speciale.

*


La piccola non si rese mai conto di ciò che era successo. Quando chiuse gli occhi sapeva che si sarebbe svegliata in paradiso. Il paradiso la sua mamma glielo descriveva sempre come un posto di cui non aver paura; lei non parlava, non camminava ancora, era malata, ma la capiva. Il bello dei bambini è questo: sanno ascoltarti ma non darti un feedback comprensibile. Ma loro sanno tutto e capiscono tutto.

Si risvegliò in una specie di paradiso. Sentiva di essere tra le braccia di qualcuno e delle voci. Ma era comunque troppo stanca e dolorante per capire. Poca era anche la forza per piangere.


- La bambina morirà? – chiese una voce affranta. Fu le prime parole che sentì provenire da lui, quello che sarebbe stato il suo unico e vero protettore, il suo angelo. Insomma, tra angeli ci si intende. Il volto della persona che la sorreggeva teneva un’espressione cupa, e i riccioli mori che gli ricadevano sugli occhi le impedivano di vederne meglio il volto.
- Non la voglia allarmare, signor Jackson. Ma l’unico modo per salvarla è quello di trovarle un nuovo fegato entro poco tempo. Dalle analisi che le abbiamo fatto in questa mattinata abbiamo rilevato che il sintomo si è appena manifestato, ergo ha più tempo per procurarsene uno. Come ben saprà, il procedimento per richiederne uno è lungo e doloroso… - rispose un’altra voce, molto secca e professionale. Stava di fronte all’uomo misterioso.

- Non ho intenzione di far morire questa bambina. – disse secco, con una voce determinata. – Non voglio.
- Quindi lei è disposto ad aiutarla? – fu una domanda veloce e rapida.
- Sì, dottore. Lo voglio più di qualsiasi altra cosa.

Buio.

*

- Michael, sei sicuro di volere adottare questa bambina? Non pensi alle controversie dei media e quanto le sarebbero addosso, tesoro? – una voce calda avvolse la stanza. Una signora con grossi occhiali tondo accarezzava dolcemente il viso dell’uomo misterioso. Nei suoi occhi solo tanta gioia e orgoglio per aver creato un essere così buono.

Di tutta risposta, egli le prese la mano e le sorrise di cuore.
- Non posso abbandonare un essere umano in quelle condizioni. Se la stampa chiede informazioni dirò semplicemente che quella è una bambina malata e io la ospito qui a Neverland.
- Rispetto la tua decisione, tesoro. Come la chiamerai la tua piccola ospite?

Michael sorrise.

- Annie. Annie Dorothy Jackson. 

 

---

Angolo dell'autrice:
Ma buonsalve! :D
Ho inziato una nuova Faaan fictioon.. un po’ diversa dall’altra, ma spero che vi piaccia lo stesso!
Bene, questo è solo il primo capitolo e aspetto recensioni **
Un bacio,

gm19961 o gymmy

 

(Riscritto primo capitolo il 14/3/2014)

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: gm19961