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Autore: LaU_U    22/05/2011    12 recensioni
[SPOILER 3x24]
Bip. Bip. Bip.
Non abbiamo notizie da ore. Non uno straccio di dottore che sia venuto a dirci qualcosa dopo averci avvisati che l’avrebbero operata.

Castle e l'angosciante attesa all'ospedale dopo che Beckett è stata colpita...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione, Quarta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Knockout & Rise'
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Stavolta si va sul classico. Tipica scena d'angoscia ospedaliera. [Semi-spoiler 3x24]. Buona lettura.




Bip.

         Bip.

Bip.

 
È possibile che ad un uomo si laceri il petto?

È possibile che muoia di terrore? Di insicurezza? Di disperazione?
È possibile che perda perfino la capacità di respirare?

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Non abbiamo notizie da ore. Non uno straccio di dottore che sia venuto a dirci qualcosa dopo averci avvisati che l’avrebbero operata.

Sui palmi delle mie mani ci sono i segni delle mie unghie, ma non sento alcun dolore.
Non sento neanche più il mio corpo, ormai.

 
Bip.

        Bip.

Bip.

 
Lanie piange.

Ryan ed Esposito non trovano pace.
Jim non dice una parola.
Io voglio vomitare.
Però non riesco ad alzarmi da questa sedia. Non finché non saprò che lei sta bene.
Se esce qualcuno da quella porta non posso essere altrove.

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Scorro col pollice le applicazioni del mio iPhone.

Non ne leggo neanche i nomi.
Non ne vedo neanche le icone.
Non ce n’è una che mi interessi.

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Sto fissando il pavimento da tre ore. Conosco a memoria ogni macchiolina sulle mattonelle chiare davanti ai miei piedi.

Quello scontrino schiacciato si è spostato di una quarantina di centimetri da quando siamo arrivati.
«Vuoi un caffè, Castle?»
No, grazie, non ora. Faccio un cenno a Ryan.

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Alexis. Devo chiamare Alexis. Sarà preoccupata, spaventata. Devo ricompormi e non sembrare troppo sconvolto, devo farlo per mia figlia.

«Sì, ciao Zucchetta.»
«No, non si sa ancora niente, la stanno operando.»
«Sì, sto bene.»
«Sì, quando ci dicono qualcosa ti richiamo. Stai con la nonna. Ciao.»

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Sto impazzendo. Vorrei vedere la fine di questa agonia. E allo stesso tempo ho il terrore che si concluda nella maniera sbagliata.

«Andrà tutto bene.»
Non capisco se sia una domanda o un’affermazione. Jim mi guarda appena. Non so che rispondere.
«Certo.»

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
«Ma quanto ci mettono?!»

Esposito scatta in piedi, furioso.
Lanie gli tocca un braccio, ma lui lo sposta ed evita la presa. Cammina qualche metro più in là e si strofina la faccia con una mano.
Jenny abbraccia Ryan.

 
Bip.

         Bip.

Bip.

 
Appoggio la nuca sulla parete e fisso quella di fronte a me. È sporca.
Chiudo gli occhi e me li massaggio.

Li tengo serrati. Non c’è nulla da vedere ora, se non cose avvenute in passato.
Ma l’unica immagine che mi riempie la testa è Kate sdraiata a terra con un guanto insanguinato e le lacrime che le scorrono lungo il viso.
Riapro gli occhi.

 
Bip. Bip. Bip.
            Bip. Bip. Bip.

    Bip. Bip. Bip.

 
«Signor Beckett?»
Tutti ci alziamo di scatto. Scrutiamo il volto del dottore per studiarne ogni ruga e immaginarne il suo significato.
«L’operazione è andata bene. Non sono stati lesi organi vitali. Non è ancora del tutto fuori pericolo, ma si sta stabilizzando.»

 
Bip. Bip. Bip.

            Bip. Bip. Bip.

    Bip. Bip. Bip.

 
Dei lamenti di gioia da parte di tutti.
Esposito abbraccia Lanie che sorride con gli occhi lucidi.
Ryan sospira.
Io mi lascio cadere sulla sedia col respiro affannato.
Jim mi raggiunge. Sembra dieci anni più vecchio.
 

Bip. Bip. Bip.
        Bip. Bip. Bip.

Bip. Bip. Bip.

 
Ce l’ha fatta. Non ha mollato.
Allora perché gli occhi mi si riempiono di lacrime?

Il signor Beckett mi mette una mano sulla spalla.
Faccio la stessa cosa con lui e gli sorrido.
«È andato tutto bene.»
«Certo.»




 

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Genesi di questa fic:
1. Giorni per me di grande OCD (sapete tutti di che parlo, vero?).
2. Voglia di buttarmi sul lato drammatico ed introspettivo.
3. Voglia di "continuare" in qualche modo la mia ultima ff.
4. Voglia di provare una drabble. Ovviamente ho superato le 110 parole e mi sono detta: "Rendiamola una flashfic". Ovviamente ho superato le 500 parole e mi sono detta: "Vabbè, una one-shot andrà benissimo".

Spero come al solito che vi sia piaciuta. Grazie a lettori e commentatori!

PS: mentre scrivevo mi è venuto il dubbio che qualcun'altro tempo fa avesse scritto qualcosa in cui c'erano i BIP ricorrenti. Se è così, mi scuso con l'autore per aver ripreso la sua idea senza avvisarlo (e gli faccio i complimenti perché è unna trovata che mi piace).

   
 
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