Addio…
La donna incinta dai lunghi
capelli rossi
guardò intensamente una signora dallo sguardo preoccupato.
<<
Ma, Aberdeen, non è mai successa una cosa del genere, non
puoi sapere cosa
potrebbe accadere… >>
disse la più
anziana sistemandosi lo chignon già perfetto. Si erano
incontrate nella casa di
campagna della giovane madre, durante una tempestosa notte senza luna
né stelle.
Il vento batteva violentemente sulle finestre e sulle porte.
<<
Lillà, sai che non è così, il codice
è molto chiaro in merito. >> rispose
con voce spenta Aberdeen. Sul volto, il sorriso dolce e tuttavia
leggermente incerto,
gli occhi socchiusi vedevano un futuro che non poteva essere,
consideravano
chissà quali possibilità.
<<
Capisci che non ho scelta? Ne potrebbe sopravvivere solo uno di noi, in
qualunque caso… >>
<<
Non puoi pensare che la Magia non abbia un piano di riserva per questi
casi,
Abby! >> protestò Lillà
profondamente contrariata. Non poteva accettare
che la strega abbandonasse ogni speranza. E senza neanche cercare soluzioni alternative!
<<
Ma c’è in gioco la vita di mio figlio! Non posso
rischiare la sua vita per
salvare la mia, non permetterò che accada, io
non… io non… >> e con queste
parole, gli occhi già colmi di lacrime di Aberdeen
strariparono e le bagnarono
il viso. Cominciò a singhiozzare, piangendo disperata sulla
spalla di Tomelilla.
Era
così giovane e bella, con quei suoi occhi acquamarina, e la
fluente chioma fiammeggiante.
Poi
qualcosa cambiò, e la donna si portò la mano al
pancione.
<<
Il bimbo scalcia,eh? >> disse commossa Lillà.
Sorrideva perché sicuramente
sarebbe cresciuto forte e in salute. Ma Aberdeen era molto pallida, con
ancora
le guance bagnate.
Non
sembrava felice.
<<
No, Lillà... >> disse guardandola negli occhi.
<<
Si sono rotte le acque. >>
Per
un momento Tomelilla rimase interdetta, e un gemito sfuggì
alle labbra di
Aberdeen.
<<
OH SANTO CIELO! Vado subito a chiamare il dottor Pestemon! Aspettami
qui,
tornerò tra un attimo! Non ti muovere, capito Abby?
>> disse la saggia
strega.
<<
Certo, sta’ tranquilla. >> rispose debolmente
la donna. Era troppo
dolorante per non sembrare convincente; così Tomelilla
sparì dalla porta senza
aspettare un istante di più.
Velocemente
Aberdeen volò fuori per dirigersi verso la scogliera.
***
Un’ora
dopo nacque la bambina (era una femmina) e la madre, con un sorriso
fugace in
voltò, sparì tra le onde del mare in fin di vita
ma serena, perché aveva
assicurato alla sua adorata figlia un futuro.
<<
Addio… >> sussurrò, prima di essere
inghiottita da un’enorme cavallone.
La
tempesta si placò e il sole sorse presto.
La
bambina aprì i suoi occhietti scuri e guardò quel
sole un po’ nascosto.
Dov’era
la mamma?
Dei
momenti
che per me dovevano essere molto commoventi descritti dalla mano
inesperta
della sottoscritta. Non so cosa aggiungere, se non di commentare o
criticare
questa piccola FanFiction.
PiccolaPerfidaSplendidaMarty