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Autore: Dark_Passion    20/05/2011    2 recensioni
Questa storia è frutto della mia fantasia... Racconta di una ragazza alle prese con i suoi problemi, e di una rockstar incasinata.
I due incontrandosi riusciranno a cambiare una la vita dell'altro? O le cose peggioreranno?...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 
Emi P.O.V.
Era l’alba, la luce entrava fioca nella stanza illuminando la schiena nuda di quel ragazzo, disteso sul mio letto, feci per alzarmi e andare alla finestra per godermi il panorama, unico vantaggio dell’essere mattinieri  “Buongiorno Bellezza” non lo degnai di uno sguardo, ero troppo presa a guardare fuori il riflesso del sole sul mare “Buongiorno” ieri notte ero andata in giro per locali con la mia coinquilina nonché compagna di vita Lucy, ricordo solo di essermi buttata in pista in una folle danza, poi da lì il buio “Penso che dovresti andare Paul” ero fredda e distaccata, ogni volta dopo una follia di una notte mi sentivo sempre *sporca* o per meglio dire una *sgualdrina* “Mi chiamo John e comunque ieri sera non la pensavi così” ero irritata dalla sua insistenza, mi girai e vidi occhi languidi percorrere il mio corpo “Ho detto che dovresti andartene John” il mio sguardo trapelava disgusto “Ok, ok questo è il mio numero chiamami quando vorrai fare di nuovo un giro sul mio bolide” viscido e porco, presi quel foglietto spiegazzato e appena uscì dalla porta lo buttai nel cestino “Cretino”.
Ripensai alla scorsa notte, cercando invano di ricordarmi cosa fosse successo “Emiiiii!! Allora racconta dov’è mister figone 2011? Com’è stato il sesso ?” Lucy accortasi del ragazzo appena uscito dalla mia stanza, entro e si sedette sul letto; erano solo le sei della mattina e di già non perdeva tempo, sembrava una portinaia impicciona, tutta pimpante e piena di energie, pronta a un po’ di gossip piccante  “ Lucy, buongiorno anche a te … si sto bene non preoccuparti,  un po’ stanca ma tutto sommato bene, che dici? Vorresti sapere se ho fame? Bhe in verità ho un leggero appetito” la biondina iniziò a ridere, cadendo e sbattendo la testa sul parquet, la sua risata era come mille campanelli “Su dai non tenermi sulle spine … ieri sembravate così in sintonia, hai addirittura detto di volerlo sposare!”per poco non mi strozzai con la mia saliva, dovevo essere proprio ubriaca allora “Devo essere sincera? Neanche me lo ricordo, ricordo solo di aver iniziato a ballare come una pazza” gli occhi ghiaccio di Lucy iniziavano a scrutarmi, per capire se era la verità o solo un modo per sviare il discorso “ Sapevo che eri ubriaca, ma non pensavo così tanto; comunque mentre ballavi ti si è avvicinato, avete iniziato a parlare e sembravate divertirvi, poi siamo usciti a prendere una boccata d’aria e li mi hai confessato che pensavi di sposarlo perché era un ragazzo favoloso” accidenti all’ alcol e a i suoi brutti scherzi “Oh mamma …  dovevo essere proprio fuori” ci guardammo per qualche minuto in silenzio assoluto ma subito interrotto dalle nostre risate e dall’abbaiare della piccola Maya (la mia cagnolina, una volpina, la più bella che ci sia :D )  “Va bene Maya, abbiamo capito che ti sei svegliata” dissi con fare scherzoso lanciandogli l’osso che avevo trovato sotto il letto.
Fare la doccia mi era sembrata la cosa più bella del mondo in quel momento, togliermi il nauseante odore di quel John mi fece sentire sollevata, come se la notte scorsa non ci sia mai stata, come se quell’errore non fosse mai stato commesso, perché era solo un errore e niente di più.
 
