Hi,I'm Joseph

Michelle camminava per le vie affollate di Los Angeles,con il suo Starbucks in mano e gli occhiali calati sul naso. Ogni tanto prendeva un sorso del suo frappuccino,fermandosi per qualche istante,poi ripartiva,intenta a non arrivare in ritardo al suo primo giorno di lavoro: giornalista per il Los Angeles Times.
Arrivò davanti all'enorme edificio e si avviò verso quella che sarebbe stata la sua routine quotidiana.
Riguardò per l'ennesima volta il biglietto che le avevano mandato,con scritti tutti i particolari riguardo il suo posto di lavoro.
Entrò nell'ascensore e premette il tasto 15,per arrivare al suo piano.
Non appena sentì il tipico tin dell'ascensore,mise piede in quello che sarebbe stato il suo piano e,proprio di fronte a lei,trovò una scrivania vuota con una targa davanti: M.Glimmer
"Non ci posso credere" disse Michelle,ancora incredula di quello che si trovava davanti.
Girò tutto il perimetro della scrivania e finalmente si sedette sulla poltroncina nera,girevole
"Signorina Glimmer?"
Si ritrovò davanti un uomo sulla quarantina,brizzolato e con la barba leggermente incolta
"Si..." rispose incerta la ragazza
"Piacere,mi chiamo George Martins,sono il suo nuovo direttore"
"Ehm,piacere" disse Michelle,stringendo la mano all'uomo
"Vedo che si è già ambientata.Molto bene.Per ora,dato che è nuova,curerà la parte grafica del giornale,infatti è qui per quello,no?"
Michelle alzò un sopracciglio,mentre elaborava tutto quello che le stava dicendo il suo nuovo capo
"Si,direi di si..."
"Perfetto.Questo è il suo nuovo portatile,lo dovrà usare solo per questioni di lavoro,ma lo lasciamo tenere agli impiegati più brillanti.E spero che lei sia uno di questi"
"Ah...ok..."
La ragazza guardò il Machintosh nuovo di zecca che aveva davanti,completamente bianco,con la solita mela davanti
"Se avrà bisogno di chiarimenti,le presento il suo nuovo assistente"
Una ragazza affiancò l'uomo,avrà avuto l'età di Michelle e aveva un sorriso radioso.
"Piacere,io sono Lilith Hummel,e sono,per ora,il tuo superiore.Per qualsiasi cosa,chiedi a me,sono nella scrivania di fianco alla tua"
Michelle strinse la mano anche alla ragazza davanti a lei e,per la prima volta dopo qualche minuto,parlò
"E' tutto,signor Martins?"
"Si.Almeno per oggi.Lilith le spiegherà nel dettaglio i suoi compiti. Spero che si trovi bene.Buon lavoro signorina Glimmer"
"Grazie signore.E un'ultima cosa,se non le dispiace,può darmi del tu"
"Perfetto.Buon lavoro Michelle"
Se ne andò,lasciando una scia di profumo,chiaramente un Christian Dior
La giovane ragazza si lasciò cadere sulla sedia sospirando
"Lo so,tranquilla.Il primo giorno è così per tutti.Dopo un pò ci fai l'abitudine"
Lilith le sorrise,facendola già tranquillizzare.
   
 

Le 17 schioccarono sull'orologio griffato di Michelle,e lei e Lilith uscirono dall'enorme edificio del Los Angeles Times
"Allora,come ti sembra qui?" chiese Lilith
"Bè,è carino,dopotutto"
Entrambe le ragazze sorrisero,camminando per le strade non più tanto affollate.
Quando d'improvviso un ragazzo andò a sbattere contro Michelle,facendola cadere
"Scusami tanto,non volevo,scusa" disse il ragazzo,frettolosamente
"No,non è niente tranquillo" rispose lei,tranquilla
Lui si alzò,aiutando Michelle a fare lo stesso
"Comunque sono Joseph,per gli amici Joe"
"Michelle,e di soprannomi ne ho tanti"disse la ragazza,sorridendo.
Entrambi si pulirono i vestiti,quando Michelle disse,provando a non farsi sentire
"Cazzo! Il ginocchio!"
"Che...che è successo?" chiese lui
"No,niente.Comunque,è stato un piacere conoscerti Joseph,devo andare"
Il ragazzo notò i pantaloni di Michelle un pò sporchi di sangue,così la trattenne per un braccio e disse
"Sei sicura di stare bene?"
"C-certo" rispose lei,un pò incerta
"Ho la macchina,se vuoi ti porto a casa,per farmi perdonare..."
Michelle si voltò verso Lilith,intenta a gesticolare,come per dirle di andare con lui
"Si 'Chelle,vai con lui.Io devo andare...a fare delle commissioni.Ci vediamo domani,ciao"
L'amica si dileguò in fretta,lasciandoli soli
"Ehm...direi che...accetto la tua proposta" disse,un pò imbarazzata,Michelle
"Ok,vieni"
Il ragazzo le porse il braccio e,insieme,entrarono nella sua Aston Martin nera.
 

Eccomi qui,di nuovo.Con l'ennesima storia che andrà a far parte delle 'mai lette da nessuno'.
Vabbè,spero che almeno l'inizio vi piaccia,recensite in tanti :)