Si svegliò chiamando il suo nome a gran voce, le braccia tese davanti a lui come se fosse in procinto di afferrarla, realizzando che era stato tutto un sogno solo quando notò il soffitto rosso.
Si mise seduto sul suo letto, scacciando con una mano le gocce di sudore che aveva sulla fronte del tutto conscio che, almeno per il resto della nottata, non avrebbe più chiuso occhio. E non voleva neanche. Anche se voleva vederla.
L'aria era fredda quando andò sul il balcone, ma la luna era capace di scaldare il suo cuore e ciò era già abbastanza. Sorrise tristemente di fronte all'astro, chiedendosi se al contempo lei gli stesse sorridendo di rimando. Magari era occupata con qualcos'altro – uno spirito della luna aveva i suoi compiti, si sapeva.
Mentre chiudeva gli occhi per godersi la brezza di mezzanotte, cercò di ricordare il suo sogno. Tutte le volte che la sognava, la perdeva. Cercava di salvarla, le diceva che non doveva per forza ridare la sua vita al pesce, ma non serviva a niente. Lei sceglieva sempre ciò che credeva essere il suo destino.
Ma lei era il suo destino.
O lo era stato.
Sbadigliò prima di riaprire gli occhi nuovamente. La luna era ancora bellissima. Lei era ancora bellissima. E avrebbe continuato a guardarlo da lì, come sempre.
La mano che improvvisamente sentì sulla sua spalla fu calda e confortevole, e per un momento sperò davvero che fosse la sua. Si girò, in tempo per vedere Suki sorridergli, quello sguardo pieno di comprensione addosso. Ora, era lei il suo destino.
E avrebbe fatto di tutto per essere certo che lei sarebbe rimasta.
Spazio alla Traduttrice:
Ecco a voi di seguito i link importanti, ovvero quello dell'autrice in persona ---> e quello della pagina con la fanfiction in lingua originale --->