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Autore: MonkeyDRobin    23/05/2011    5 recensioni
Questa fic una volta tanto non è dedicata a nessuno in particolare...mentre giravo nel web mi è venuta in mente e l'ho scritta :) e la coppia non so neanche perchè non è delle mie preferite, il che è molto strano...non c'è una vera trama, quindi vi consiglio di leggerla :) è una runami purtroppo XD
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho scusanti

 
“Basta!! Basta mi hai stancata!! Ma non ti rendi conto?!” urlò Nami per l’ennesima volta contro il povero Sanji.
 
Ormai erano giorni che si comportava male con tutti, nessuno poteva dirle una cosa che scattava sulla difensiva o si rivolgeva male al malcapitato di turno.
Quel giorno il cuoco aveva avuto la felice/triste idea di farle una mega torta di mandarini per farle tornare il buon umore, ma le cose non andarono come previste dal poveretto.
“che cazzo hai fatto???” furono le prime parole della rossa appena vista la torta “chi ti ha dato il permesso eh?? Sai che i miei mandarini non si toccano!!” continuò a sbraitare
“ma Nami-san credevo di essere l’unico a poterli prendere…e poi ho fatto la tua torta preferita” si fece piccolo piccolo il ragazzo
“no!! Credevi male!!” e se ne andò dalla cucina sbattendo la porta. Sanji disperato la inseguì per la nave e le cadde letteralmente ai piedi implorando perdono…e sappiamo quello che la ragazza gli rispose…
 
Ma per capire il comportamento di Nami bisogna andare indietro di qualche giorno…
 
