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Autore: kateausten    19/05/2011    8 recensioni
L'ultimo anno di Lily Evans a Hogwarts.
L'ultimo anno per la scuola, per le amiche,
per la spensieratezza dei diciassette anni..
per James Potter.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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1 settembre 1977

Lily Evans guardò fuori dal finestrino dell' Espresso di Hogwarts e si asciugò una lacrima. Fece un sorriso amaro: era l'ultimo anno nella sua amata scuola e lei aveva inaugurato il viaggio come tutti gli anni, ovvero piangendo dopo la litigata con sua sorella Petunia. Basta, si disse.
Basta soffrire per lei, per una che ti considera un mostro.
E per quale motivo poi? Perchè era una strega? La tristezza stava facendo posto alla rabbia e Lily sospirò, cercando di calmarsi. Aveva un nuovo anno a cui pensare, l'ultimo. Stovolta sorrise malinconica. L'ultimo anno in quel luogo dove si era sentita a casa. Dio, quanto le sarebbe mancata.
La porta dello scompartimento si aprì di botto, rivelando le figure di Marlene, Mary e Alice, le sue compagne di dormitorio nonchè migliori amiche dal primo anno.
Guardandole Lily sentì una familiare ondata di calore e che si, sarebbe andato tutto bene.
"Lily!! Finalmente!! Ti abbiamo cercato dappertutto!" disse Mary sedendosi accanto a lei.
"Guardate che sono sempre stata qui, non mi ero mica nascosta" rispose lei spostandosi per fare spazio alle amiche.
"Ah, bene a sapersi.. Qualcuno era già entrato nel panico non vedendoti" disse Alice.
Lily la guardò sorpresa.
"Ah si? E chi?"
Poi, vedendo le amiche trattenere una risata, si battè la mano sulla fronte.
"Ditemi che non è vero! Non siamo neanche arrivati a Hogwarts e Potter ha già cominciato il suo lavoro di stalker!"
"Cos'è uno stalker?" chiese interessata Alice.
Marlene sorrise e guardò Lily.
"Tesoro perchè non provi a dargli una possibilità?" disse dolcemente.
"Marlene, spero che tu stia scherzando"
"No affatto" disse risoluta scuotendo i riccioli neri.
Lily sospirò e non rispose. Quello era l'ultimo anno per un sacco di cose: per la scuola, per le amiche, per la spensieratezza dei diciassette anni.. per James Potter.
Il suo cuore fece un piccolo balzo a cui lei cercò di non dare peso. Con il chiacchericcio delle amiche di sottofondo si perse nei suoi pensieri. Potter era stato il suo incubo personale per ben sette anni. Era dal primo anno che la stuzzicava con i suoi scherzetti, per poi, dal quarto anno, cambiare registro e assillarla per farla uscire con lui. Sempre, dovunque fosse, qualsiasi cosa stesse facendo, vedeva apparire i capelli scompigliati di Potter, seguito dal resto del suo corpo, per il quale tutte le ragazze di Hogwarts emettevano sospiri. E la cosa estenuante di Potter era che non si arrendendeva, come tutti, ai continui rifiuti. No Signore, lui continuava, insisteva, finchè lei non perdeva le staffe.
"Ehi Lily! Lils!!" Mary cercò di richiamare l'attenzione della rossa.
"Cosa?" chiese Lily cercando di capire il filo del discorso.
"Dicevamo che Potter, prima, ci ha invitato a un festino nella camera dei Malandrini sabato prossimo" disse Alice.

I Malandrini.

Lily fece una smorfia. Non solo Potter era già arrogante e sbruffone per conto suo, ma a dargli un aiuto c'erano quelli che erano gli amici storici di Potter e che insieme formavano il famoso gruppo dei Malandrini. Oltre al già citato Potter, c'erano Sirius Black, migliore amico in assoluto di James, bello da far paura con un alto tasso di cuori spezzati al seguito; Remus Lupin, ragazzo dolce e gentile, con cui Lily era diventata molto amica. Non concepiva veramente come un ragazzo del genere potesse essere amico di due elementi come Potter e Black. Infine, c'era il timido e grassoccio Peter Minus, a chiudere il gruppo.
Lily assunse una faccia da Prefetto Perfetto, come soleva chiamarla Marlene e sbuffò assolutamente contrariata.
"Assolutamente no. E' contro le regole"
"Dai Lily non rompere!" disse Mary.
"Bene voi andateci pure, io resto in camera".
"Si.. ecco" disse Marlene titubante "James aveva previsto questa risposta. E ci ha detto di dirti che se avessi rifiutato sarebbe venuto personalmete lui nel nostro dormitorio e ti avrebbe portato alla festa di peso".
Lily scoppiò a ridere.
"Voglio proprio vedere! Quello sbruffone, arrogante.." cominciò a dire Lily, quando la porta dello scompartimento si aprì e James comparve con Remus al seguito.
Il suo sguardo si posò immediatamente su Lily, sorridendole.
"Ciao ragazze! Buongiorno gioia mia. Chi stavi insultando così piacevolmente?"
"Potter, prima cosa, non chiamarmi gioia mia. Seconda cosa.. indovina?" rispose Lily stizzita.
"Certo non me, dolce tesoro".
Remus alzò gli occhi al cielo, mentre quelli di Lily si ridussero a due fessure.
"Potter" disse in tono di avvertimento.
"Evans" rispose lui con dolcezza.
A Alice scappò un risolino, che coprì con un colpetto di tosse.
"Evans" cominciò James con uno scintillio negli occhi "So già che tra due settimane c'è la prima uscita a Hogsmade e mi chiedevo se.."
"Non esco con te, Potter" lo interruppe Lily.
"Non mi hai neanche fatto finire la frase!" protestò James.
"Ok, finisci"
"Esci con me?"
Lily sospirò e si limitò a guardarlo in maniera eloquente. Lui fece un sospiro teatrale e si scompigliò volutamente i capelli.
"Come vuoi Evans. Però sabato voglio vederti nel mio dormitorio. Spero che le tue amiche ti abbiano avvertito su cosa succederà se non vieni" disse.
"In effetti tremo tutta Potter" disse lei in tono sarcastico e lui sorrise.
"Sapevo di farti questo effetto Evans"
"Quanto sei idiota!"
"James andiamo su!" disse Remus con un sorriso di scuse.
"Va bene, va bene... Arrivederci sole mio... ragazze.." disse James.
Lily gli lanciò un'occhiataccia e lui sorrise, canticchiando una melodia. Lily riconobbe il motivo e arrossì violentemente, girandosi verso il finestrino.
"Cos'hai Lily?" chiese Marlene.
"Niente.. è solo che non ne posso più di litigare con Potter" disse velocemente, sempre rivolta al finestrino.
"Ma.." cominciò Alice, quando un'occhiata di Marlene le intimò di zittirsi. Si era accorta che Lily era pensierosa.
Intanto la rossa cercava di calmare i battiti del suo cuore, cercando di non pensare al ricordo che l'aveva tormentata tutta l'estate.

