Your immortal smile is burned in me
When I close my eyes its all see
Among the canyons and the stars
You're the guide inside my heart

-Waiting for my chance to come, Noah and the Whale-
 

Marzo 1979

“Ho paura, James....ho paura. Ho addosso una dannata paura. Quante altre serate come questa ci restano? Quante, James? Quante?”

James non rispose.

“Ho paura” sussurrò ancora Lily, a voce molto bassa.

Erano di ritorno da una cena a casa di Sirius per il compleanno di Remus. Era stata una bella serata... c'erano loro, qualche vecchio compagno di Hogwarts, qualche membro dell'Ordine della Fenice.

Era stata una bella serata lontana da tutto, lontana dalle preoccupazioni, lontana dalla guerra, lontana dalla morte.

Era stata una serata così bella, così autentica, così normale da lasciare uno strano sentimento addosso non appena la porta dell'appartamento di Sirius si era chiusa dietro di loro. Così, adesso che erano arrivati davanti a casa di Lily e stavano per lasciarsi, era arrivato il momento dei bilanci.

“Vieni qui.” Lily, tremante e col le guance rigate da lacrime si lasciò stringere tra le braccia di James.

Non poteva darle nulla, non poteva dirle nulla che avesse senso. Non c'era più senso. Non c'era più niente che avesse senso.

Le uniche cose sensate che rimanevano erano i Malandrini e l'amore tra lui e Lily.

Tutto il resto aveva perso senso molto tempo prima.

Gli faceva male non poterla proteggere, non poterle dire niente che potesse farla stare meglio... non aveva niente da dirle, nessuna frase scontata l'avrebbe calmata.

Del resto, come avrebbero potuto tranquillizzare le parole, quando una guerra intestina li stava logorando poco a poco?

“Sei tutta la mia vita, James.. Tutta la mia vita. Non riesco a pensare che un giorno potresti non esserci più....che potrebbe accaderti qualcosa...” singhiozzò Lily, disperata.

James riuscì soltanto a pensare che proteggere Lily era tutto quello che doveva fare. Proteggerla, aver cura di lei, preoccuparsi che lei stesse bene. Solo quello importava.

Sarebbe morto di dolore se solo le fosse accaduto qualcosa... Era straziante vederla così. Non riusciva a vederla piangere a quel modo. Lily doveva stare bene, doveva essere felice.

Solo quello era importante. Quello era il suo compito, aver cura di Lily.

“Sposami, Lily. Non ho niente da offrirti. Non posso darti la vita che meriteresti. Non posso darti una vita tranquilla e nemmeno una casa sicura... Ma sposami, Lily. Sposami. Non sarò mai il marito che esce di casa la mattina e torna la sera, quello che potrai aspettare con la cena sul fuoco. Non ho niente da darti, non so nemmeno se arriverò a venticinque anni, di questo passo... Le mie mani sono vuote.. ma ti amo. Ti amo, Lily Evans...amo la stupenda, la meravigliosa persona che sei...e voglio passare ogni singolo giorno che mi resta essendo tuo marito. Sposami, Lily.”

“James...”

“Lily, sposami...” sussurrò ancora James

“Sì, James. Sì.” bisbigliò Lily a voce così bassa che solo James poteva sentirla.

“Oh Lily...” James l'abbracciò così forte che furono una cosa sola per qualche attimo.

“Non sono vuote le tue mani, James.” Lily, delicatamente, si sciolse dall'abbraccio e lasciò che le sue dita si intrecciassero a quelle di James.

“Non sono vuote” ripetè. “Lo vedi? Non sono vuote. Sarò tua moglie, James Potter. Sarò tua moglie. Non so cosa ci riserverà il futuro...siamo costantemente in pericolo. C'è una guerra... ma voglio affrontare i giorni a venire sapendo di essere tua moglie. Voglio affrontare i giorni a venire insieme a te. Ti sorriderò ogni mattina, al tuo risveglio. Ti sorriderò ogni volta che aprirai la porta di casa...sarò lì, con una tazza di caffè caldo, un muffin al cioccolato, un sorriso e tanto amore.” Lily lo guardava coi suoi grandi occhi verdi mentre parlava con la voce che ogni parola si faceva più tremante.

“Ti amo.” le disse James, a voce alta come mai l'aveva detto. Tutti dovevano sentire. Tutti dovevano sapere.

“Non posso darti nient'altro, James...” disse Lily, senza smettere di guardarlo.

“Ho te. Ed è molto. E' tutto quello che mi serve.” James le posò un delicato bacio tra i capelli rossi.

“Sei tutta la mia vita, James... Tutta la mia vita.” mormorò Lily, alzando la testa e fissando i suoi occhi nocciola.

“Non permetterò che ti portino via, James.” aggiunse mentalmente, aggrappandosi a lui.

“Ti proteggerò, Lily.” James la strinse forte.

Rimasero abbracciati, stretti per una quantità imprecisata di tempo e poi, sorridendosi, sciolsero l'abbraccio.

“Già pregusto i tuoi muffin, amore mio...” le disse James, sorridendo e passandosi una mano tra i capelli corvini e ribelli.

“Sicuro di non volerli al mirtillo, amore? A me piacciono così tanto i muffin al mirtillo...” sospirò Lily, che enfatizzò quel “così tanto” appositamente.

“No, tesoro... i muffin al cioccolato sono molto meglio. Cioccolato. Io li voglio al cioccolato.”

“Oh, uffa.”

“Però se vuoi qualche volta te li concedo al mirtillo... so che ti piacciono tanto...Solo qualche volta però, amore mio...”

“Una volta e una volta... una volta mirtilli e una volta cioccolato... oppure potrei inventare le cupcakes ai mirtilli con glassa di cioccolato.”

“Sarebbero dei muffin al mirtillo con sopra del cioccolato fuso, Lily..”

“No, delle cupcakes... è diverso. Vedi cambia un po' la preparazione...” Lily stava iniziando a spiegare le differenza tra muffin e cupcakes, quando James la interruppe con un bacio.

Entrambi sapevano che quel discorso serviva solo a dare una parvenza di normalità a quella vita così assurda per due ventenni, avevano così bisogno di quella normalità...e desideravano godersia fino in fondo quel pizzico che restava.

“Andrà tutto bene, Lily. Andrà tutto bene. Ci saranno giorni felici... ci saranno giorni in cui potremo parlare solo di muffin e di partite di Quidditch.”

“Sì, James, sì. Arriveranno quei giorni. Arriveranno, dobbiamo avere pazienza. Io ti amo... e voglio affrontare tutto questo con te... Non voglio lasciarti nemmeno per un attimo. Voglio essere al tuo fianco, starti vicino, incoraggiarti, essere il tuo porto sicuro. Voglio aver cura di te. Voglio essere tua moglie, James.” Lily parlò con sicurezza, come a voler ribadire più forte quanto già avesse detto prima.

“Ti amo.”le rispose semplicemente James

“Ti amo” Lily lo strinse forte. Mise in quell'abbraccio tutta la sua forza, si aggrappò a lui pensando soltanto a quanto lo amasse, a quanto straziante fosse la possibilità di perderlo.

“Cioccolato” mormorò James, al suo orecchio. qualche minuto dopo, rompendo il silenzio.

“Mirtillo” rispose Lily.