Nami era come sempre impegnata nella sua cabina a sistemare le carte nautiche; per finire quelle della giornata ormai le mancava davvero poco
finalmente ho quasi finito!” pensò tra se e se pregustando il totale relax che l’aspettava dopo “chissà se Sanji mi ha già preparato qual cosina di fresco…fa un caldo” sospirò e poi ridacchiò sotto voce
TOC TOC
Qualcuno bussò alla porta.
“chi cavolo è! Avevo detto di non disturbarmi per nessun motivo al mondo!” si cominciò ad alterare stringendo forte la matita “AVANTI!” disse riferita all’ospite…sgradito…
“Sanji mi ha detto di portarti questo” era il capitano e reggeva in modo impacciato un vassoio sul quale c’erano dei biscotti e un bicchiere con succo di mandarino ghiacciato, il suo preferito
“mi pareva di aver detto di non interrompermi…Sanji lo sapeva!”  rimproverò il ragazzo, ma accettando volentieri il dono del cuoco
“…mi hai scoperto…” sorrise lui “volevo farti una sorpresa…ho rubato un po’ di biscotti qua e la e ho provato a fare il succo che ti piace tanto…ma non so se è venuto bene…forse ci andava lo zucchero non il sale” disse convinto grattandosi la testa con un dito
La ragazza si mise a ridere, non cambiava mai Rufy, trovava sempre un modo per farsi perdonare la qualunque “e perché mai l’avresti fatto?” tentò di stuzzicarlo, ovviamente senza successo, perché il capitano non era il tipo da mentire o avere doppi fini…era così come lo si vedeva
“perché ti voglio bene” rispose tranquillamente lui, lasciando Nami di sasso
“beh lo so che mi vuoi bene, ma non ha senso mi porti queste cose…” disse lei spaesata
“no…è che…ti voglio bene ma non come al resto della ciurma, di più” arrossì appena dicendo queste parole
Nami rimase zitta per buoni cinque minuti. Quello che Rufy stava tentando di dirle non aveva senso, perché mai un ragazzo come lui, genuino, altruista, ingenuo, doveva dire cose del genere a lei, scontrosa, taccagna, egoista. La cosa non aveva senso, e poi perché ora?! Ancora meno senso!
“VATTENE” gli urlò lei senza preavviso “ESCI DA QUESTA STANZA!” e lo spinse fuori chiudendo con forza la porta alle sue spalle. Rufy non capiva il perché di questa reazione, il suo primo pensiero fu che probabilmente non le piacevano quei biscotti.
Ma la reazione di Nami era per un ben altro motivo…non aveva mai pensato seriamente al voler bene ad una persona “in quel modo”, per lei era un mondo tutto da scoprire. Certo aveva amato sua madre, sua sorella, l’intero villaggio in cui era nata, la sua ciurma, il suo capitano, ma mai aveva pensato che qualcuno potesse amare lei “in quel modo” e si sentiva vulnerabile, impaurita da questa cosa. Aveva spesso fatto pensieri un po’ strani su Rufy, ma mai ci aveva fatto realmente caso. Però quando lui aveva pronunciato quelle parole dentro lei era scattata qualcosa, qualcosa a cui non aveva mai pensato prima. E la prima reazione?! Scappare! Sfuggire! Difendersi! Non voleva che una cosa del genere potesse davvero nascere, non capiva e aveva paura, non capiva come lui potesse provare le stesse cose che lei provava da tempo e che aveva sempre tentato d’ignorare, non capiva perché lui se n’era accorto prima di lei, non capiva perché lui era riuscito a dirglielo così facilmente, ma soprattutto non capiva perchè LEI!
Non era certo il tipo di ragazza da amare, era tutto l’opposto! Spesso acida, facilmente irascibile, attaccata ai soldi più del dovuto, manesca…essenzialmente un brutto carattere! Poteva anche essere bella per molti, ma non una ragazza da amare, soprattutto da un tipo come lui, un ragazzo d’oro! E più lei continuava a farsi queste domande e a convincersi che quella cosa non aveva senso, più il suo malumore cresceva, fino ad arrivare ad arrabbiarsi perfino con chi le osava anche solo camminare vicino
“che cavolo fai!!! Va da un’altra parte!! Non vedi che qui ci sono io?!?” urlò contro il povero Chopper che stava semplicemente andando nel suo laboratorio, passando per il ponte della nave. La renna terrorizzata dalla navigatrice si buttò in mare e non sapendo nuotare Franky si buttò per salvarlo. Un volta tornati sulla nave il carpentiere si rivolse a Nami, stanco del suo carattere “ma che ti prende?? È da giorni che non si può stare vicino a te che te la prendi per tutto! Vedi di trovare una soluzione ai tuoi problemi!” e se ne andò portando con se il piccolo dottore ancora svenuto. Alla scena del rimprovero aveva assistito anche Rufy e quando Nami vide che il capitano la stava fissando in maniera interrogativa, arrossì e scappo nella sua cabina.
maledizione! Ma che sto facendo?! Perché mi comporto così?? Sono una scema, mi sto rendendo ridicola ai suoi occhi…sono solo una bambina” pensò Nami buttata sul suo letto con la faccia affondata sul cuscino
TOC TOC
Bussarono alla porta. Non voleva farsi vedere abbattuta da nessuno, quindi si alzò in fretta, prese qualche carta nautica e la appoggiò sulla scrivania, facendo finta di lavorare “AVANTI” disse una volta preso il calamaio e la piuma
“scusa Nami se ti disturbo ancora…” era lui, Rufy
“no tranquillo, avevo appena iniziato…” era impacciata, non aveva più parlato con lui da quel giorno, non sapeva come comportarsi
“volevo solo dirti che se ti stai comportando così per quello che ti ho detto, allora fai finta di niente…se non ti va bene fai finta che io non abbia detto niente…amici come prima” disse tutto d’un fiato sorridendo
No! Questo no! Non voleva essere solo un’amica per lui, una compagna di viaggi, ora che si era resa conto di quello che provava per lui, rimanere solo un’amica era impensabile. Ma cosa doveva dirgli? Si era comportata malissimo negli ultimi giorni, non aveva il diritto di dirgli quello che provava, non aveva scusanti…così decise che la migliore cosa era il silenzio
“…”
Lui aspettò qualche minuto una risposta da lei, che non arrivò, così decise “va bene…amici come prima…” disse e fece per uscire e chiudere la porta, quando lei scattò dalla sedia, corse incontro a lui e lo abbracciò. Appoggiò il suo viso sulla spalla di lui e pianse, non si capì se lacrime di gioia o di tristezza. Lui dal suo canto la strinse forte a se e disse “ti voglio bene Nami” e le diede un bacio sulla fronte
“anch’io ti voglio bene Rufy!” e gli sorrise e lo baciò.
Finalmente il malumore se n’era andato, quel senso di paura e insicurezza era sparito. Aveva capito che non importava il perché lui l’amava, che non era quella la cosa importante, l’importante era che i suoi sentimenti erano sinceri…e di questo ne era sicura!
 
 
 
FINE!
Ok ora non ha davvero senso che io mi metta a scrivere runami senza uno scopo…ma mi è venuta così xD
M’è venuta in mente e ho dovuto scriverla…diciamo che è pure un po’ autobiografica, ma questo è un altro conto xD
Spero almeno che la mia pazzia delle undici sia piaciuta XD
Alla prossima!!
Byebye
NicoRobin92
   
 
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