Vuoi proprio che me ne vada per sempre, eh?

-Sasuke, io non posso accettarlo.-
Il giovane Uzumaki teneva la testa bassa. Le mani distese lungo i fianchi come se fossero abbandonate a loro stesse, quasi a voler suggerire che non era più il caso di lottare, ma che bisognava arrendersi. E a completare il tutto, poi, vi era quell’azzurro spento dei suoi occhi.
Era irreale quell’immagine.
Di fronte al primo ninja se ne stava, impalato, un altro ragazzo, dai capelli scuri come le tenebre.
Era Sasuke.
Osservava accigliato quella penosa scena che gli si presentata davanti: non avrebbe mai immaginato che, quando fosse successo, sarebbero state queste le conseguenze.
Tutt’altro.
 L’Uchiha già immaginava Naruto venirgli contro, piangere dalla gioia, dare una festa… insomma. Aveva previsto una tipica reazione alla dobe, di certo non quella faccia macabra.
-Non è quello che hai sempre voluto? Quello per cui hai lottato?-
Un singhiozzo dell’Uzumaki fu l’unica risposta che l’Uchiha ottenne.
Vederlo piangere in quel modo, come un bambino disperato, gli faceva quasi tenerezza. L’Uzumaki, infatti, cercava di asciugare le lacrime ancor prima che scendessero, piegandosi leggermente fino a poggiare la testa sul braccio.
Esatto: proprio come un marmocchio.
-Spiegami. Perché, pur sforzandomi non riesco a capire!- concluse il ninja moro.
-Forse penserai che il tuo ritorno non mi renda felice.- incominciò l’altro.
-Che penseresti al mio posto? Mi sembri una fontana!- tentò di giustificarsi Sasuke.
-Ma vedi.- riprese l’Uzumaki, ignorando la frase precedente del suo compagno -Ora non potrò più riportarti a casa!-
-Cosa diavolo dici!? Sono già a casa! Naruto, forse non te ne sei accorto, ma sono ritornato a Konoha!- dichiarò Sasuke, leggermente infastidito dalla cocciutaggine del ninja.
-Io avevo fatto una promessa!- Gridò Naruto, alzando finalmente lo sguardo e reagendo in modo ancora più esagerato: infatti si buttò a terra, cominciando a dare pugni e calci al vuoto. –E ora non potrò più mantenerla! Dovevo riportarti io a Konoha!-
Osservando ciò, a Sasuke venne voglia di scappare via, lontano da quel postaccio di pazzi.
-Senti.- proferì, infine, sollevando un sopracciglio, disgustato. -Facciamo così. Adesso entrambi usciamo fuori dalle porte del villaggio e tu mi “riporterai” dentro.-
All’Uzumaki si illuminarono gli occhi e un largo sorriso andò a dipingersi sopra il suo volto: -Davvero? Davvero lo faresti, Sasuke?-
L’altro si limitò ad annuire, sempre più convinto che avrebbe fatto meglio a restarsene dove stava.
 
-Tadan!- Gridò Naruto, tenendo Sasuke – che cercava di divincolarsi – per mano. -Dove sei, Sakura? Ce l’ho fatta a riportarlo a casa! Ho mantenuto la mia promessa! Ce ne è voluto di tempo, ma alla fine ce l’ho fatta!-
Il biondo ninja era tutto sorridente mentre l’altro, abbastanza indignato, aveva assunto l’espressione di un baccalà: possibile che il tempo trascorso avesse reso quel dobe ancora più imbecille?
 
-Senti, Sasuke?- riprese Naruto dopo un po’, ossia dove aver smesso di gridare in tutto il villaggio – stranamente semi deserto – della riuscita della sua missione personale. -Ma non è che tu sei ritornato solo per farmi un piacere?- Un’altra lacrimuccia scese dagli occhi celesti.
L’Uchiha non ce la faceva più: sentiva di stare per scoppiare. Una vena sulla sua tempia, infatti, cominciò ad essere fin troppo visibile.
-Tu vuoi proprio che me ne vada per sempre, eh?-

 

E’ una grande cazzata, vero? Era da un po’ che ce l’avevo in mente, ma come l’avevo pensata era leggermente diversa… diciamo, però, che l’idea – di questa fic – mi sembrava buona finchè non l’avevo scritta… invece ora… -//////-
Per favore, siate magnanimi, ricordatevi che è demenziale… ç__ç