"Tre minuti
Solo tre
Minuti per
Parlarti di me..."

Credi che bastino?
Credi che in tre, fottutissimi minuti possa dirti tutto?
Cosa penso di te, di quello che hai fatto, di cosa accadrà.
Non riesco ad aprir bocca.
Quasi non riesco a respirare.
Stringo le mani a pugno: come vorrei frantumare questo dannato vetro!
Romperlo, infrangerlo, polverizzarlo.
Prenderti e fuggire, andar via da qui.
Impossibile.
Lo so bene.



"Per convincerti ho
Due minuti
Ancora due
Minuti ma..."

Mi appoggio con i gomiti al tavolino.
Avverto il tuo sguardo su di me, e alzo gli occhi.
Incredibilmente stai sorridendo.
I tuoi occhi verdi sono appena socchiusi, le labbra increspate verso l'alto lasciano intravedere i tuoi denti bianchi e regolari...
Peccato per quella uniforme.
Arancione, completamente.
Come i tuoi ricci ribelli.
Respiro profondamente, per farmi coraggio.
-Izzy?-
Continui a sorridere e muovi appena il capo.
-Dimmi, Noah.-
No, non posso farcela...
Vorrei convincerti a mentire, negare quello che hai fatto.
So già che non lo farai.



"Come...
Sale...
Bianco brucerei
Le bugie
Che ogni giorno
Direi"

Sì, mentirei per te.
Ogni singolo giorno.
Davanti a chiunque.
Direi che non è vero, che non sei stata tu.
Che non hai ucciso Chris McLean.
Inutile.
Le prove mi smentirebbero subito.
Prove, quelle cazzo di prove!
Non capisco perché tu l'abbia fatto, e soprattutto perché ti sia fatta catturare così facilmente.
Senso di colpa? Rimorso?
Parole inutili.
Inutili, ora che stanno venendo a prenderti per...
-Un viaggio.-
Ti guardo dritto negli occhi: tu continui a sorridere.
-Sto per partire per un viaggio, sai Noah?-
Respiro a fatica, il cuore che batte come impazzito.
-Un viaggio lungo, forse difficile, ma bellissimo.-
-L'ultimo viaggio...- sussurro, sentendo le lacrime scorrermi sul volto.
Izzy poggia una mano sul vetro divisore.
-L'ultimo, ma il più bello e misterioso: come te...-
Poso la mia mano in corrispondenza della sua, tremando, incapace di arrestare le lacrime.
Due guardie in uniforme le si fanno vicine.
-È ora: signor Dasari, deve andare.-

"…Un minuto
Resta un minuto
Per poterti dire…"

Mi avvicino al vetro, vi poggio la fronte ed esalo -Ti amo...-
Impossibile udire la mia voce flebile oltre il vetro.
Sono però sicuro che Izzy abbia capito.
Mi sorride, mi saluta con la mano e si allontana dietro le due guardie.
Giunta sulla porta si blocca, mi guarda negli occhi e, per la prima ed ultima volta, sussurra -Ti amo anch'io...-
Poi sparisce oltre una porta.
Nella mia vita resterà un silenzio assordante dopo di lei.
Dopo quegli ultimi, terribili, tre minuti.
-Buon viaggio, Izzy...-









La canzone utilizzata all'interno della storia è "Solo 3 minuti" dei Negramaro