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Autore: Tanuki    22/05/2011    1 recensioni
"Hai mai pensato di tradirmi?"
Una piccola slice of life KiddxEos, senza pretese, come risponderà il nostro Eustass?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh, Roger, questa è tenera, però...nata da una reale litigata con il mio moroso, che per fortuna è finita beneXD
L'incubo di quasi tutti i maschietti!^^


I personaggi sono maggiorenni ed appartengono ad Eiichiro Oda (tranne Eos).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno!




"Hai mai pensato..."





“Hai mai pensato di tradirmi?”

Kidd era seduto accanto al timone, a guardare il mare in tutta tranquillità.

La domanda a bruciapelo di Eos, che gli era apparsa accanto all’improvviso, lo fece sobbalzare.

“Eh?” chiese, ancora un po’confuso.

“Hai mai pensato di tradirmi anche solo una volta?” ripeté la ragazza, la sigaretta stretta tra le dita sottili da cui usciva un flebile filo di fumo.

Il rosso inizialmente cercò di capire il perché di quella domanda così sciocca, per amore della pace rispose:

“No, non ci ho mai pensato.”

Eustass pensò di aver soddisfatto la curiosità della sua donna, e forse anche di averla rassicurata.

Invece, Eos sogghignò sommessamente:

“Non ci credo, almeno una volta l’avrai pensato…” disse, aspirando una boccata dalla sigaretta “…guarda che non mi arrabbio mica…”

“Si, come no…se ti avessi risposto di si mi avresti strappato le palle e le avresti gettate in mare…” pensò sarcasticamente Eustass

Comunque, Kidd non aveva mai avuto pensieri del genere, aveva detto la verità, e la ribadì:

“No, non ho mai pensato di tradirti, no!”

“Ma guarda che sei ipocrita, eh?” saltò su la giovane, piccata “Siamo passati per luoghi dove c’erano donne bellissime e tu non hai mai pensato una cosa del genere?”

Il rosso si passò una mano tra i capelli: perché, perché le donne a volte dovevano essere così noiose, per non dire insopportabili?

“Dovresti essere contenta, non credi, Costa di Sedano?” bofonchiò incrociando le braccia.

“No! Non sono contenta perché tu mi stai mentendo! Non è possibile che tu non ci abbia mai pensato!”

“Ma sei cretina?” ribatté Kidd alzando la voce “Che cazzo dici? Se vuoi litigare dillo prima, no?”

“Ma possibile che quando ti faccio una domanda io CI DOBBIAMO SEMPRE SCANNARE?”

“SEI TU CHE HAI COMINCIATO!” gridò lui, poi abbassò la voce all’improvviso “Poi perché dovrei essere io a pensare di tradirti? E tu? Tu hai mai pensato di tradirmi?”

La ragazza lo guardò con occhi spalancati, prima di rispondere:

“Certo che no!” esclamò.

“Ci hai pensato prima di rispondere, quindi vuol dire che tu hai pensato di tradirmi” il rosso capì che doveva combatterla con le sue stesse armi.

Eos si alzò in piedi per guardarlo negli occhi.

“Non è vero” sibilò scandendo bene le parole.

Kidd ridacchiò nervosamente:

“E a chi hai pensato, eh? Al dottorino? A quello spiedinaro con i capelli verdi?” insisté rissoso.

La ragazza buttò via la sigaretta, stizzita, fece per andarsene, ma il rosso la prese per un braccio.

“Dove credi di andare?” le disse tenendo stretto l’esile polso nella grande mano “Mi devi ancora rispondere”

Sentì un singhiozzo sommesso provenire da lei, che teneva la testa voltata per non farsi vedere.

“Costa di Sedano?” la chiamò un po’confuso.

“Oh, porca troia, sta a vedere che questa mi ha tradito per davvero, mica solo col pensiero” pensò, angosciato.

“Io…non ho mai pensato di…tradirti” mormorò Eos con la voce rotta dal pianto.

Kidd rimase di sasso, continuando a stringere il braccio di lei tra le dita.

Non riuscì a controbattere con quella voce litigiosa che amava tanto usare.

“Ecco, lei ha cominciato con una domanda idiota, lei ha voluto litigare, è tutta colpa sua, adesso piange e…mi sento una merda, ma perché, cazzo?” continuò a pensare.

Non voleva chiederle scusa, per nessuna ragione, perché la colpa era sua.

Però odiava vederla piangere, gli si formava un groppo in gola che lo faceva quasi soffocare.

“Nemmeno io ci ho mai pensato, Costa di Sedano, adesso mi credi?” disse lui, attirandola a se e facendola sedere sulle sue ginocchia.

Eos strinse il collo di lui tra le braccia sottili, poggiò la fronte sulla sua guancia.

“Scusa” sussurro singhiozzando appena.

“Chi me lo fa fare di tradire una scema come te?” ridacchiò lui, stringendola forte.

La ragazza sorrise, dandogli un leggero schiaffetto sul braccio.

Amava anche litigare con lui, perché dopo tutto si dissolveva in una delle sue frasi idiote, ma dolcissime

  
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