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Autore: TheGhostOfYou    21/05/2011    4 recensioni
Stupida, stupida, stupida.
La sigaretta tra le mani di Giddy si stava consumando velocemente, come velocemente si era consumato il suo cuore. Era patetica, seduta sulle scale davanti alla porta della casa di Gerard, in attesa che lui uscisse, anche solo per un secondo, cercandola, magari per dirle che con quell’altra era finita.
Sei solo una stupida, ecco!
Cosa si immaginava? Che Gerard lasciasse la sua storica fidanzata per un paio di baci ed una notte passata insieme?
Non sapeva nemmeno che cosa ci faceva lì, in piena notte, ad aspettare il nulla, a parlare al vento, in attesa di qualcosa che non sarebbe mai accaduta.
Diede un tiro alla sigaretta, ormai quasi del tutto consumata, e si sentì bruciare il cuore. Fece cadere il mozzicone e lo pestò, come lui aveva schiacciato il suo cuore, sbriciolandolo senza pietà.
***
Frank aveva prenotato un tavolino appartato, che dava proprio sul mare. Bre guardò incantata le onde infrangersi sulla sabbia, desiderando essere, per una volta, come quella sabbia che si lasciava trasportare via dal mare e si fondeva con esso. Frank era il mare, spontaneo e forte, e lei era la sabbia, sfuggente ed ingannevole.
Sorrise, al pensiero di respirare quella brezza marina e di essere in quel posto meraviglioso con lui.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ibiza, Playa d’en Bossa.
La festa era già iniziata quando Giddy e Bre uscirono dal loro albergo, a pochi metri dalla spiaggia, decise a godersi la loro ultima serata di vacanza. Ibiza era il posto migliore per lasciarsi alle spalle un anno di lavoro e lo stress del trasferimento in una nuova città. Lontano dalla loro amata America, le due ragazze si erano divertite come pazze, passando le giornate in spiaggia sorseggiando cocktail, o in giro per i curiosi negozietti dell’isola.
L’ultima serata doveva essere spettacolare. Se l’erano promesse a vicenda.
La loro amicizia era la cosa che contava di più al mondo, mai intaccata da un litigio o da uno screzio, amiche fin dall’infanzia, si erano curate le ferite a vicenda e avevano plasmato insieme il loro motto.
Vivi la tua vita come se fosse l’ultimo giorno.
- Non credi che questi siano esagerati?- Bre camminava barcollando sulle sue scarpe, ultimo acquisto di un folle pomeriggio passato a Barcellona, il giorno precedente.
- Decisamente si, per questo mi piacciono!-
La festa era già nel vivo, e parecchi ragazzi e ragazze ballavano scalzi nella pista al centro della baia, attrezzata da sempre per quel genere di feste.
La musica pompava alta negli amplificatori, ed un dj piuttosto bravo mixava con gusto alcuni pezzi commerciali, facendo scatenare chiunque passasse da lì.
- Muoio di sete.-
- Immaginavo.- Giddy alzò gli occhi al cielo. Senza prima aver bevuto un buon cocktail, Bre non sarebbe mai andata in pista.
Si avvicinarono al bancone ed ordinarono da bere, sapendo che quel bicchiere non sarebbe stato l’unico della serata.
- Carino quello laggiù, un po’ basso forse!- Bre indicò un ragazzo in piedi di fianco ad una sdraio, con le braccia coperte  da vistosi tatuaggi e una birra in mano.
- Nah, meglio l’amico, quello seduto.- Giddy rivolse un sorriso al ragazzo seduto sulla sdraio, che la stava osservando da un po’. I capelli neri appena più lunghi del normale incorniciavano un viso gentile.
- E’ vero che tu hai il debole per quelli con la faccia d’angelo.-
- Perché alla fine si rivelano dei diavoli tentatori.-
La ragazza abbozzò un sorrisetto malizioso e si spostò i lunghi capelli castani da un lato, lanciando uno sguardo malizioso al ragazzo seduto, per poi concentrarsi sul suo Sex On The Beach come se niente fosse.
- Mi sa che stasera hai trovato la tua vittima.-
- Ma sentila, la stronzetta!- Giddy pizzicò il fianco della sua migliore amica. – Non fai gli occhi dolci al tatuato solo perché è di schiena.-
- Hai ragione, e che visione, da qui.- Bre aveva appena fatto intendere, con un gesto secco, che apprezzava la carrozzeria.
- Ok, qui c’è bisogno di un altro cocktail, decisamente.- si trascinarono di nuovo al bancone, ordinando un altro bicchiere e appoggiandosi al ripiano ondeggiando a tempo di musica.
- Cioè, questa mi piace troppo, muoviti!-
Giddy prese per un braccio la sua migliore amica, trascinandola nel mezzo della pista. Cominciarono  a muoversi a ritmo di musica, tentando ogni tanto anche qualche gesto sensuale, inconsapevoli che qualcuno da lontano le stava osservando.
 
