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Autore: IosonoancoraquaRose    18/05/2011    2 recensioni
Ed ecco la piccola rossa che corre per la Sala Grande per non arrivare in ritardo alla sua prima colazione, colazione dove tutti la guardano. Perchè? Tutto sta nel colore della divisa.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ecco la piccola Rose Weasley correre per la Sala Grande, dopo essersi messa in fila. Perché stava correndo? “Ehy ragazzina è tuo questo gufo?” chiese uno del terzo di Corvonero. “Grazie mille.” Disse prendendosi la sua piccola civetta bianca che aveva preso il nome di Edvige II, in ricordo della civetta bianca di zio Harry. Rose lasciò la piccola civetta addormentata nelle mani del cugino James, al tavolo dei Grifondoro. Mentre la McGranitt faceva il suo discorso, di cui Rose non si perse una parola, qualcuno iniziò a fare qualche pronostico su dove sarebbe finito il figlio di minore di Potter, Albus e ovviamente dove sarebbe stata smista la piccola Weasley. E lo smistamento ebbe inizio. Piano piano vennero smistati tutti. “Potter, Albus” appena il capello venne posato sulla testa del bambino, questo gridò: “SERPEVERDE!” E i serpeverde iniziarono ad esultare. Un Potter in mezzo a loro. Ma la cosa che nessuno aveva previsto era lo smistamento di Rose. “Weasley Rose.” Gridò la direttrice, e ad attraversare la sala grande fu una ragazzina non molto alta e con una folta chioma di capelli rossi che mettevano in risalto i suoi chiarissimi azzurri “Decisione difficile. Vedo che ha un bel carattere, sei buona gentile. Ti troveresti benissimo nei grifondoro. Ma vedo anche che c’è una grande voglia di riscatto. Quindi: SERPEVERDE!” Questa volta la sala non applaudì, erano tutti troppo sconvolti. L’applauso partì appena la piccola Rossa raggiunse il tavolo dei Serpeverde. 5 anni dopo “Rose Jean Weasley! Ho ti alzi immediatamente da quel letto o giuro che ti lancio una maledizione senza perdono!” era così candida la voce della sua migliore amica che imprecava in modo poco gentile, di prima mattina “Miseriacca Chisty! Capisco che tu sei mattiniera ma ti vorrei ricordare che la sottoscritta ama dormire e non essere svegliata in modo così violento di prima mattina dalla sua migliore amica.” Dissi facendo un ghigno. “Adesso alza il tuo regale culo dal letto, infilati la divisa e muoviti o non rimarrà nulla per colazione!” Adoravo Christin O’Connell, con la sua gentilezza da rugbista irlandese era la migliore sulla piazza. Mi infilai in bagno, e in quattro e quattr’otto ero pronta, con la mia divisa verde-argento perfetta. “E che diamine! Per Morgana, Merlino!” disse una voce familiare “Non sono l’unica che impreca di prima mattina allora.” Disse facendo un sorriso soddisfatto la mia migliore amica. “Divertente, vero?” chiesi guardando il biondo platino sulla porta. “Tantissimo signorina Weasley. Dai adesso muoviti, sto morendo di fame. Chirsty vieni con noi o aspetti Al?” chiese il mio adorabile migliore amico “Aspetto Al voi andate.” “Allora ci vediamo a Difesa.” Dissi io accennando un ciao con la mano. “Allora pronta ad affrontare la terza settimana di scuola signorina Weasley?” chiese lui appena fuori dalla Sala Comune “Ehm.. potrebbe essere.” Dissi e lo fissai, aveva un espressione stranissima, era un misto tra confusione e divertimento. Scoppia a ridere, non ce la facevo proprio a resistere “Sono così buffo?” chiese lui, io annuì con la testa ancora piegata in due dalle risate. “Ma prima di entrare in Sala Grande ricuperai tutta la mia dignità “Allora pronta ad apparire la solita fredda, stronza e per niente fine, Regina dei Slytherin? Sai vorrei proprio vederre la faccia di quella gente che ti vede ridere, credo che ci rimarrebbe di stucco nel vedere quanto sei bella quando ridi.” Sorrisi per il complimento e entrai in Sala Grande seguita dal mio migliore Amico. Ecco quello che pensava l’intera scuola di lei. La rossa era fredda, stronza, distaccata. Bella da togliere il respiro nella sua divisa per niente regolare. Con la gonna più corta e il cravattino allentato, la camicia slacciata fino al secondo bottone, che faceva in modo di far intendere: “vedo e non vedo”. E poi ai piedi un immancabile paio di Converse verdi-argento. Quella era molto diversa dalla Rose Weasley che era entrata 5 anni dalla porta. Quella era la regina dei Slytherin, non la prima Serpeverde che passava. E la prima Weasley a finire nei Serpeverde.
  
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