17/05/2011
5 recensioniFandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Genere: Introspettivo, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Slash, What if? (E se...)
Conteggio Parole: 542
Note: 1. Un what if senza senso e filo logico sulle scuse di Dave a Kurt. <3
2. Dedicata alla mia fatina.
Ti amo <3
{ Non con il fisico, ma con il cuore ~
- Ma ora... Tutto ciò che vedo è il tuo dolore. - disse Kurt, fissandolo negli occhi.
"E il mio amore? Possibile che tu sia così cieco da non riuscire a vedere anche quello, Kurt?" pensò Karofsky abbassando lo sguardo a terra, incapace di specchiarsi nelle iridi chiare dell'altro.
- Ehy... Che succede? - chiese preoccupato il soprano, notando l'espressione sofferente sul volto della sua "guardia del corpo".
Lo osservò togliersi il basco rosso che indossava e stringerlo in una mano.
Non lo aveva mai visto in quel modo...
Aveva delle lacrime a incorniciargli il viso arrossato e contratto in una smorfia di dolore.
Gli occhi nocciola restavano fissi a terra, quasi spaventati.
- Non hai idea di quanto mi dispiaccia, Kurt... - disse David con la voce rotta dal pianto.
Per quei mesi aveva dovuto sopportare tutti i rimorsi scaturiti dalle sue azioni.
Aveva compreso ogni suo errore ma non era mai riuscito a trovare il coraggo di andare a chiedere scusa al più piccolo.
- Sono... Davvero dispiaciuto per quello che ti ho fatto. - continuò Karofsky, alzando appena lo sguardo su Kurt.
Il ragazzo dalla pelle di porcellana era rimasto come impietrito davanti a quella scena.
La persona che gli aveva rubato il suo primo vero bacio, che lo aveva minacciato di morte e costretto a farlo scappare alla Dalton Academy adesso era di fronte a lui a chiedere perdono in lacrime.
Kurt aveva odiato David per quello che gli aveva fatto in passato eppure, da quando era tornato al McKiney, aveva intravisto nuovi lati del carattere del ragazzo.
Ma vederlo così fragile e dispiaciuto fece stringere il cuore di Kurt.
- Lo so. Lo so. - cercò di rassicurarlo cercando di reprimere la voglia di piangere e quello strano desiderio di sentire l'altro più vicino.
Lui aveva sempre saputo il suo segreto ma, da bravo egoista, aveva pensato solo ai danni che l'altro gli aveva inferto.
Non aveva pensato neanche una volta che Dave potesse aver paura per essersi scoperto omosessuale, non aveva mai preso in considerazione l'idea di aiutarlo.
Era stato uno stupido...
- Non lo sai... - mormorò ancora il giocatore di football, cercando di reprimere le lacrime che ancora scendevano copiose sul suo viso.
- Ti ho perdonato David!
Perchè dici che non lo so? - chiese Hummel.
Karofsky abbassò nuovamente lo sguardo per qualche istante per poi fissare gli occhi chiari della sua fatina.
- Perchè non hai capito il vero motivo per cui sto così male...
Perchè... Io... - Dave sentì la gola seccarsi all'improvviso e non riuscì a finire la frase, tornando nuovamente a singhiozzare.
Adesso anche Kurt Hummel piangeva.
- Dave...
G-guardami per favore! - aveva bisogno di conferme.
Aveva bisogno di quegli occhi nocciola che mai aveva guardato con tanta attenzione.
- Ti amo... - confessò infine il difensore dei Titans, tenendo però lo sguardo basso.
Come se il suo amore non fosse all'altezza di una persona come Kurt.
Quando Karofsky sentì il corpo esile di Hummel stringerlo in un abbraccio rimase immobile e, per lo stupore, le lacrime smisero di rigargli il viso.
Sentì il soprano singhiozzare e stringerlo ancora più forte.
Kurt non disse nulla, preferì restare stretto a David che, nonostante l'imbarazzo e l'agitazione - erano pur sempre davanti all'aula di Francese - non si allontanò da lui.
Quella fu la prima volta che Kurt sentì Dave così vicino.
Non con il fisico, ma con il cuore.
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