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Autore: Annabells    17/05/2011    2 recensioni
Ero geloso, evitavo di stare sul bus quando c'eravate entrambi,
era irritante. Perchè solitamente venivo scelto io, ero io il
fratello bello e affascinante, avevi ferito il mio ego e all'epoca
non avresti potuto fare di peggio.
Una gerard/ragazzo misterioso u.ù
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My Chemical Romance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci credo che stò postando sul serio questa cosa ahah ma non è interamente colpa mia.
Ieri ho letto una fic su questa coppia e dopo settimane ho avuto la malsana idea di scrivere
qualcosa dal punto di vista di Gerard. Il pairing non lo svelo, ma è interessante**
Niente, spero sia di vostro gusto e ricordo che i commenti sono più che graditi, Ora niente vi
lascio e vi auguro una buona lettura ;D


Give me envy, give me malice, give me attention.


E se c'era una scelta da fare ho preso sempre la decisione sbagliata.
Se c'era un sentimento da reprimere non sono mai stato capace di
farlo, non totalmente almeno.
Se si trattava di dimenticare ho rimosso ciò che non dovevo.
Se si trattava di trattare con un peccato mi ci buttavo a capofitto,
non riuscendone più a fare a meno.
Sono un disastro sociale, con una tale incapacità nel vivere che la
parola inetto non rende il concetto. In una cosa soltanto riesco a
non fallire: sopravvivere a questo mondo, sopravvivere all'insofferenza
che mi porto dietro da troppi anni, come un ombra. Un ombra che
non posso, non riesco a scacciare via, se non per più di qualche giorno
di beatitudine.
Con te le cose avevano iniziato a cambiare, anche tu eri un disastro,
anche se non ai miei livelli. Forse, era questa nostra deficienza emotiva
a far si che ci trovevamo così bene insieme, chi lo sà. Tutto è iniziato per
merito (o colpa ) di Pete Wentz, chi sennò, tu eri il suo prediletto e non
poteva non vantarsi di te, e i tuoi testi, con me e poi si era lasciato sfuggire
che eri un nostro fan. Credevo che questo comportasse che una notte con
me non ti sarebbe dispiaciuta, invece contro ogni (mia ) logica scegliesti
l'altro Way: quello occhialuto, timido e apparentemente sfigato.
Con Mikey le cose durarono poco, più che altro vi divertivate a tenerci svegli
la notte, con i vostri giochetti. Mikey era troppo dolce, troppo innocente e
troppo premuroso, era troppo per te.  Ero geloso, evitavo di stare sul bus
quando c'eravate entrambi, era irritante. Perchè solitamente venivo scelto
io, ero io il fratello bello e affascinante, avevi ferito il mio ego e all'epoca non
avresti potuto fare di peggio.
Provarci con te dopo che con Mikey era finita (Mikey era tornato da Pete) era
diventata una questione di principio: dovevo mostrare a te, a me e agli altri
che Gerard Way poteva avere chiunque volesse. Ma il tour era praticamente
finito e il tuo cantante non ti lasciava mai da solo, era peggio di un cagnolino.
E poi una sera all'ennesima festa di Pete, quella che si è svolta a casa sua dopo
la fine del tour finalmente avevo avuto l'opportunità. Avevamo parlato del più
e del meno, mandando giù una quantità di alcol sufficiente per togliere il freno
all'inibizione.
 E poi ricordo le porte aperte, le camere occupate tranen quella in fondo al
corridoio, le mani e il caldo  umido. Eravamo appiccicosi e i  movimenti
disperati, le  labbra insistenti, c'è un groviglio di gambe e un intreccio di corpi,
caldi e lisci, tocchi veloci e i baci imbevuti di alcool. Le labbra macchiate di
liquore che si spostano ovunque, sulla pelle sudata e surriscaldata.
I miei sensi andarono in sovraccarico, lasciandomi inerme al tocco delle tue
labbra, allo scivolare delle tue mani curiose sul mio corpo, che spingevano e
incitavano, era tutto  uno scontro di labbra e il fondersi di due corpi. E poi il
sudore che colava lungo la tua pelle, il respiro caldo soffiato contro la mia pelle,
le dita callose sul mio braccio e le carezze sulla guancia prima di spostare i capelli
saturi di sudore dalla fronte. Non vi era solo passione, vi era anche una dolcezza
in tutto ciò che rendeva il tutto speciale. Qualcosa non era solo la soddisfazione
di aver avuto ragione, stare con te, Ryan è stato oltre ogni aspettativa, e in quelle
di settimane avevo avuto delle aspettative parecchio alte.
E alla fine esplode il calore e il movimento si ferma, e il silenzio cade tra le lenzuola
umide. Ero intento a mantenere le distanze e lasciandoti il spazio, ma poi ti sei leccato
  le labbra dicendo sottovoce: "Io non mordo" e ho perso ogni forza di volontà.
E per mancanza di idee migliori, ti tiro vicino per abbracciarti, per un breve istante
ho avuto il timore di aver fatto la mossa bagliata, ma poi avvolgi le braccia intorno alla mia
vita e ti appoggi alla mia spalla lasciandomi soffici baci sulla  linea del collo.
Siamo fregati. L’unica cosa positiva? Ci mangiamo, ci osserviamo e ci scrutiamo a vicenda.
Ci faremo male insieme.
   
 
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