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Autore: prelude10    22/05/2011    1 recensioni
Cosa pensava Draco prima di prendere l'espresso per Hogwarts all'inizio del sesto anno? Ho cercato di ricostruire il suo flusso di pensieri restando il più possibile fedele all'idea del personaggio che ci dà la Rowling.
''L’istinto di sopravvivenza è troppo forte in tutti noi, siamo ormai disperati, capaci di tutto.''
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ricordo che tutti i personaggi citati non sono miei e non li uso a fine di lucro.
Vi auguro buona lettura
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Eccomi qui, io, Draco Malfoy.
Un Mangiamorte per tutti, un fedele servo del Signore Oscuro, ma la verità è che sono solo un bambino viziato, che solo ora si è reso conto di quanto è successo.
Da sempre ho creduto che se Lui fosse tornato noi saremmo diventati ancora più potenti, e non avremmo più dovuto fingere quella patina di buonismo. Oh, come sbagliavo, prima eravamo rispettati e potenti, incutevamo paura, mentre ora siamo costretti a strisciare tremanti. Questa è la guerra, una vera guerra, non le semplici schermaglie a scuola. Qui si tratta di vincere o morire.
Eravamo i più potenti nel mondo magico, mentre ora siamo dei reietti, dopo il fallimento di mio padre, spetta a me riscattarci. Il compito che mi è stato assegnato è un suicidio, o comunque non ha molte possibilità di riuscita, ma non importa, perché io voglio vivere.
L’istinto di sopravvivenza è troppo forte in tutti noi, siamo ormai disperati, capaci di tutto. Non ci importa di chi vincerà, purché noi ne usciamo il più possibile indenni. Ho scelto di non stare da altra parte che la mia Era una bella favola quella del Regno Oscuro, ma solo per i veri eletti seduti intorno al trono, vedendola da qui é solo uno schifo.
La paura e l’insicurezza non ci abbandonano mai, lo vedo ogni giorno sul volto di mia madre, dove ogni nuova ruga che compare è un pezzo di lei che è morto per sempre. La sua bellezza sta sfiorendo, poiché lei non ha sposato questa causa, ma solo un nome e il denaro, i privilegi e la sicurezza che ne derivavano.
Quando Lui era caduto avevano avuto incertezze, ma poi si erano risollevati e avevano capito che era meglio così, non è stato un fremito di gioia, ma di terrore, quello che ha percorso mio padre mentre il Marchio Nero si risvegliava.
E ora un anno dopo devo uccidere Silente, io, un ragazzino, solo contro il mago più potente del mondo. Non è una sfida, ma un castigo. Darci la speranza di avere una via d’uscita, quando invece non ne esistono. Ma questo non conta, io tenterò in ogni modo, poiché m’importa solo di me stesso, non mi preoccupa quanti dovrò togliere di mezzo fra quelli che si sono messi sulla mia strada. Chiamatelo cinismo, ma è questo che la paura e la disperazione diventano se alloggiano nei nostri animi troppo a lungo. Non so se riuscirò a trovarmi davanti a Silente e ad avere la volontà per pronunciare quelle due parole, ma devo avercela. Si tratta di lui o me.
Non sono Potter, non sono una vittima sacrificale. Sono un codardo, ma non avrò mai il coraggio di ammetterlo con altri. Non sono disposto a morire per nessuno, voglio vivere, non ha più importanza come. Per tutta la mia vita il nome Malfoy ha significato qualcosa, qualcosa di grande, oscuro certo, ma entro quei confini tollerabili, mentre ora non significa più nulla, ma di fronte all’idea della morte nemmeno questo mi preoccupa.
Comincio a credere che comunque vadano le cose noi saremo sconfitti, l’unica possibilità è che riesca nel mio intento, che domani prenda quel treno che mi riporterà nel castello che ho imparato a conoscere, dove ho spadroneggiato sulla mia casa. Un castello che non vedrà più quel ghigno di consapevole arroganza disegnato sul mio volto; poiché non sono più un padrone, ma un servo, o meglio uno schiavo; non possiedo infatti nemmeno più il mio corpo, sono marchiato, sono Suo.
Una porta è tutto quello che mi separa dal mio destino. Detto così suona intriso di coraggio, gloria e ineluttabilità, ma nella realtà rimane solo quest’ultima. Ne sono consapevole, ma non ho la forza di abbracciare la fine, non mi troverà in piedi ad aspettarla, io cercherò di salvarmi. Io devo riuscirci.
Io sono Draco Malfoy.

  
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