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Autore: Friekie6    20/05/2011    0 recensioni
Ecco a voi una fanfiction tradotta su una delle mie coppie preferite di Avatar: the last airbender! La Toko è semplicemente la coppia migliore anche se, lo ammetto, non disdegno nemmeno tanto la Zutara ù.ù
La traduttrice di quest'opera, creata da Friekie6 cui link compare alla fine della fic, è Madness queen.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Toph, Zuko
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La fissò con quel suo solito sguardo confuso stampato in volto mentre, la sua bocca, se ne stava abbastanza aperta da lasciar volare un'insetto al suo interno. Davanti a lui stava seduta Toph, che sorrideva come se non ci fosse niente di strano in ciò che era tanto assorta a fare. Tecnicamente non c'era, però...
Lui guardò alcuni fogli in basso di fronte a lei, i quali avevano delle scritte sopra, e alcuni plichi al suo fianco sempre pieni di parole. Dopodichè alzo di nuovo la testa, sollevando un sopraciglio.

«Stai scrivendo un libro?»

La ragazzina cieca guardò in alto verso di lui, quel sorrisetto completamente svanito. Gli offrì uno sguardo scarsamente compresivo e annuì con il capo prima di sorridere di nuovo.
Quell'espressione divenne immediatamente un sogghigno.

«Un libro su di noi.»

Zuko cominciò ad indietreggiare con sguardo spaventato. Ciò la fece ridere.

«Con noi intendo: la nobiltà.»

Smise di indietreggiare e sorrise anche lui per un momento. La sua paura era svanita in un secondo, ma di certo non aveva fatto altrett'anto la sua curiosità.

«Ma come, tu non puoi scrivere!»

«Questo è solo un dettaglio, Signorino.» rispose Toph tutta contenta «Ora dimmi, scegli le tue mutande da solo o lasci che sia qualcun'altro a farlo per te?»

«Cosa??»

Un sorriso affettato comparve sul volto di lei. «O magari è Mai a sceglierle per te?»

«Toph!»

Il viso gentile di Toph, arricchito da un sorriso assai falso apparve di nuovo. Socchiuse gli occhi e ovviamente tentò di apparire incredibilmente dolce e innocente.

«Cosa?»

«Non puoi chiedere certe domande personali! E-E poi non mi hai ancora detto come hai fatto a scrivere quelle cose!»

Zuko indicò con un dito le pile di fogli, la mano che gli tremava.
Sembrava arrabbiato, ma allo stesso tempo era anche nervoso, irritato ed imbarazzato. Ciò fece sorridere ancora di più la sua amica, una tattica delle sue che recentemente aveva usato spesso su di lui.

«Oh Zuko, ci sono così tante cose che ancora non sai di me.»

«Che ancora non so?»

Improvvisamente lei si alzò dalla sua postazione -e solo allora egli notò che stava indossando un vestito- camminando lentamente verso di lui. Erano passati anni da che la aveva incontrata e avrebbe mentito se avesse detto che non trovava la Dominatrice della Terra una attraente ragazza. La cosa brutta di questo però, era che lei ne era conscia da sé, e le piaceva usare la sua bellezza contro di lui.

Più vicina si faceva Toph e più Zuko si spingeva contro al muro, facendo sì che non passasse troppo tempo prima che si ritrovasse completamente attaccato ad esso con le spalle. La guardò con un piccolo accenno di terrore negli occhi, esibendo del rossore sulle guance. Questo però sembrò non fermarla. Come se fosse la cosa più normale del mondo, posizionò la mano sul suo petto per poi muoverla fino alla sua schiena, dove ad un tratto era arrivata anche l'altra. Si mise in punta di piedi e posò le labbra vicino al suo orecchio.
Zuko poteva sentire il cuore di lei battere. O forse era il suo? Beh, era certo fosse un cuore comunque.

«Lo sapevi...» cominciò Toph, calma. «Che le donne nobili come me...» lui deglutì. «Sono estremamente brave...» sentiva le loro gambe a contatto. «A fare...» cercò di scacciare la parola "sesso" via dalla sua mente. «Di persone come te...» poteva annusare il suo profumo. «Degli idioti?»

Gli occhi di Zuko si spalancarono all'istante e in un secondo non percepì più la presenza del corpo di Toph sul suo. La osservò tornare al tavolo cui era seduta poco prima -era così aggraziata- e mentre cercava qualcosa fra le montagne di carte lui osò fare qualche passo in avanti. Quando però l'altra si girò e tornò da lui, Zuko indietreggiò di nuovo verso il muro andandoci a sbattere abbastanza dolorosamente.

«La regola numero uno per chi appartiene alla nobiltà» disse Toph, porgendogli un foglio «è quella di rimanere calmo in ogni situazione.»

Il Signore del Fuoco lesse la regola scritta sul pezzo di carta prima di tornare a guardarla.
Prima che potesse realizzarlo, lei era già vicinissima a lui e, incapace di fermarla, Toph si dedicò ancora al suo orecchio mordendolo delicatamente.
Nell'attimo stesso in cui lo guardò negli occhi, notò che la sua faccia era diventata tutta rossa e che aveva messo una mano sopra al lobo. Lei ghignò.

«E questo non è essere calmi.»


Spazio alla Traduttrice:
Ecco a voi di seguito i link importanti, ovvero quello dell'autrice in persona --->Photobucket e quello della pagina con la fanfiction in lingua originale ---> Photobucket
  
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