22/05/2011
3 recensioniIstantanea
Mi
fermo di colpo appena lo vedo. Non mi aspettavo di trovarlo
già sveglio alle sei, certo; ma non è per quello
che resto immobile a fissarlo sbattendo gli occhi.
Questo non è Ash. La luce dell’alba gli spiove sul viso, il vento gli spettina i capelli già spettinati, e non è Ash. Non è Ash Ketchum, l’eroe, quello che non ha mai paura di niente. È un ragazzino. Un ragazzino come tutti, che fissa il cielo credendo di non esser visto e trema al solo pensiero che domani inizierà la Lega.
Mi sento prudere le mani dalla voglia di fermare quest’immagine. Durerà solo un istante, lo so; il tempo di un fruscio nell’erba e quel ragazzino andrà via.
Torno indietro, recupero la macchina fotografica e mi preparo a scattare. Attraverso l’obiettivo quella sagoma rannicchiata mi colpisce nuovamente con l’intensità di una luce a mille watt. Questo ragazzino non sa cosa vuol dire essere un supereroe. Questo ragazzino non ha mai rischiato la sua vita o sventato piani criminali. Questo ragazzino è un essere umano che ha paura.
Scatto. Clic. Mio, mio, mio, ripeto fra me e me; l’ho visto, l’ho catturato, e ora è immobile. Qualcosa lo custodirà per sempre, questo ragazzino che non è Ash e allo stesso tempo è veramente Ash.
Guardo la fotografia e decido che non la farò mai vedere a nessuno, tantomeno a lui. C’è troppa verità concessa a me e solo a me, come un segreto bisbigliato all’orecchio; non voglio saperla consumata da altri occhi, o sciupata da altre mani.
Sarà solo per un istante; poi quel ragazzino non esisterà più. Ma ora è mio, mio, mio. Questo Ash è mio, resterà qui in una foto, non sparirà in chissà quale luogo. Lo terrò con me, dove non avrà mai paura di mostrarsi.
Note: Pubblico qualcosa a un solo giorno di distanza, è un evento sensazionale °__° A parte gli scherzi, stamattina stavo rileggendo per la milionesima volta Amabili resti, che è un romanzo meraviglioso, e mi sono imbattuta in uno dei passi che più amo in assoluto, quello della fotografia scattata da Susie a sua mamma, quando riesce a vederla come donna e non come madre, spogliata per la prima volta di ogni ruolo o definizione. E ho pensato che dovevo scriverci qualcosa su xD e ho anche pensato che si potesse adattare perfettamente ad Ash e al modo in cui mi è sempre piaciuto vederlo, ovvero come un ragazzino che è sì coraggioso ed eroico e via dicendo, ma che sotto è anche un ragazzino comunissimo che in determinati momenti ha paura. Il risultato è questo triplo drabble (300 parole). Spero vi piaccia ^^
P.S.: È Misty che parla, non l’avevo specificato xD''
Questo non è Ash. La luce dell’alba gli spiove sul viso, il vento gli spettina i capelli già spettinati, e non è Ash. Non è Ash Ketchum, l’eroe, quello che non ha mai paura di niente. È un ragazzino. Un ragazzino come tutti, che fissa il cielo credendo di non esser visto e trema al solo pensiero che domani inizierà la Lega.
Mi sento prudere le mani dalla voglia di fermare quest’immagine. Durerà solo un istante, lo so; il tempo di un fruscio nell’erba e quel ragazzino andrà via.
Torno indietro, recupero la macchina fotografica e mi preparo a scattare. Attraverso l’obiettivo quella sagoma rannicchiata mi colpisce nuovamente con l’intensità di una luce a mille watt. Questo ragazzino non sa cosa vuol dire essere un supereroe. Questo ragazzino non ha mai rischiato la sua vita o sventato piani criminali. Questo ragazzino è un essere umano che ha paura.
Scatto. Clic. Mio, mio, mio, ripeto fra me e me; l’ho visto, l’ho catturato, e ora è immobile. Qualcosa lo custodirà per sempre, questo ragazzino che non è Ash e allo stesso tempo è veramente Ash.
Guardo la fotografia e decido che non la farò mai vedere a nessuno, tantomeno a lui. C’è troppa verità concessa a me e solo a me, come un segreto bisbigliato all’orecchio; non voglio saperla consumata da altri occhi, o sciupata da altre mani.
Sarà solo per un istante; poi quel ragazzino non esisterà più. Ma ora è mio, mio, mio. Questo Ash è mio, resterà qui in una foto, non sparirà in chissà quale luogo. Lo terrò con me, dove non avrà mai paura di mostrarsi.
Note: Pubblico qualcosa a un solo giorno di distanza, è un evento sensazionale °__° A parte gli scherzi, stamattina stavo rileggendo per la milionesima volta Amabili resti, che è un romanzo meraviglioso, e mi sono imbattuta in uno dei passi che più amo in assoluto, quello della fotografia scattata da Susie a sua mamma, quando riesce a vederla come donna e non come madre, spogliata per la prima volta di ogni ruolo o definizione. E ho pensato che dovevo scriverci qualcosa su xD e ho anche pensato che si potesse adattare perfettamente ad Ash e al modo in cui mi è sempre piaciuto vederlo, ovvero come un ragazzino che è sì coraggioso ed eroico e via dicendo, ma che sotto è anche un ragazzino comunissimo che in determinati momenti ha paura. Il risultato è questo triplo drabble (300 parole). Spero vi piaccia ^^
P.S.: È Misty che parla, non l’avevo specificato xD''