Sweltering Love Making

Il sole primaverile, che fino a qualche settimana prima sembrava non avere speranza di riuscire a far sparire i rimasugli dell'inverno che ancora aleggiavano su Konoha, ora brillava senza pietà sul piccolo appartamento di Naruto - che dalla posizione elevata non aveva scampo dai raggi che filtravano dai muri e dalle fini tende, smosse da un vento appena accennato che però non aiutava a raffreddare la pelle che sfiorava.

La stanza del biondo era piuttosto stretta, angusta quasi, e lo spazio era poco; il letto a una piazza e mezza e l'armadio erano l'unico mobilio presente, ma in quel momento era l'ultimo pensiero che poteva passare per le teste di Naruto o Gaara.

Erano troppo intenti a prestare attenzione l'uno all'altro per preoccuparsi di cose tanto insignificanti—era passato molto tempo dall'ultima volta che erano stati insieme così. Molto. Troppo.

Gaara aveva colto l'occasione dell'invito dell'Hokage per far visita al festival annuale che si teneva al villaggio per la celebrazione della fondazione di Konoha - avvenuta ai tempi del Primo Hokage, proprio nel periodo di piena fioritura dei ciliegi tanto amati da tutti gli abitanti del Paese del Fuoco - per sperare di poter stare in compagnia della persona che amava, anche solo per qualche giorno.

Così una volta assolti i loro doveri, si erano concessi un po' di intimità.
Si trovavano sul letto di Naruto, in un pomeriggio tanto caldo e soffocante da rendere il respirare faticoso... e l'aria intorno a loro era impregnata dei loro umidi respiri combinati. Sospiri, gemiti spezzati e parole dolci risuonavano nelle orecchie Gaara, nessuno dei due sapeva da chi venivano e a nessuno dei due importava, in fondo.
Le dita si contraevano e affondavano nella pelle leggermente abbronzata delle scapole di Naruto, le mani di quest'ultimo che stringevano convulsamente le cosce fra le quali si muoveva... i corpi sudati che scivolavano l'uno sull'altro.
Erano così vicini da non riuscire quasi a distinguere dove finiva uno ed iniziava l'altro... il lento movimento all'interno del suo corpo lo facava impazzire ed era fantastico al tempo stesso, piacere e tortura fusi insieme.

Le languide carezze delle loro lingue gli provocavano brividi bollenti di piacere che gli attraversavano il corpo; la pelle d'oca che si formava sulle sue braccia candide. Ogni volta che occhi verdi ed occhi blu si incontravano e rimanevano incatenati gli uni al viso dell'altro, Gaara si sentiva fremere inconsciamente ed una sottile linea di lacrime gli bagnava le tempie mentre una miriade di emozioni lo scuotevano nel profondo.
E quella voce che, appena più udibile del frusciare delle foglie al vento di quella primavera ritardataria, gli sussurrava mille volte "ti amo" fino a che Gaara sentiva quelle parole riecheggiare dentro di sé ancora e ancora.

—Era molto più di semplice sesso, era la perfezione incarnata.


 

Temari (Temari 88) - Sweltering Love Making

Correttezza grammaticale: 10/15

Stile e forma: 5.5/10

IC: 15/15

Originalità: 6/10

Trattazione del tema: 7/10
 

Tot: 43.5/60