Cavolata scritta
al momento, ho sempre amato questa coppia, spero che vi piaccia!^^
I personaggi sono maggiorenni
ed appartengono ad Eiichiro Oda.
Ringrazio tutti coloro che
leggeranno e recensiranno!
Tutti abbiamo dei difetti
“Quali sono i miei difetti?” Bonney rimestava civettuola il suo frullato alla fragola con la cannuccia, guardando il fidanzato di sottecchi.
Drake si voltò verso la giovane.
“In…in che senso?” chiese, perplesso.
“I miei difetti! Quali mie caratteristiche possono essere considerate dei difetti?”
L’ex contrammiraglio alzò per un istante gli occhi al cielo, ma perché le donne sono così insicure? Perché cercano tutte queste conferme?
Sapeva che l’unico modo per farla stare zitta è risponderle, nel modo più blando possibile, per evitare una scenetta discutibile con urla, improperi e pugni stretti sotto al naso.
“Ehhh…mmm…allora…i tuoi difetti…mmm…” Drake tergiversava, cercando di trovare le parole giuste.
La rosa lo guardava, dondolandosi impaziente sulla sedia.
“E muoviti, cavolo!” sbottò alla fine lei “è così difficile? Hai paura che mi arrabbi? Assurdo! Una supernova capace di stendere mille e più ufficiali della marina che ha paura della sua donna!”
L’uomo si passò una mano sulla fronte, sospirando, doveva rispondere!
“Mangi troppo, fai sempre casino, ti vesti in modo provocante, dici molte parolacce e i tuoi capelli si incastrano sempre tra i bottoni della mia divisa!”
Le iridi violette di lei si fissarono su di lui con sguardo inviperito.
“Ah, bene!” esclamò Bonney incrociando le braccia “Sono piena di difetti per te, quindi!”
“Non è vero” si difese Drake “Hai anche dei pregi”
“E quali sarebbero, sentiamo!”
L’ex contrammiraglio si sistemò il cappello:
“Lo saprai a tempo debito” rispose, alzandosi per andare via.
La ragazza rimase a lungo seduta al tavolino, furibonda.
Non tanto per l’elenco dei difetti, quanto per il benservito del fidanzato, che se n’era andato senza un perché.
Dopo mezz’ora Drake ritornò, con una bianca busta in mano che porse a Bonney.
“Cos’è?”
L’uomo non rispose.
“Roger è ritornato dall’aldilà e ti ha strappato la lingua?” chiese Jewelry beffarda prendendo stizzosa la busta.
Drake si trincerava dietro al suo mutismo.
La ragazza aprì la busta con malgarbo, cominciò a leggere, riconobbe la calligrafia elegante di lui e non riuscì a credere ai suoi occhi.
Mangi
troppo,
ma adoro l’espressione del tuo viso quando addenti una fetta di pizza.
Fai
sempre
casino, e se non fosse per te qui sarebbe un vero e proprio mortorio.
Ti
vesti in
modo provocante, hai un corpo meraviglioso che non mi stancherei mai di
guardare; per la cronaca, quei
pantaloncini con le bretelle mi fanno morire.
Dici
molte
parolacce, dici quello che pensi e questo mi piace un sacco, lo sai;
sai anche
quanto odi le “grandi dame” che non le dicono per paura del giudizio
degli
altri, te ne freghi altamente ed è questo che mi ha fatto
innamorare di te.
I
tuoi capelli
si incastrano sempre tra i bottoni della mia divisa, e io li
toglierò sempre
con tutta la delicatezza possibile, per non farti male.
Tutti
abbiamo
dei difetti, ma è incredibile il fatto che nei tuoi io riesca
sempre a trovare
un pregio.
Non
so perché
tu abbia scelto uno stoccafisso di ex contrammiraglio come me, ma in
tutta
onestà devo dirti che con i tuoi difetti-pregi tu riesci sempre
a farmi sentire
l’ ex contrammiraglio più fortunato del mondo.
Ti
amo.
Bonney alzò gli occhi dal foglio, stupita.
Davanti a lei, il suo uomo che, con un gioco di prestigio insegnatogli da Hawkins, fece comparire una gialla giunchiglia dalla manica.
“Sei pazzo…” sussurrò lei.
“…di te” concluse lui.