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Autore: giuliaserpy    19/05/2011    6 recensioni
spoiler 3x24! final scene
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio ristagna sospeso tra noi, rotto solo dai rulli intermittenti dei tamburi che scandiscono i passi.
Tuttavia nessuno li ascolta, si disperdono nel vento.
La nostra attenzione è rivolta altrove, alla voragine di dolore che occupa il nostro petto.
Per noi aleggiano solo il silenzio, la perdita e l’annientamento.
Ed è silenzio perché non c’è nulla da dire. È silenzio perché le parole non potrebbero mai riuscire a spiegare il tormento che ci affligge. È silenzio che ha l’odore del lutto, perché il dolore si vince così: lo si assorbe lontano dagli sguardi delle folle, ciascuno nel proprio cuore.
La perdita del capitano ci ha sconvolti, ha stravolto gli equilibri delle nostre anime impreparate.
Ci sentiamo impotenti di fronte a ciò che è accaduto.
Solo noi quattro conosciamo la verità, per il resto del mondo il capitano Montgomery è morto da eroe sacrificandosi in onore della giustizia. Ha donato tutta la sua vita alla polizia, ha combattuto per la verità, per essere sempre dalla parte del giusto.
Mentre a passo lento conduco la bara penso che quell’uomo con il suo esempio mi ha insegnato molto: non ci sono errori che non si possano rimediare, che il perdono ci verrà dato dalle persone che amiamo se dimostriamo di meritarlo. 
Non posso fare a meno di fissarti: trasporti la bara insieme agli uomini e non ti  arresti nemmeno un momento, a passo sicuro prosegui vicino ad Esposito lungo il pendio.
Ancora una volta ho sperimentato quanto sia grande il tuo cuore, quanta la tua forza di spirito…

“I forgive you”

Solo poche ore fa ti ho sentito sussurrare a Roy. 
Nonostante la rabbia che avresti potuto portare nei suoi confronti, hai trovato nel cuore la forza di perdonarlo. Saresti rimasta con lui a morire vicino a quell’elicottero se non ti avessi portata via. Ti sentivo dibattere tra le mie braccia come un uccello in gabbia. Anche il capitano sapeva che saresti morta con lui piuttosto di abbandonarlo, ma non te l’ha permesso. Non dopo tutti i sacrifici che aveva fatto per proteggerti.
Ancora una volta lo devo ringraziare. 
Si è sacrificato per te e ti ha salvata. Ha dato la vita in cambio della tua e non gliene sarò mai grato a sufficienza. Salvando te ha salvato anche me: non sarei sopravvissuto alla tua assenza, ad una vita in cui tu non ci sei. 
Ora l’ho capito.
Se ti dovesse capitare qualcosa io… Non lo posso e non lo devo immaginare.
Ripenso all’altro giorno, alla discussione a casa tua. Come hai potuto pensare che io non fossi preoccupato per te, per la tua incolumità? Noi non siamo più solo amici, abbiamo superato il limite.
Non abbiamo ancora parlato del nostro bacio sotto copertura né delle lunghe ore trascorse abbracciati nel congelatore sospesi tra la vita e la morte, ma sento che prima o poi riaffronteremo l’argomento e allora saprai quanto io ti desidero, quanto ti amo.
Spetta a te l’elogio funebre. Dici di non essere brava con le parole, ma in questo momento solo poesia esce dalle tue labbra.

“Il capitano Montgomery mi ha insegnato che cosa vuol dire essere un poliziotto. Mi ha insegnato che siamo il risultato delle nostre scelte e molto più dei nostri errori. Una volta il capitano mi ha detto che per noi non ci sono vittorie, ma solo battaglie… e che la miglior cosa che possiamo sperare è di trovare un posto in cui poter prendere posizione...e se si è veramente fortunati, di trovare qualcuno che voglia stare con noi.”.