Gerard fissava il corpo sinuoso di quella ragazza, fasciato da un vestito verde brillante che si muoveva a ritmo della musica. La noia l’aveva pervaso per tutta la vacanza su quella stupida isola, sempre sdraiato al sole ad ascoltare i discorsi imbecilli di Frank e di Mikey, mentre Ray faceva le parole crociate nascondendosi dietro i suoi Ray Ban scuri.
Una settimana per riprenderti dagli sforzi del tour, ti farà bene.
Frank e le sue idee idiote.
Una settimana così e ne aveva già abbastanza.
Soprattutto, ne aveva abbastanza di feste del genere. Frank l’aveva trascinato a ballare tutte le sere, ignorando le sue proteste e i suoi lamenti, complice con Mikey. Quei due avrebbero potuto diventare amanti, per quanto ne sapeva lui.
Rincuorato dal fatto che probabilmente sarebbe entrato in una discoteca per l’ultima volta nella sua vita, si era lasciato coinvolgere dai piani malefici di suo fratello e dei suoi amici ed era andato a quella festa.
Ora, la trovava decisamente interessante.
Si ritrovò a fissare con insistenza la ragazza, che rideva e scherzava con la sua amica, traballando di tanto in tanto su quei tacchi vertiginosi.
Se l’era immaginato, o le aveva appena fatto l’occhiolino?
- Pianeta Frank chiama pianeta Gerard.- il ragazzo tatuato passò una mano davanti agli occhi del suo migliore amico, che fissava un punto indefinito oltre le sue spalle.
Frank si girò e gli occhi caddero sulle due ragazze impegnate in un balletto a due decisamente poco casto. Deglutì, osservando la più bassa, che gettò la testa all’indietro con gli occhi chiusi.
- Oh merda, ora capisco perché ti eri fissato! Scommetto che guardavi quella col vestito verde.-
- Io non guardavo.-
- Si come no. Raccontala a Mikey, forse, che è stupido. Non a me.-
Frank si accese una sigaretta con fare deciso, mentre veniva raggiunto da un calcio negli stinchi da un Mikey decisamente offeso.
- Io non sono stupido!-
- Già, infatti sei un idiota. Ma ti sembra il modo di trattare il tuo amico?-
Gerard alzò gli occhi al cielo. Quando cominciavano, non la smettevano più.
- Bambini, la vogliamo smettere?-
- Gerard, continua a farti le seghe mentre guardi la tipa!-
- Frank, vuoi che ti cambi i connotati?-
- Dai, Mr Way, vediamo che cosa sai fare!-
Gerard si era alzato in piedi e si era avvicinato al suo migliore amico, guardandolo dall’alto, poi scoppiando a ridere.
- Non picchio i nanetti, io!-
- Ok, ora basta davvero.- Ray si era messo in mezzo ai tre ragazzi, rischiando di venire colpito da un pugno volante. I quattro scoppiarono a ridere, tenendosi lo stomaco, e si buttarono sulla spiaggia.
In quel momento, videro le due ragazze avviarsi al tavolo dei cocktail.
Frank mise una mano sulla spalla a Gerard, che si stava passando una mano tra i capelli lunghi.
La ragazza col vestito nero si era appena voltata verso di lui facendogli un sorriso bellissimo.
- Ora o mai più, amico.-
 
