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Autore: Lia_the_Blue    21/05/2011    0 recensioni
Lina sta viaggiando al suo solita, ma.....
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Together For Ever - Insieme Per Sempre Piccola stupidaggine che avevo da parte. Mi sono ritrovata con meno trmpo di prima, tremila fic da finire e una lista di fic vostre da leggere e commentare...ma riuscirò *.*




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"Sogna,sogna senza avere vergogna...


Se hai voglia di dirgli TI AMO, dillo ma piano piano

perchè l'amore gridato al vento è destinato a perdersi nel tempo..."

PArole che sentivo pronunciare a un cantante girovago per le strade. Mai come ora facevano più male, mai mi avevano dato fastido come adesso.

Avanzavo lentamente per le strade di una cittadina di cui non sapevo neanche il nome, non badai molto a dove stessi andando questa mattina. Mi ero lasciata semplicemente andare al caso. Sapevo bene di essere forte ma, non mi riusciva di esserlo..... Mi sentivo come se portassi un grosso peso o come....se avessi lasciato qualcosa....dietro di me!

Mi avvicinai a un panetteria, scrutando nella grande vetrina l'esposizione che faceva venire voglia di mangiare tutto. Fissai ogni tipo di pane, focaccia, biscotti e altre leccornie. Poi alzai lo sguardo e vidi il mio riflesso. Stanco, triste e ben lontano da quello della 'grande maga-genio Lina Inverse'. Neanche io sapevo più dare quel nome alla me stessa del riflesso. E poi, vidi il suo....

Mi voltai di colpo, cercandolo con gli occhi, speranzosa. Ma attorno a me vi erano solo semplici passanti affaccendati e di corsa. Un dolore acuto mi pulsò nel petto, tanto che da sotto il mantello allacciato, portai una mano sopra la parte, sapendo bene non essere 'fisico'.

Lo sentivo a volte persistente e a volte acuto e temporaneo. COme una coltellata o come qualcosa che brucia dentro. Sapevo bene che era qualcosa con cui avrei dovuto condividere il resto della mia vita, er a il mio destino! Destinata per sempre a portarti dentro di me, martoriando il mio spirito per la tua mancanza, accanto a me.

NOn avevo più fame, non riuscivo più a sentire quel 'buco' che un tempo brontolava insistemente finchè non avessi 'gettato' là dentro del cibo. Era così che i miei amici chiamavano il mio stomaco. Come lo chiamava scherzosamente lui, prendendomi in giro toccandomi la pancia, chiedendomi per l'ennesima volta dove finisse tutto il cibo ingurgitato poco prima.

No, nuovamente.....avevo nuovamente ripensato a lui! Mi ero prefissata di no n farlo, avevo giurato con me stessa che lui, il suo nome o il suo ricordo dovessero rimanere in un angolo dentro di me, per poter andare avanti e vivere! Annche se era così difficile conviverci!

SOlo pochi mesi, una manciata di mesi e mi sentivo uno straccio. Cosa sarebbe accaduto, fra alcuni anni??

Mi trascinai pesantemente verso una locanda, presi una stanza e mi buttai poco dopo sul letto. Accidenti, era più duro di quello che pensavo! Alla fine, almeno no ero ancora fra le persone, ormai per me era diventata una sofferenza vedere o stare fra altri, strada o locanda che fosse. Mi sentivo vulnerabile, triste e sola. Non avevo mai immagianto di soffrire tanto per la mancanza di qualcuno, eppure mi stava dilaniando. Nello spirito e anche nel corpo. Si, il corpo che sembra sempre pensante come se si opponesse a un altro passo, come se mi stesse dicendo qualcosa.

