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Autore: HermioneCH    17/05/2011    2 recensioni
Sirius si trova ad affrontare un terribile fatto di sangue che gli rimarrà impresso nelle mente per molto tempo.
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastor Moody, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Rosso e Bianco




Il giovane Sirius Black era seduto al tavolo di una taverna da quattro soldi, pochi chilometri fuori da Londra.
Nel profondo dei suoi occhi si poteva scorgere la preoccupazione che gli attanagliava l'anima. La porta del pub si aprì, Sirius alzò gli occhi in direzione dell'entrata, pochi istanti dopo riabbassò lo sguardo, sbuffando.
Svuotò il calice di vino color rosso sangue e iniziò a martoriarlo con le mani.
"Ancora vino, signore?" chiese una giovane donna dai lunghi capelli color oro.
Sirius scosse la testa e la ragazza si allontanò.
La gamba del giovane Black si muoveva senza freni, martellando il pavimento. Sirius diede un veloce sguardo all'orologio, mentre l'agitazione gli annodava lo stomaco.
Trenta minuti! Maledizione! pensò Sirius Trenta minuti di ritardo e Remus non è mai in ritardo!
La porta si aprì una seconda volta. Nel pub entrò un bel ragazzo della stessa età di Sirius. Il giovane mago aveva i capelli castani, gli occhi ambrati e portava un logoro mantello da viaggio.
Sirius si alzò, mentre l'altro percorreva velocemente la distanza che lì separava.
"Remus, dove diavolo..?"
Remus alzò la mano e lo interruppe "Non qui, usciamo" sussurrò, guardandosi furtivamente attorno.
Sirius estrasse dalla tasca qualche moneta e la gettò sul tavolo, prese il mantello dalla sedia e se lo ripose sulle spalle.
La strada era deserta e un leggero nevischio ricopriva tutto intorno.
"Si può sapere dove diavolo sei stato? Mi hai fatto prendere un colpo" apostrofò Sirius, arrabbiato.
"Dovevo vedermi con Benjy, prima di incontrarti" rispose Remus, con tono preoccupato. Sirius gli si avvicinò "Non è venuto all'appuntamento. Sono andato a casa sua ma non c'era"
Sirius si lisciò la barba "Non preoccuparti, Remus. Sai come è fatto Benjy, si dimenticherebbe la testa se non fosse attaccata al collo".
"Ho uno strano presentimento, Sirius" rispose Remus, guardandosi le spalle per l'ennesima volta.
"D'accordo" disse Sirius, poggiando la mano sulla spalla dell'amico "Controlliamo. So che ieri sera doveva dare il cambio a Malocchio a Rock Creek Park. Ieri si è lamentato con me perché Moody pretendeva un rapporto dettagliato in giornata"
"Andiamo da Malocchio, forse lui l'ha visto oggi. Magari Benjy è ancora da lui" disse Remus, annuendo.
"Non mi sorprenderebbe" rispose Sirius, con un sorrisetto "Conosci Malocchio, avrà fatto riscrivere a Benjy tutto il rapporto per una virgola fuori posto"
Remus annuì, afferrò la spalla di Sirius e dopo aver dato un'occhiata in giro per assicurarsi che non vi fossero Babbani, si smaterializzarono.
Riapparvero a qualche centinaia di metri dalla casa di Malocchio Moody.
La neve era più alta che fuori Londra, Sirius si sentì subito i piedi infreddoliti e bagnati.
"Chi è?" sbraitò Malocchio, una volta che Remus ebbe bussato alla porta.
"Sono Remus"
"Identificati"
Sirius alzò gli occhi al cielo, ma Remus lo ignorò "Remus John Lupin, Grinfondoro, membro della stessa organizzazione di cui fai parte tu, la quale è stata fondata dal padrone di Fanny e da lì prende il suo nome. Inoltre, una volta al mese mi trasformo in una creatura dal carattere alquanto sgradevole" sussurrò Remus.
"Chi c’è con te?"
"Sono Sirius. Dai Malocchio aprì questa porta. Mi sto gelando il culo!" disse Sirius, impaziente.
La porta si aprì di qualche centimetro. Sirius allargò le mani e le fece vedere a Malocchio, dopo di che l'Auror spalancò la porta.
"Muovetevi, dentro!" tuonò Malocchio, trascinandoli in casa.
Sirius si guardò in giro, era stato poche volte nella casa del vecchio Auror e più che mai la trovava fredda e angusta.
"Che ci fate qui?" borbottò Malocchio.
Remus riassunse i fatti e gli chiese se aveva visto Benjy.
"Non ho notizie del giovane Fenwick" rispose Malocchio "La cosa non mi piace"
"E non sai nemmeno se è tornato a casa dopo il turno di sorveglianza?" chiese Sirius, iniziando a provare gli stessi timori di Remus.
"No"
"Dannazione" imprecò Sirius.
"Andiamo!" disse Malocchio, afferrando il bastone dal portaombrelli "Dobbiamo controllare"
Il terzetto uscì velocemente di casa e si smaterializzò.
Rock Creek Park era deserto, la neve aveva smesso di cadere e aveva ricoperto ogni cosa con un'immacolata coltre candida. Neve morbida e polverosa.
I tre membri dell’Ordine della Fenice setacciarono il parco, senza esito, per più di mezz'ora.
"Qui non c'è" disse Sirius, appoggiandosi al tronco bianco di una betulla, incrociando le braccia.
"Inizio a sentirmi sollevato" disse piano Remus.
"È come ti ho detto io, si sarà rintanato in un qualche pub per sfuggire alla neve e si è dimenticato di te" rispose Sirius, si scostò dall'albero, vedendo Malocchio apparire in lontananza.
Un ramo si mosse e un po' di neve cadde in testa a Remus.
"Sirius, malediz..."
Non poté finire la frase perché l'amico gli aveva messo un dito sulla bocca. Con occhi sbarrati dall'orrore, Sirius tolse la neve rimasta sul capelli di Remus.
"È rossa" disse confusamente Remus, vedendo la neve nelle mani di Sirius "Ma quello è..."
"Sangue" concluse Sirius, lasciando cadere la neve per terra. Lentamente alzò lo sguardo, orripilato dall'idea di quello che avrebbe potuto trovarsi davanti.
Sirius si sentì mancare il respiro e distolse lo sguardo. Si mise una mano sul viso, mentre lo stomaco gli si aggrovigliava.
"Mio Dio" sussurrò Remus, mettendogli una mano sulla spalla.
Sirius alzò di nuovo lo sguardo. I resti del corpo di Benjy Fenwick erano incastrati tra i rami della betulla, macellato, fatto a pezzi, lasciato lì a marcire. La neve che lo ricopriva non era più bianca e candida, ma rossa, impregnata di sangue.
"Ora è in un posto migliore" disse debolmente Malocchio, vedendo l'atrocità del corpo martoriato di Benjy.
Sirius fece un passo indietro e chiuse gli occhi, ma nella sua mentre era sempre ben visibile l'immagine della neve intrisa del sangue di Benjy Fenwick. Un contrasto di rosso e bianco.
  
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