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Autore: Feel Good Inc    16/05/2011    5 recensioni
Il signor Wonka ha gli occhi grandi e azzurri, come quelli di un bambino.
Charlie non ha mai visto un adulto così.

{ Double Drabble; Versione 1971 }
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Bucket, Nonno Joe, Willy Wonka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The man behind blue eyes ~

 

 

 

 

 

 

 

There is no life I know to compare with pure imagination.

 

 

Il signor Wonka ha gli occhi grandi e azzurri, come quelli di un bambino.

Charlie non ha mai visto un adulto così. Per un istante lo osserva, mentre lui stringe forte la mano a nonno Joe, e non saprebbe dire cos’ha di diverso, ma è sicuro che qualcosa ci sia.

Magari è solo quel sorriso sognante. O il suo modo di guardare le persone – come se guardasse altro, qualcosa che non appare alla superficie.

Magari è solo che, in fondo, lui è il signor Wonka, il proprietario della fabbrica di cioccolato più importante al mondo, la fabbrica dei sogni...

E il signor Wonka poi si volta e sorride direttamente a lui, a Charlie, dandogli il benvenuto in quel sogno ad occhi aperti. E ancora una volta è come se guardasse al di là, come se neanche fosse lì. Come se ci vivesse, dentro quel sogno, annoiato dalla realtà di tutta questa gente urlante intorno alla sua fabbrica.

Charlie non è sicuro di capirlo, quell’uomo strano, dall’aspetto simpatico e i vestiti sgargianti. Non sa niente di lui.

Ma il signor Wonka ha gli occhi grandi e azzurri come quelli di un bambino: forse è per questo che sembra vedere così lontano.

 

 

 

[ 200 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Sì. Provo un amore incondizionato per la versione del 1971 di questo film. Ed era da tanto che volevo scriverci su, perché – senza nulla togliere a Johnny Depp, bravo oltre ogni dire – Gene Wilder è per me il Willy Wonka per eccellenza, e perché è stato lui a farmi innamorare di questa storia al punto da spingermi a leggere il romanzo.

Questa breve riflessione di Charlie nasce così, senza alcuna precedente ponderazione da parte mia; mi andava di pensare a Willy Wonka e l’ho fatto. Spero solo di aver reso un po’ di quello che mi trasmette, nelle vesti di Wilder, con i suoi adorabili occhi azzurri.

Il verso iniziale è tratto dalla canzone Pure imagination del film, mentre il titolo è adattato da Behind blue eyes degli Who.

Hope you like it.

Aya ~

   
 
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