Giddy si faceva aria con la mano mentre le due ragazze si avvicinavano per la terza volta al bancone dei drink. Faceva insopportabilmente caldo, quella sera, e di certo tutto quel ballare peggiorava la situazione. Gettò uno sguardo alla sua amica, che era arrossata in viso e aveva il fiatone.
- Decisamente, sta sera berrò come una spugna.-
Bre si sentì toccare leggermente una spalla, e si girò con aria scocciata.
- Ma che cazz.. Oh.- se possibile, divenne ancora più rossa quando riconobbe il ragazzo che si era avvicinato a lei. – Ciao tatuato.-
- Ciao a te. Possiamo offrirvi da bere?-
Dietro di lui, spuntò il ragazzo che Giddy aveva guardato ininterrottamente tutta la sera, che stava sorridendo timido, evitando lo sguardo diretto con i suoi occhi.
- Puoi contarci! Io sono Bre.- allungò la mano, che il ragazzo strinse con la sua.
- Io sono Frank, e lui è Gerard.- la ragazza si sporse verso Gerard e gli sorrise, mentre lui, impacciato, balbettava qualcosa di incomprensibile.
- Io sono Giddy.- la ragazza sorrise ai due, poi si rivolse alla sua migliore amica. – Colpiti e affondati.-
- Siete americane?-
Le ragazze annuirono, mentre cominciavano a bere quello che era il terzo cocktail della serata.
- Anche voi?-
Frank e Gerard si guardarono, confusi.
Quelle due davvero non li conoscevano?
- Voi..- cominciò balbettando il moro. – Voi non ci conoscete?-
- Direi che stasera è la prima volta che vi vediamo.- Giddy si sedette ad un tavolino, accendendosi una sigaretta e passandone una a Bre, che aggiunse, perplessa. – Dovremmo conoscervi?-
Frank bevve un sorso della sua birra. Non sapeva davvero che cosa aspettarsi. Solitamente, erano conosciuti ovunque andassero, e le ragazze si attaccavano a loro solo per la loro fama e i loro soldi. Non avevano mai avuto a che fare con ragazze che non li conoscevano.
- Noi siamo.. Una band famosa.-
- Dai Frank, lascia stare, non vorrai annoiarle con i nostri racconti. Che ne dite di andare a ballare?-
La birra di Frank cadde per terra facendo un fracasso tale che chiunque fosse seduto lì intorno l’aveva guardato male.
Gerard sta chiedendo ad una ragazza di ballare?
Dove sono Mikey e la sua telecamera quando servono?
- Scusate.- borbottò, lanciando uno sguardo indagatore verso il suo migliore amico, che fece spallucce e si alzò.
Lo seguirono tutti, e poco dopo furono raggiunti in pista anche da Mikey e Ray; fu una notte magica. Erano tutti consapevoli che probabilmente non si sarebbero rivisti mai più, quindi decisero di godersela fino alla fine, senza rimpianti.
Verso le quattro del mattino, Bre, sfinita ed ubriaca, si sedette su una sdraio con lo sguardo perso nel vuoto.
- Sono completamente ubriaca!-
Frank si buttò per terra, cominciando a rotolarsi nella sabbia.
- Mi sento una cotoletta!-
- Tu sei più andato di me!- Bre si stava massaggiando i piedi doloranti, mentre osservava la sua migliore amica che barcollava in direzione del mare.
- Io vado a bagnarmi i piedi, eh?-
Bre le fece segno di aver capito e chiuse gli occhi, rilassandosi per un momento su quello sdraio. Nemmeno quattro ore dopo avevano l’aereo che le avrebbe riportate a Los Angeles. Non l’avrebbe rivisto mai più.
Sentì che Frank si avvicinava, e desiderò fuggire da lì. Gli effetti dell’alcool non le facevano muovere un muscolo. Fu così che aprì gli occhi. Un paio di occhi dal colore indefinibile la stavano scrutando attentamente.
- Penso di aver bevuto qualche bicchiere di troppo.-
- Anche io.- biasciò Frank, che si faceva pericolosamente vicino.
Bre lo fermò con una mano, prima che succedesse l’irreparabile.
- Non sono abbastanza ubriaca per fare certe cose.-
Il ragazzo scoppiò a ridere; quella voce fece vibrare le corde del cuore della ragazza. Era una sensazione stranissima. Sembrava quasi che il suo cuore avesse cominciato a battere più velocemente.
- E io non sono abbastanza ubriaco per lasciarti andare via.-
Le imprigionò i polsi tra le sue mani avvicinandosi ancora di più. Bre poteva sentire il forte odore di tabacco che si insinuava tra le narici e le faceva perdere la testa.
Che diavolo aveva quel ragazzo di tanto speciale da permettere al suo cuore di ignorare i segnali del cervello e battere più del dovuto?
Perché si sentiva imprigionata da quegli occhi stupendi, incapace di muoversi o di dire qualcosa?
Le labbra di Frank la raggiunsero non appena abbassò un attimo la guardia. Si sentì invadere da un calore mai provato prima. L’alcool, la presenza di quel ragazzo e il suo bacio dolce la stavano facendo impazzire.
Non doveva cedere. Era la sua filosofia di vita.
Lottò con tutta la sua forza di volontà per non arrendersi a quel bacio e non trascinare Frank sulla sabbia, incurante di chi poteva passare.
Quando il ragazzo si staccò dalle sue labbra, Bre recuperò la calma e lo guardò quasi con disgusto.
- Hai finito?-
Frank si lasciò cadere sulla sabbia.
- Sc.. Scusami?-
- Ho chiesto se hai finito di fare la sceneggiata.-
La ragazza si alzò dallo sdraio e lo guardò ancora. Si sarebbe tagliata volentieri la lingua, ma non voleva rischiare di rimanere incatenata a qualcosa che sapeva benissimo non avere un futuro. Conosceva quel ragazzo da un paio d’ore e già gli aveva procurato non pochi problemi.
- Sei pazza?-
- No, tu sei il pazzo. Ti sei divertito a baciarmi?-
Frank si alzò a sua volta, e si pulì le mani piene di sabbia sui jeans chiari.
- Tu sei strana forte.- le si avvicinò, prendendole un polso ed esercitando una leggera pressione. Gli sguardi che si scambiarono non lasciavano spazio a nessuna incomprensione. Bre continuò a guardarlo. Non avrebbe mai ceduto per prima.
Frank lasciò il polso della ragazza, poi si voltò.
- Buon ritorno in America, cara Bre.-
Se ne andò, lasciandola li da sola, a cadere in ginocchio nella sabbia, e a pentirsi di quello che aveva appena fatto.
Non l’avrebbe più rivisto.
 
