15/05/2011
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Wingherdum Levicosa?
- Ma certo - rispose George. - Gli ho detto che ero tremendamente curioso ed ha abboccato! Tu invece hai fatto ciò che dovevi?
Fred sollevò appena la bacchetta di Molly.
George sorrise. - Fantastico! - esclamò. - Mi pare che bisognava dire qualcosa del tipo... Wincoso. Wilbur. Wi...
- Wingardum? - chiese Fred.
George sorrise. - Giusto, quello. E poi tipo... Levicosa, mi pare. L’ha detto in fretta, Perce. Ma come hai fatto a capire che era proprio Win... Winquellocheè?
- Wingardum Leviosa, lo dice sempre la mamma!
George si accigliò. - Non l’avevo notato... Va bene, passami quella bacchetta. - disse, e la prese in mano. - Wingherdum Levicosa!
Non accadde nulla.
- Insieme, dai - si corresse il bambino.
Posero le mani sul manico. - Wingardum Levio... - urlò Fred, ma George lo fermò.
- Ron potrebbe impararlo - bisbigliò, a mo’ di scusa.
- Oh, lo imparerà lo stesso fra tre anni! - ribatté Fred, e di nuovo prese in mano la bacchetta. - Wingardum Leviosa! - esclamò.
- Mamma dice sempre - ragionò George. - Che da piccoli non si sanno controllare i propri pote... Ahi!
Crosta atterrò sui capelli rossi del bambino. Uno squittio, due, poi sembrò stanziarsi lì.
- Ottimo incantesimo, Fred - commentò George, scuotendo la testa.
Si girarono di scatto.
- Dov’è finita la mia bacchetta? - urlò una voce femminile.
- Ehm... - mormorò George, strappandola dalle mani del fratello e gettandola sul letto di Ron. - Come facciamo adesso a riportare Crosta sopra l’armadio?
- Non è necessario - rispose Fred. - Ti sta molto bene, lì sopra.
- Un attimo - George corrugò la fronte. - Io e Ron abbiamo dei capelli simili, giusto?
- Giusto! - convenne Fred, spalancando gli occhi.
- Allora forse sarebbe carino invitare anche il nostro caro fratellino...