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Autore: Shizue Asahi    15/05/2011    3 recensioni
Lo osservava, mentre, rapito, le parlava di lei. Vedeva i suoi occhi chiari accendersi mentre le descriveva del loro primo incontro, di quanto fosse bella, di tutte le cose stupide che aveva fatto in sua presenza, rendendosi ridicolo. E lei si conficcava puntualmente le unghie nei palmi delle mani, mentre le diceva, con voce flebile, ma al contempo eccitata, di come, quasi, si fossero baciati o di come fosse stata coraggiosa e bellissima fino in fondo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sokka, Suki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfect

 

Lo osservava,  mentre, rapito, le parlava di lei. Vedeva i suoi occhi chiari accendersi mentre le descriveva del loro primo incontro, di quanto fosse bella, di tutte le cose stupide che aveva fatto in sua presenza, rendendosi ridicolo. E lei si conficcava puntualmente le unghie nei palmi delle mani, mentre le diceva, con voce flebile, ma al contempo eccitata, di come, quasi, si fossero baciati o di come fosse stata coraggiosa e bellissima fino in fondo.

Impassibile, Suki lo ascoltava, tormentata dal pensiero di non essere in grado di competere con una principessa. Si tormentava le labbra, poco pronunciato, sottile, guardava con orrore i suoi lineamenti, il naso non abbastanza fine e le sopracciglia troppo folte. I capelli corti, spettinati, castani, il pallore del suo viso la facevano spesso boccheggiare davanti allo specchio, e mentre si truccava fantasticava,  immaginandosi bella agli occhi di Sokka, come lo era lei.

E quando, per l’ennesima volta, lui iniziò a parlare di lei, senza neanche curarsi del che Suki lo ascoltasse o meno, qualcosa le scatto dentro. Serrò la mascella e strinse i pugni, fino a far sbiancare le nocche.

Alzò lo sguardo e la fissò. Era lì, che, quasi strafottente, li illuminava, permettendogli di nascondersi nella semi oscurità della notte.

Suki dilatò gli occhi, troppo verdi per essere considerati belli da Sokka, e allora capì di odiarla. Lo stomaco le si contrasse in una stretta dolorosa quando riportò lo sguardo su Sokka, che continuava imperterrito a parlare, e vide sul suo volto quell’espressione rapita, che avrebbe dovuto rivolgere a lei, ma che invece era destinata all’altra.

E,quando lui si girò, le sorrise e le disse che quella sera Yue era piè bella del solito, non riuscì a trattenersi dal tirargli un pugno e andarsene maledicendosi.

 

 

Angolo Autore:

Ecco, tanto per iniziare mi scuso con tutti voi per aver dato vita a questa cosa, che sarebbe dovuta essere una YueSuki, ma che poi ha preso una piega decisamente diversa,

Sinceramente non mi convince, l’ho scritta di getto e probabilmente avrà vita breve u.u 

Si accettano suggerimenti sul titolo! D:

 

PS: i risultati del contest sono finalmente on-line!

   
 
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