Gerard osservava Giddy ferma, con lo sguardo perso all’orizzonte. Non sapeva il perché, ma gli metteva un’adrenalina addosso incredibile.
Si erano scambiati si e no due parole, ma, non sapeva se era colpa dell’alcool o meno, era irresistibilmente attratto da lei. Non riusciva a staccarle gli occhi di dossi, quasi come se fosse una calamita alla quale è impossibile resistere.
Si avvicinò a lei piano piano, e le cinse i fianchi con le sue mani pallide.
La ragazza sussultò, ma poi posò la testa contro il petto del ragazzo.
- Tempo di aver bevuto qualche bicchiere di troppo.-
- Anche io.-  le rispose Gerard. – Altrimenti, da sano, non avrei mai fatto questo.-
- Cosa?- la voce di Giddy era un sussurro.
Il ragazzo la voltò con prepotenza, stringendola a se, e senza chiedere il permesso la baciò violentemente. Il contatto con le labbra del ragazzo la fece fremere.
Sapeva che quello che stava per succedere era tremendamente sbagliato, ma la sua forza di volontà di era sbriciolata nel momento esatto in cui le loro lingue si erano incrociate e lei aveva assaporato quell’odore di tabacco mischiato alla birra.
Intrecciò le sue braccia intorno al collo del ragazzo, infilando le mani nei capelli, mentre lui la faceva distendere sulla sabbia e le slacciava la zip di quel vestito verde che l’aveva incantato quella notte. Giddy sussultò di nuovo.
- Lasciamelo fare, ti prego. Ti voglio.-
La ragazza si perse nel verde profondo dei suoi occhi, cosciente di quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Rotolarono sulla sabbia, arrivando a toccare l’acqua cristallina, mentre i loro corpi ormai nudi si adattavano l’uno all’altro e venivano raggiunti dalle onde fredde.
Quasi non si rese conto che lui aveva cominciato a muoversi, sopra di lei, e credeva fosse l’alcool a farle battere il cuore in quel modo. Non era mai successo prima.
Non dissero una parola mentre si lasciavano trasportare dalla passione, su quella spiaggia di sabbia bianchissima che entrambi, in quel momento, stavano amando.
Giddy non capiva nulla, tutto quello che sapeva è che non avrebbe mai voluto lasciare, per nulla al mondo, quelle braccia che la stringevano in quel modo.
È sbagliato,  è tremendamente sbagliato.
Fu invasa da un’ondata di calore, e si lasciò andare completamente. Succube di quel ragazzo che aveva conosciuto solo quella sera.
Vivi la tua vita come se fosse l’ultimo giorno.
Poco male. Non lo rivedrò mai più.
 
Nessuno sapeva che quella notte non l’avrebbero mai dimenticata.
 
***

Ciao a tutte!
Ed eccomi qui con una nuova FF sui My Chemical Romance. Che ne dite del prologo? Le protagoniste siamo sempre io e Bre, la mia migliore amica, questa volta in un contesto decisamente diverso. Un incontro/scontro decisamente interessante, una passione improvvisa, che colpisce i quattro protagonisti senza nemmeno dar loro il tempo di capire il perché si sentono attratti da persone così diverse.
Spero che come primo capitolo possa piacervi!
Se vi va di seguirmi anche su Facebook, ho una pagina. Venite tutti qui. (quella vecchia è stata cancellata!)
Un bacio.
Ghost.
   
   
 
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