Voltai lo sguardo verso la finestra, per fortuna il panorama era decente! Si vedeva non la strada ma un ampio giardino di qulache casa alle spalle, dove bellissimi fiori colorati davano un che di 'verde' a quella città tutta mattoni e ferro. Non mi era piaciuta granchè, poco verde e solo strade e case. Sicuramente l'indomani sarei andata via. NOn migliorava il mio umore. Mi misi a sedere e inizai a togliermi il superfluo. Misi mano alla sacca che ormai era mia abiutdine portare e rovistai dentro. Presi qualcosa da mangiare, essendo ormai quasi ora di cena, e sbocconcellai il poco di pane e formaggio che avevo a disposizione. Non avrei cenato alla locanda, avrei semplicemente come da tempo, lasciato che il sonno si impadronisse di me dopo un pasto frugale, per affrontare un altro odioso giorno.

Ormai non vi era più divertimento nello sterminare i brigandi, salvo qualche spicciolo per andare avanti, o pazze avventure qua e là. NOn risucivo più a trovarli divertenti. Così come non trovavo più una pacchia l'ospitatilità di AMeria a Seiroon. NOn la vedevo da tempo e me ne stavo alla larga, odiavo quando per l'apprensione diventata peggio di mia madre in tredici anni passati a casa mia. Volevo solo restare sola. Come sola mi ero ritrovata.

Un'ondata improvvisa di pianto mi colse, non lasciandomi il tempo di reprimere le lacrime che copiose iniziarono a scivolare sulle mie guance verso il cuscino. Alla fine mi ero lasciata trasportare di nuovo dalle emozioni, sapevo di no essere più quella di prima, ma mi sentivo davvero in uno stato pietoso. Lo rivedevo nella mia testa, sentivo la sua voce, cercavo inconsciamente la sua presenza fisica e mentale. NOn avrei mai creduto di poter avere una connessione tale con qualcuno. Tornai alla finestra, a quei fiori. E mi venne in mente il giorno in cui, io e lui, provammo un bar a Seiroon, prima di tutto.....

Molto carino, elegante, con divanetti al posto delle sedie, tavoli tondi e l'usanza di servire bevande e cocktail in ampi e splendidi calici grandi per due o tre persone. Era una visione straordnaria. Un calice enorme davanti a me, mentre aspettavo il suo ritorno dal bagno. Poi lo vidi, correre verso di me e sedersi accanto a me, facendomi soprendere di questa cosa. NOn si era messo al divanetto davanti a me e disse

"in questo modo cè il muro davanti a noi e nessuno che ti scambia per una bambina...."
ridendo scompigliandomi i capelli

Era divertente girare per locali e bar, lo facevamo spesso anche se alla fine ci ubriacavamo alla grande, ma era un nostro passatempo. Ma quella volta, fu la prima delle tante in cui avvicinammo noi in queste passione, nel senso di 'posto'. Ogni volta, lui finiva per sedersi al mio fianco, stando vicini vicini e sfidandoci su quanti bicchieri uno potesse bere più dell'altro. Ma quella volta, da quel grande calice, ridendo, avevamo bevuto con le cannucce insieme. NOn ci vedeva nessuno, scherzavamo, ci guardavamo negli occhi. Lo sapevo da tempo, sapevo della mia affezione nei suoi confronti e che la sua fosse evidente a volte. Ma quella volta mi sentii felice, capace di fissarlo tanto in quel mare azzurro da rimanere come due ebeti con i gomiti sul tavolo a guardarci ridendo ocme scemi. Il rumore del ghiaccio che andava sciogliendo rompeva il silenzio tra noi, facendo svanire come fumo il vociare e i rumori alle nostre spalle. Sorridevo, sorridevo a lui e lui di rimando lo faceva a me con fare complice. Poggiai sul palmo della mano il mento e lui mise un braccio oltre il bordo del divanetto, facendolo penzolare, e si avvicinò a me poggiando il mento sul dorso della sua mano. Ci dirigenmmo in sincrono alle cannucce e iniziammo a succhiare il cocktail ridendo allo stesso tempo, scoppiando poi a ridere.

Chiusi gli occhi umidi, facendo scendere altre lacrime, mentre rivedevo noi due giocare con gli sguardi. Lo avevamo fatto anche dopo, anche non da soli, ma senza far capire niente. Era un modo nostro di 'stare insieme'.