Zacky P.O.V.
Mi sveglia reduce da una sbronza colossale, una di quelle alla Sevenfold; il sole filtrava dalle persiane semichiuse, ero troppo stanco per alzarmi e iniziare una giornata di lavoro *din-don* , fottuto campanello mai una volta che ti lascia in pace, provai a ignorarlo ma era troppo fastidioso e insistente; scesi le scale e andai ad aprire “Hey!! Vee” Brian era appoggiato allo stipite della porta, aveva un sorriso a trentadue denti “Gates, mi dici cosa sei venuto a fare di prima mattina” in effetti era troppo soleggiato per essere così presto ma non ci feci caso “Amico, sono le due” non pensavo che era così tardi però “Fatti una doccia che puzzi” sempre il solito delicato e dolce Brian, ero troppo rincoglionito per rispondere alla sua provocazione così andai a farmi una doccia fredda che mi aiutasse a risvegliarmi dal mio tepore post-sbronza “Cazzo Vee qui è un casino” l’ordine non era il mio forte “Tu hai Michelle che fa la donnina di casa” dissi ridendo “Con Gena?” le cose con Gena non andavano bene da un po’ di tempo, non facevamo che litigare anche per cose stupide di poco conto, non convivevamo più da cinque mesi “Diciamo che potrebbero andare meglio” almeno per le cose di casa non litigavamo, adesso, “Mi dispiace amico” tutte le donne Sevenfold mi si erano aizzate contro, da come Gena raccontava le cose mi faceva passare per lo stronzo di turno e questo mi mandava il sangue al cervello.
 
Emi P.O.V.
La Warner Bros Record era un edificio enorme e sentire che ne facevo parte solo un po’ mi rendeva felice, ero solo un’apprendista ma ovviamente aspiravo a qualcosa di molto di più, magari come manager, anche se in cuor mio sapevo che le possibilità erano poche “Emi buongiorno, sempre in perfetto orario vedo” Scott Marshall era il mio capo, un uomo che andava per la quarantina molto alto e slanciato e davvero gentile “Ovvio, se voglio scalare la vetta occorre fare piccoli sacrifici come svegliarsi prima” mi fece un sorriso da bonaccione e mi scompiglio in capelli che avevo con tanta curo messo a posto in boccoli “Hey ragazzina sono sicuro che arriverai lontana” il bello è che ci credeva e glielo si leggeva in faccia “Parlando d’altro, oggi mi seguirai sul campo” in che senso? “Non ti occuperai di tutte le cose noiose che hai dovuto fare fin’ora ma mi seguirai mentre faccio il mio vero lavoro, lì dove si crea la musica in quella sala” indicò una delle più attrezzate e grandi sale dell’edificio “Wow” ero rimasta senza parole, una volta ero ci ero entrata per portargli una serie di moduli che gli servivano e li in quel momento ho visto i Three Days Grace in azione, erano stupendi “E con chi dovremmo lavorare? My chemical romance? Blink 182? Green Day?...” non riuscivo a fermarmi di fare nomi così Scott mi tappo la bocca, divertito ma esasperato dalla mia eccitazione “ Avenged Sevenfold” se ne parlava molto negli ultimi tempi, per la morte del loro batterista e per la loro bravura ma non mi ero mai presa la briga di ascoltare qualcosa di loro; non vedevo l’ora “Un avvertimento,  cerca di essere professionale” il suo tono era diventato improvvisamente serio, ci teneva a fare le cose per bene e si vedeva.
 
Zacky P.O.V.
Entrati nella sala d’incisione, mi  sentì come un bambino che era appena tornato a casa, come se quella fosse quella vera “Ragazzi!!! È ora di mettersi al lavoro” Scott era apparso dal nulla, come al suo solito “Siete pronti a roccheggiare?” chiese con tutto lì entusiasmo che aveva “Siiii” anche se ero ancora un po’ acciaccato per ieri ero pronto a darci dentro; mi accorsi che non eravamo soli, dietro a Scott c’era una ragazza, bassina dai grandi occhi verdi, i capelli boccolosi e neri e una siluette da far girare la testa, era vestita in modo informale, un paio di leggings, anfibi, canotta dei misfits, giacca di pelle e un sorriso contagioso “Lei è Emi, è nuova ed è sotto la mia responsabilità, quindi non provate a toccarla” si parò di fronte a lei con fare scherzoso da papà protettivo; tutti si presentarono ma quando toccò a me le parole mi erano morte in bocca, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quegli occhi così verdi “Lui è Zacky, sai è ancora un po’ rimbambito, non è un tipo mattiniero” la ragazza iniziò a ridere si gusto e infine disse “ma sono le tre?” Brian con fare  di nonchalance gli mise un braccio dietro la spalla “Appunto” e tutti, io compreso ricominciammo a ridere, come una grande famiglia.
  
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