Ti volti verso di me e i nostri occhi si incontrano. Le parole non servono.
"..il nostro capitano vorrebbe che portassimo avanti questa battaglia.”.
Ma la mia mente non sente più la tua voce angelica. È concentrata, in tensione.
Ho visto un scintillio riflesso in mezzo al verde, ma potrebbe essere solo il bianco di una lapide.
Ho un brutto presentimento, l’ansia mi assale e comincio a sudare freddo.
Ed ecco che l’evento si ripresenta, di nuovo lo stesso bagliore, all’improvviso realizzo cosa sta per accadere.
È come se io stesso fossi dietro alla canna metallica di quella pistola, riesco quasi a vedere il mirino che hai puntato addosso. 
E poi mi getto. Mi scaglio su di te Kate, ma ormai il tuono è già partito. 
Quel rumore infernale ha già spezzato la tua voce melodiosa e quella del vento primaverile. Le ha squarciate con la forza di un’unghiata felina. Cadiamo a terra insieme e per un attimo intravedo la speranza. 
Può essere che non ti abbia colpita, ma vengo subito disilluso. Vedo del sangue imbrattare il guanto candido della tua uniforme e precipito. Una voragine mi avvolge e mi risucchia.
Cerco i tuoi occhi, la mia sicurezza anche in un momento come questo.
Ti stringo a me con un braccio, mentre l’altro lo poso dietro la tua nuca.
Vedo il tuo respiro spezzarsi e farsi via via più irregolare insieme al tuo battito mentre il sangue esce copioso dalla ferita. Non so resistere a tanta sofferenza, ma devo farlo per te Kate.
Il tuo petto si alza e si abbassa ormai con ritmo frenetico.
“Resta con me Kate, ti prego”. È solo un sussurro, una preghiera.
Le grida attorno a noi sono ovattate, restano al di fuori della campana di cristallo che ci avvolge.
Sento di stare tenendo in mano un fiore, tu Kate, così delicata che ho paura anche di sfiorarti per timore che tu ti possa spezzare. 
“Resta con me Kate.” Non posso fare a meno di chiedertelo, ancora e ancora.
La voce mi esce ormai sotto forma di lamento mentre ti sento diventare pallida e fredda come il ghiaccio sotto le mie mani. Tu devi farcela, devi resistere.
Abbiamo ancora tante cose da dirci e da fare insieme.
E all’improvviso risuonano come un’eco le parole di mia madre:”Lascia che ti dia un consiglio figliolo, da una persona che ha già superato la metà del film della sua vita, non sprecare un minuto di più.. Va’ da lei!”.
Perché non ho trovato prima il coraggio di dirle quanto la amo? Come ho potuto pensare che persistesse la buona sorte e che l’avrei sempre avuta?

Capisco solo ora che nella vita ci sono parole “se” e “solo” che di per sé non hanno nulla di temibile, ma che se messe l’una vicino all’altra hanno il potere di tormentarti tutta una vita.

Se solo…
Se solo…
Se solo…

Se solo fossi potuta essere mia Kate, se solo avessi potuto avere l’eternità per adorarti, se solo non avessimo dovuto pagare ora il prezzo del tempo.
Tanti, troppi “se solo” si mescolano a lieti fini dei miei libri. Come vorrei poter riscrivere la fine della nostra storia, cara musa. Ti avrei amata e mi sarei preso cura di te e invece mi sento inutile, inutile di fronte alla morte che ti avvolge. Ma non ti voglio lasciar andare.
Solo un po’ di tempo era quello di cui avevamo bisogno, solo un po’ di tempo per me per comprendere quanta gioia la vita ti può dare, quanto ci si può sentire liberi. Sono solo arrivato troppo tardi.
Ma andrà tutto bene.
“Resta con me Kate!”.
Vedo che ti sto perdendo, ti sento dissolvere ad ogni goccia di sangue che sgorga.
C’è una cosa che non ti ho mai detto e anche se preferirei non dirlo in questo momento segnato dall’urgenza, lo devi sapere…
I tuoi respiri ora stanno rallentando, ho paura che tu smetta di lottare. Non arrenderti Kate, non lo fai mai, non cedere nemmeno ora!
Percepisco il filo della tua vita tendersi arrendevole al taglio delle Parche. Questa vicinanza con la morte è insopportabile.
E allora mi decido: tutto l’affetto, l’amicizia, il sentimento, la paura che ho di perderti e il mio amore si fondono in un debole sussurro portato dal vento “Ti amo Kate, ti amo!”.
E poi sprofondi in un abisso buio e senza fine portandomi con te.



Ciao a tutti!!! Dopo aver visto la puntata 3x24 non ho fatto che piangere e poi ridere e poi piangere di nuovo.. insomma, dovevo scriverci sopra qualcosa! Beh, questo è quello che è uscito fuori ieri sera dalla mia mente insonnolita. Spero che vi piaccia! Questa di tutto l’episodio è stata la scena che mi ha colpito di più, un po’ perché chiaramente non me l’aspettavo e un po’ per la forte scarica di emozioni che mi ha lasciato!
Sono così fantastici Castle e Beckett!! Ho scelto il punto di vista di Rick perché è lui che secondo me soffre di più in questa scena: si accorge della pistola, cerca di salvare Kate, ma non può fare nulla perché lei è già stata colpita… Come faremo ad aspettare fino a settembre non lo so!!

Baci a tutti :) Tutte le note, i consigli, gli insulti e chissà, magari anche i complimenti, sono ben accetti!
A presto amanti di Caskett


giuliaserpy

  
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