E poi.....

Poi mesi dopo, per la ricerca della Claire bibble, Aqua mi fece vedere quel probabile futuro. E tutto inziò a vacillare. Sconfitto Phibrizo, salvato Gourry che salvò me perdendo quasi la spada di luce, Zelas Metallium decise di mandare il suo 'scagnozzo' Xellos da me. A convincermi, secondo lei, che la mia presenza nelle sue fila l'avrebbe aiutata nei suoi piani....e fu allora che Gourry rimase ferito gravemente per salvarmi, ancora.

Nel momento in cui lui cadde in ginocchio davanti a me, io rividi la scena di Aqua. Qualcosa dentro di me si era spezzato, mi sentivo diperata mentre tentavo di sorreggerlo con le braccia chiamandolo. Ma era svenuto, Ameria tentò di aiutarmi a salvarlo e Xel mi disse che per quel moemnto sarebbe stato sufficiente, come 'segno' per me di una decisione. Che avrebbe potuto far qualcos di peggio. NOn potevo vederlo in quello stato, non dopo che lui aveva quasi rischiato la sua vita per me contro Lon o altre volte nelle nostre avventure. Non avrei retto alla sua morte, se con le condizioni che aveva ero disperata all'idea di perderlo a causa mia.

Fu allora che chiesi ad Ameria un favore, che mi costò la sanità mentale e il dolore che mi affligge da quel giorno.

" DOvetti farlo, GOurry!.."
dissi come parlando con lui chiedendogli scusa

Stando con te mi sembrava di stare in paradiso, ma all'improvviso decisi e me ne pento ogni giorno. Nella mia testa piango sapendo che senza te non resisto più. Io e te insieme per sempre,
questo era il nostro sogno ieri e avrei fatto qualuque cosa per rivederti, ma questa volta vedi.......non andrà così! Forse adesso mi disprezzi là dove sei adesso, senza di te ho il cuore a pezzi.
Svariati giorni tristi senza di te affianco stanno massacrando tutta me stessa.....rimane solo il tuo pensiero e il tuo rimpianto, sapendo di averti fatto un torto. Questi mi seguiranno ovunque, croce sulle mie spalle per ciò che ti ho fatto.....

Non risucivo più a tenerlo dentro, pensai una specie di lettera a voce....per scaricare ciò che tenevo dentro da tanto.

Oh GOurry! Potrai mai perdonarmi di aver obbligato Ameria a riportari a Elmekia per salvarti la vita? Saprai perdonarmi sapendo che l'ho obbligata a mentire, dicendoti hce ero morta quel giorno? per allontanarti dalla mia vita e da pericolo imminente che avrei portato nella tua, facendoti rischiare? Anche se volevi con tutto te stessi starmi accanto e proteggermi?

Non potevo permettermi di perdere l'unica persona a me cara, non avrei potuto convivere con l'idea di ritrovarmi con una tomba da piangere, volevo evitarlo!

Spero che non mi odierai in eterno, so bene quanto mi amassi e giuro su Lon che per me sei e sarai smepre l'unico. Viaggerò d'ora in poi da sola, in pochi sapranno di me e dei miei peregrinaggi, no avrò altri compagni e vivrò questa vita sapendo che questa sofferenza è già la mia punizione per tutto.

Voltai lo sguardo e Xellos mi fissò, segno che aveva una notizia da portarmi. Chissà se vedrò un'altra alba?

Senz a di te, sappi, che non sono nulla. Non sono più la maga di prima, non più la persona di prima, non sono niente. Non so neanche se saprò affrontare demoni e Dark lords come prima.

Cerca di essere felice vivendo la vita che puoi, vivila anche per me. Ormai, io non vivo più.

Solo una cosa mi rincuora, sai? Che nonostante tutto, io e te saremo...insieme per sempre. Sopra tutto e tutti. Nella mente e nello spirito. Per sempre!




   
 
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