Era l'ultima sera del sesto anno, c'era stato il banchetto finale, gli esami erano andati molto bene e Grifondoro aveva vinto la Coppa delle Case. Lily era felice e serena, in più aveva appena ricevuto un regalo da parte suoi genitori grazie ai risultati scolastici ricevuti.
Era tardi, nella Sala Comune non c'era nessuno e Lily non aveva sonno. Prese le cuffie e il suo nuovo mangianastri e si sedette tranquillamente su una poltrona. La musica che c'era registrata sopra, una delle preferite del padre, era così calma e avvolgente, che Lily chiuse beatamente gli occhi. Un lieve tocco sul braccio la fece sobbalzare e con il cuore in gola, vide una figura nella penombra accanto a se.
"Potter" ringhiò ancora impaurita.
"Scusa Evans" ghignò lui "Ti ho chiamato, ma non mi rispondevi.. pensavo fossi morta".
"Che bel pensiero"
L'attenzione di James venne catturata dalla scatoletta e dalle cuffie che Lily aveva in mano.
"Cos'è?" chiese sedendosi accanto a lei.
Un pò contrariata lo spiegò a James, che sorrise come un bambino.
Lily nascose un sorriso nel vedere tutto quell'entusiasmo e cercò di rimanere seria.
"Uhm..." Potter aveva finito di trastullare quell'oggetto e aveva preso un'aria pensierosa.
"Che c'è?" chiese Lily.
Ma James non rispose. Prese la bacchetta da sotto la veste e la puntò verso il mangianstri.
"Potter, se me lo rompi, ti giuro che.." aveva cominciato a dire Lily, quando si interruppe. La musica che aveva sentito fino allora nelle cuffie, adesso la sentiva nella stanza, come se provenisse direttamente dalle pareti della scuola. Lily era sbalordita.
"Ma.. cosa..?"
James era di fronte a lei, che sorrideva dolcemente. Le tese una mano.
"Vuole ballare signorina?"
Lily guardò meravigliata la mano e poi lui. La Sala era nella penombra, una musica dolce stava suonando solo per lei e.. James, James era li davanti a lei, con i suoi caldi occhi color niocciola e con un sorriso dolce che gli icrespava le labbra.
Tremante e sorpresa da se stessa, Lily prese la sua mano e si alzò. James la strinse piano a se e chiuse gli occhi, come a volersi gustare quel momento, perchè tanto sapeva che non ce ne sarebbero stati altri.
"Potter.. io non ballare" disse Lily imbarazzata, mentre cercava di modellare il suo corpo a quello di James. Posò una mano sulla sua spalla e lui sospirò.
"Neanch'io" aveva risposto tranquillamente lui, cominciando a muoversi. "Lasciati andare per una volta, Evans.."
E Lily si lasciò andare. Stava provando emozioni che non doveva provare, non con Potter. Lui intanto la stava toccando. La spalla, la schiena, la vita.. tutti quei posti che lui aveva guardato per tanto tempo senza riuscirli a sfiorare. Si muovevano impacciati, ma Lily non ci faceva caso. Le fece fare una giravolta e, quando tornò verso di lui, Lily si rese conto che i loro nasi si sfioravano. I loro respiri si confondevano. Dio.. stava per baciare James Potter?
Per Merlino.. lei lo odiava.. lo odiava.. Questo auto convincimento nel suo cervello stava lentamente scomparendo, le loro labbra si stavano per toccare...
Lily si riscosse da quei pensieri, non sapendo se l'entrata in scena della McGranitt fosse stata appropriata o no. Aveva rotto il romanticismo, sbraitando che in tutta la scuola, sotteranei compresi, si sentiva una musica e che potevano ringraziare il cielo che fosse l'ultimo giorno e non poteva metterli in punizione.
A quel punto Lily se la squagliò, ignorando James e McGranit e cercando di non incrociare lo sguardo di Potter il giorno dopo alla stazione. Sperava che se ne fosse dimenticato.
Ma James Potter non scorda mai niente.

Maledetto.

  
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